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Bollati Boringhieri: Universale Bollati Boringhieri-S. scient.

Tutte le nostre collane

Alle origini della Repubblica. Scritti su fascismo, antifascismo e continuità dello Stato

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 336
Nell'ottantesimo anno dalla Liberazione, torna un libro imprescindibile per capire le radici profonde dell'Italia repubblicana. Alle origini della Repubblica raccoglie gli scritti in cui Claudio Pavone, con lucidità e rigore, affronta i nodi irrisolti della transizione tra fascismo e democrazia. I saggi qui riuniti, scritti a partire dal 1959 e fino all'inizio degli anni novanta, costituiscono il nucleo del laboratorio di ricerca che sfociò nel suo Una guerra civile. Saggio sulla moralità nella Resistenza (1991), libro che ha cambiato la prospettiva degli studi resistenziali in Italia. Con originalità e acume interpretativo, Pavone analizza la Resistenza come guerra civile, il ruolo delle élite istituzionali e le ambiguità della transizione democratica, mettendo in luce le persistenze del passato nel nuovo assetto repubblicano. A distanza di trent'anni, la freschezza dell'analisi resta intatta, mentre le riflessioni sulla continuità dello Stato tra fascismo e repubblica offrono ancora oggi, nell'attuale panorama politico, strumenti essenziali per interrogarsi sul presente.
18,00 17,10

Mutamenti nelle basi della scienza

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 176
Le idee quantistiche, per quanto insolite possano sembrare, non sono invenzioni delle menti dei fisici. Sono l'ineluttabile risultato raggiunto dopo anni di tentativi di inquadrare i nuovi fatti nei vecchi schemi. In Mutamenti nelle basi della scienza sono raccolte nove conferenze, pensate proprio per descrivere al grande pubblico le novità della fisica; qui Werner Heisenberg dispiega con cristallina chiarezza espositiva la nascita e lo sviluppo della meccanica quantistica e spiega come la fisica moderna conduce a un centro in cui il mondo, ossia la materia e l'energia, trova la sua armonia.
15,00 14,25

Simone Weil. Ritratto di un'ebrea che si volle esiliare

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 544
Quando uscì in prima edizione italiana, quasi trent'anni fa, questo libro di Thomas R. Nevin su Simone Weil – un ritratto più che una biografia, un corpo a corpo col suo pensiero più che un saggio accademico – stavano prendendo forma numerose edizioni critiche delle opere di questa giovane, eccentrica, irrequieta pensatrice, le cui trame intellettuali spaziavano dalla matematica alla teologia, dal pensiero politico alla mistica, dalle considerazioni sulla libertà a quelle sull'oppressione sociale, sulla guerra, sui doveri di ciascun essere umano verso l'altro. Nonostante la crescita di un interesse culturale autentico per i suoi scritti e la sua figura, non si è esaurita però fino ad oggi quell'aura mitizzante che ha impedito di accostare con libertà di giudizio e insieme con empatia quello che è uno dei pregi del suo pensiero: una «attraente incompiutezza», un movimentato lavorio della mente, il dubbio e il ripensamento come metodo della sua ricerca. Thomas Nevin – e per questo è interessante rileggerlo ora – aggira le trappole della «leggenda», e affronta senza imbarazzi ma con reale curiosità intellettuale le contraddizioni che rimangono irrisolte solo se le si vuole incasellare in una sistematicità e organicità che in un pensiero in fieri come quello di Weil non possono sussistere: l'ambivalenza del suo rapporto con il cristianesimo e con il movimento operaio, le oscillazioni in politica e il faticoso essere dentro la storia, e non ultimo il suo inquietante rifiuto dell'ebraismo. Di fatto, dice Nevin, l'ebrea Simone Weil, nonostante sé stessa, conserva non poco dell'ebraismo: il suo lottare con Dio; il suo fattivo prendersi cura dei deboli e degli oppressi; la centralità della giustizia in tutto il suo operare. Di qui, anche, la convinzione che nella storia sia possibile individuare sentieri che possano «offrire vie d'uscita dai suoi stessi vicoli ciechi». (Gabriella Caramore).
25,00 23,75

Progetto e passione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 176
«Perché queste note sul progetto? La vera questione era e rimane “che fare” della mia vita o, meglio, della nostra vita. La qualità della vita, almeno per gli aspetti che possiamo determinare, è basata prevalentemente sulla qualità del lavoro svolto da ognuno di noi. Possiamo immaginare un grado di qualità tanto più alto quanto maggiore risulta la progettualità del lavoro. Non sto alludendo a libertà progettuali elitarie o fortunate; intendo – con grado di progettualità – l'essere padroni di compiere scelte, sia pur minime, nel realizzare il proprio lavoro (e la propria vita). Con ciò si arriva a una ovvietà esistenziale: lavoro come alienazione o come trasformazione. Proprio tale ovvietà rende difficile delineare una qualche teoria, non riduttiva, del progetto (...). La parola “progetto” coinvolge molteplici pratiche di lavoro. Possiamo anche dire che le coinvolge tutte nel momento in cui ogni specifica pratica ricerca soluzioni “altre” o, più frequentemente, cerca di ottimizzare le proprie norme o i propri fini. Come, ad esempio, il “progetto di una città oppure quello di un cucchiaio” (Ernesto N. Rogers); ma anche il progetto di un codice legislativo oppure quello di un codice linguistico». (dalla Premessa dell'autore)
20,00 19,00

