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Aras Edizioni: Gobettiana

Tutte le nostre collane

Gobetti, il teatro e la modernità

Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 194
Lo studio indaga la genesi e i percorsi, espliciti e impliciti, dell'indagine di Gobetti sul teatro di prosa, musicale e di danza, e si prefigge di rintracciare nel momento estetico una chiave di lettura imprescindibile per la comprensione della sua concezione della storia e della società.
12,00 11,40

Vita meridionale

Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 262
Cos’è la questione meridionale? Intorno a questa domanda si concentrarono gli studi di illustri meridionalisti come Guido Dorso, Tommaso Fiore, Giovanni Carano-Donvito, che sulle pagine di «La Rivoluzione Liberale» diedero vita a una rubrica, «Vita meridionale», i cui articoli sono raccolti in questo libro. La risposta che essi proposero fu ben altro che una semplice ricognizione del problema, a cui rimediare con l’elemosina dello Stato; la questione meridionale è l’eredità stessa dei popoli del Sud, e appartiene a loro non solo come fardello, ma anche e soprattutto come occasione per maturare «la coscienza delle possibilità di sviluppo che sapremo volere», come scrive Dorso. Questo fu lo scopo fondamentale di «Vita meridionale»: cercare in una conoscenza approfondita e vissuta della questione l’occasione per il riscatto del Sud, che sarà possibile solo se il suo popolo riuscirà a rifiutare i compromessi che l’hanno ridotto in uno stato di minorità, e a dar vita di propria iniziativa a una nuova classe dirigente. Prefazione di Sabino Cassese.
14,90 14,16

Antifascismo, resistenza, costituzione. Piero Gobetti «costituente»

Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 332
Il richiamo a Gobetti ha un valore per l’oggi e può essere una chiave utile per interrogarsi sull’attualità dei valori dell’antifascismo, della Resistenza e della Costituzione. Scopo del volume, ottavo della collana Gobettiana, è rivisitare la stagione Costituente dal punto di vista di una minoranza critica ma costruttiva quale è quella impersonata da Piero Gobetti con i suoi scritti, le sue riviste e i suoi libri. Si concentra così l’attenzione su temi e protagonisti di quella stagione, ampliando lo sguardo verso i rapporti tra Stato e Chiesa, il quadro europeo e internazionale, nonché interrogandosi sulla persistenza del messaggio gobettiano.
14,00 13,30

L'utopia della rivoluzione. La rivoluzione liberale di Pietro Gobetti

Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 190
Può avvenire oggi una rivoluzione, così come le abbiamo conosciute nel Novecento? Ed è auspicabile? A partire dall’idea gobettiana che il Risorgimento è stata la grande rivoluzione mancata del nostro Paese, si procede per interrogativi. Il fascismo è una rivoluzione? La Rivoluzione russa è stata una rivoluzione liberale? Qual è la forma della rivoluzione liberale alla maniera di Piero Gobetti? Ne emerge un Gobetti ricostruito in modo filologicamente rigoroso e interpretato in modo coerente come una figura del XXI secolo. In appendice il libro propone un profilo di Gobetti e due studi sui suoi rapporti con Palmiro Togliatti insieme a due lettere inedite del dirigente comunista al giovane intellettuale torinese. Postfazione di Paolo Di Paolo.
12,00 11,40

Vita internazionale

Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 280
All’interno di un’attività intellettuale prodigiosa in termini di risultati, contenuti e ampiezza, Piero Gobetti mostra un’attenzione costante nei confronti della politica internazionale, dedicando diversi scritti alla Russia, alla Francia, al Belgio, alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti. Alla considerazione della rivoluzione d’Ottobre ai suoi primordi come una rivoluzione liberale, dopo la svolta fascista segue un sempre più vivo interesse per le democrazie europee. Le decisioni scaturite dal Trattato di Versailles e il concetto di stato nazionale sono i punti di partenza principali delle sue analisi politiche e sociali. Tuttavia la prospettiva della Società delle Nazioni e l’internazionalismo wilsoniano lo affascinano, anche se non lo convincono fino in fondo.
11,00 10,45

Manifesto

Libro
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2014
Nella formazione politica di Piero Gobetti il liberalismo è prima di tutto un atteggiamento personale, un abito morale, maturato dall'insegnamento dei suoi "maestri", nel quale confluiscono elementi di vari filoni culturali. Egli rielabora Marx e Sorel, Salvemini ed Einaudi, Cattaneo, Croce, Mosca e Pareto, a suo modo integrando liberalismo, marxismo ed illuminismo in una sintesi di teoria politica che vede il superamento delle "astratte professioni ideali" nell'inscindibile relazione fra teoria e prassi, fra riflessione e azione: "Non si può pensare un presente di studi e un domani d'azione". Uno dei luoghi più celebri dove si trova espressa una sintesi della teoria politica liberale gobettiana è il "Manifesto" che apre le pubblicazioni della "Rivoluzione Liberale". Non a caso nel "Manifesto" Gobetti usa l'espressione "il nostro liberalismo".
11,00 10,45

L'autobiografia della nazione

L'autobiografia della nazione

Libro: Libro in brossura
editore: Aras Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 200
Fra i più risoluti oppositori di Mussolini, Gobetti compendiò la sua lettura del fascismo nella famosa formula dell'"autobiografia della nazione". Nei suoi scritti, sullo sfondo di una riflessione storica e politica che sottolineava l'arretratezza culturale del paese e l'inadeguatezza delle sue classi dirigenti, il successo del fascismo era letto a riprova dell'immaturità politica degli italiani. Si trattava di una tendenza alla "servitù volontaria" sedimentatasi nelle fibre della nazione in assenza di quei processi di modernizzazione della società e della politica avviatisi in Occidente con la riforma protestante e la nascita del capitalismo. Paradossalmente, però, proprio per il suo carattere di "rivelazione", la lotta contro il fascismo poteva offrire l'occasione per una rigenerazione della nazione. La dittatura aperta che rappresentava l'aspirazione di Mussolini e del fascismo avrebbe infatti permesso la selezione di nuove élites politiche destinate a rigenerare il costume politico degli italiani in senso liberale e democratico.
12,00

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