Scienza e pensiero comune

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 112
Robert Oppenheimer è stato il «padre della bomba atomica». Fin da subito, a Los Alamos, durante la guerra, era perfettamente consapevole delle orribili conseguenze che avrebbe provocato la costruzione della bomba, e nel dopoguerra divenne un fiero sostenitore della messa al bando degli ordigni nucleari. Scienza e pensiero comune affronta in modo semplice il legame esistente tra lo scienziato e il profano, nell'intento di conciliare le esperienze fondamentali della scienza con il senso comune, fornendo al lettore tutti i concetti necessari per capire il profondo rivolgimento avvenuto nel passaggio dalla fisica classica alla teoria atomica. È il libro di un uomo che ha imparato la lezione di Hiroshima.
14,00 13,30

Il lamento dei morti. La psicologia dopo «Il libro rosso» di Jung

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 208
Esiste la psicologia prima, ed esiste la psicologia dopo il Libro rosso di Jung. È la convinzione comune di James Hillman, lo junghiano «eretico» più noto al mondo, e Sonu Shamdasani, curatore del Libro rosso. Attraverso il dialogo di Hillman e Shamdasani si precisa così l'entità della rivoluzione messa in atto da Jung col suo «libro segreto». La gerarchia dei vivi e dei morti ne esce capovolta, e le figure ancestrali della storia umana, i morti, si innalzano nel lamento di restare inascoltati. Soltanto se presteremo loro orecchio e li riaccoglieremo tra noi, sapremo curare la nostra sofferenza di vivi. È questo il vero lascito di Jung: un moderno «libro dei morti» che non contiene istruzioni per l'aldilà, bensì un viatico terreno per restituire a ciascuno l'«anima» vivente.
16,00 15,20

Il dramma del bambino dotato e la ricerca del vero sé. Riscrittura e continuazione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 144
A quale prezzo psicologico si ottiene un "bravo bambino"? Di quali sottili violenze è capace l'amore materno? Per l'autrice, il dramma del "bambino dotato" - il bambino che è l'orgoglio dei suoi genitori - ha origine nella sua capacità di cogliere i bisogni inconsci dei genitori e di adattarvisi, mettendo a tacere i suoi sentimenti più spontanei (la rabbia, l'indignazione, la paura, l'invidia) che risultano inaccettabili ai "grandi". In tal modo, viene soffocato lo sviluppo della personalità più autentica, e il bambino soffrirà di insicurezza affettiva e di una sorta di impoverimento psichico. Da adulto, sarà depresso, oppure si nasconderà dietro una facciata di grandiosità maniacale. Numerosissimi esempi documentano la sofferenza inespressa di questi bambini e, al tempo stesso, le difficoltà dei genitori, incapaci di essere disponibili verso i figli.
16,00 15,20

Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità nella Resistenza

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2006
pagine: 848
A oltre mezzo secolo di distanza è ormai convinzione comune che occorra un ripensamento della Resistenza, sulla quale tutti mostriamo troppo facili certezze. Si tratta, soprattutto, di riconoscere a questi fatti la loro dignità di grande evento storico, sottraendoli ai ricorrenti rischi della retorica celebrativa o alle strumentalizzazioni di parte spesso riduttive e liquidatorie. Il libro affronta temi cruciali legati al passaggio dall'Italia fascista all'Italia del dopoguerra visti sotto il profilo della "moralità" operante nei protagonisti. Nell'analisi degli eventi tra il settembre 1943 e l'aprile 1945, Claudio Pavone distingue tre aspetti: la guerra patriottica, la guerra civile e la guerra di classe - «tre guerre» che sono spesso combattute dallo stesso soggetto - introducendo così una novità interpretativa in grado di cogliere tutte le sfumature e di attraversare orizzontalmente una realtà storica di estrema complessità. Gli argomenti presi in esame - tra i quali l'eredità della guerra fascista, il dissolversi delle certezze istituzionali, le fedeltà e i tradimenti, il valore fondante della scelta, il rapporto fra le generazioni, l'utopia e la realtà, il grande nodo del la violenza - ci costringono a riflettere su alcune questioni brucianti e sempre attuali, prima fra tutte quella del rapporto tra la politica e la morale nella vicenda storica.
30,00 28,50

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