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Adelphi: Fabula

Tutte le nostre collane

Gelo

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 356
Quando, nel 1963, l’editore Insel pubblicò, con il titolo di "Frost", il romanzo di un giovane autore austriaco esordiente, il mondo letterario rimase folgorato da una voce che non assomigliava a nessun’altra, quasi provenisse da un pianeta alieno. Una voce che, a dispetto dei numerosi epigoni, nulla ha perso della sua unicità, e che oggi come allora subito travolge chi si avventura nelle prime pagine di "Gelo". Dove cupi presagi si manifestano a un tirocinante in medicina, diretto verso una remota regione di montagna: «Ho preso il primo treno, quello delle quattro e mezzo. Viaggiavo tra pareti di roccia. A sinistra e a destra tutto era nero». Il giovane deve assolvere un incarico «assolutamente segreto»: osservare con attenzione, e discrezione, i bizzarri comportamenti del fratello di un medico, il pittore Strauch, che dopo aver bruciato tutti i suoi quadri si è da tempo ritirato in uno sperduto villaggio. La sua destinazione è dunque Weng, «il paese più malinconico che io abbia mai visto», dove «tutto sembra calcolato per riuscire fatale». E non meno inquietanti sono i suoi abitatori: dalla moglie dell’oste, «orribilmente ripugnante», allo scuoiatore che «fa anche il becchino», dal distillatore di grappa, «lungo e secco come un pezzo di legno», al gendarme, che non ha potuto studiare perché il padre temeva che «sarebbe rincretinito». Ma su tutti giganteggia, indimenticabile capostipite dei personaggi di Bernhard, il pittore Strauch, che giorno dopo giorno avvolgerà il giovane, e il lettore, nelle spire del suo folle, ipnotico, labirintico monologare.
20,00 19,00

L'ora di greco

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 163
In una Seoul rovente e febbrile, una donna vestita di nero cerca di recuperare la parola che ha perso in seguito a una serie di traumi. Le era già successo una prima volta, da adolescente, e allora era stato l’insolito suono di una parola francese a scardinare il silenzio. Ora, di fronte al riaffiorare di quel mutismo, si aggrappa alla radicale estraneità del greco di Platone nella speranza di riappropriarsi della sua voce. Nell’aula semideserta di un’accademia privata, il suo silenzio incontra lo sguardo velato dell’insegnante di greco, che sta perdendo la vista e che, emigrato in Germania da ragazzo e tornato a Seoul da qualche anno, sembra occupare uno spazio liminale fra le due lingue. Tra di loro nasce un’intimità intessuta di penombra e di perdita, grazie alla quale la donna riuscirà forse a ritornare in contatto con il mondo. Scritto dopo La vegetariana e definito dal la stessa autrice «quasi un suo lieto fine», L’ora di greco si insinua − avvolto in un bozzolo di apparente semplicità − nella mente del lettore, come un «assurdo indimostrabile», una voce limpida e familiare che arriva da un altro pianeta.
19,00 18,05

Maniac

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 361
Quando alla fine della seconda guerra mondiale John von Neumann concepisce il maniac – un calcolatore universale che doveva, nelle intenzioni del suo creatore, «afferrare la scienza alla gola scatenando un potere di calcolo illimitato» –, sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre. Perché quel congegno rivoluzionario – parto di una mente ordinatrice a un tempo cinica e visionaria, infantile e «inesorabilmente logica» – non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, ma lo conduce sull’orlo dell’estinzione, liberando i fantasmi della guerra termonucleare. Che «nell’anima della fisica» si fosse annidato un demone lo aveva del resto già intuito Paul Ehrenfest, sin dalla scoperta della realtà quantistica e delle nuove leggi che governavano l’atomo, prima di darsi tragicamente la morte. Sono sogni grandiosi e insieme incubi tremendi, quelli scaturiti dal genio di von Neumann, dentro i quali Labatut ci sprofonda, lasciando la parola a un coro di voci: delle grandi menti matematiche del tempo, ma anche di familiari e amici che furono testimoni della sua inarrestabile ascesa. Ci ritroveremo a Los Alamos, nel quartier generale di Oppenheimer, fra i «marziani ungheresi» che costruirono la prima bomba atomica; e ancora a Princeton, nelle stanze dove vennero gettate le basi delle tecnologie digitali che oggi plasmano la nostra vita. Infine, assisteremo ipnotizzati alla sconfitta del campione mondiale di go, Lee Sedol, che soccombe di fronte allo strapotere della nuova divinità di Google, AlphaGo. Una divinità ancora ibrida e capricciosa, che sbaglia, delira, agisce per pura ispirazione – a cui altre seguiranno, sempre più potenti, sempre più terrificanti. Con questo nuovo libro, che prosegue idealmente “Quando abbiamo smesso di capire il mondo”, Labatut si conferma uno straordinario tessitore di storie, capace di trascinare il lettore nei labirinti della scienza moderna, lasciandogli intravedere l’oscurità che la nutre.
20,00 19,00

L'ultima cosa bella sulla faccia della terra

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 135
Mentre tutti sono raccolti in preghiera, dall’ultima fila Iggy avanza verso il centro della chiesa. Trema, e la benzina che ha portato con sé per darsi fuoco – come quei bonzi che ha visto in rete – si rovescia. Il fiammifero acceso gli cade di mano. Nel rogo muoiono venticinque fedeli. Diciotto anni più tardi gli abitanti di Harmony, una cittadina del Sud degli Stati Uniti, ancora si portano dentro quel lutto, ancora – come un antico coro – si interrogano e commentano l’accaduto. La loro versione si alterna a quella di altre figure direttamente coinvolte o appena sfiorate dalla tragedia, mentre su tutto si impone, ipnotico e straziante, il racconto del colpevole, rinchiuso nel braccio della morte. Ora che l’esecuzione si avvicina, a Iggy resta solo il rifugio nel sogno – o nel ricordo – di un’altra vita, di mille altre vite. Da dove è scaturita quella decisione estrema e inconsulta? Che cosa gli ha sconvolto la mente? Gli antidolorifici che sniffava, l’alcol e l’eroina? L’amore «selvaggio, cosmico e strano» per Cleo, o quello per Paul, l’amico scomparso «come un temporale che passa sopra la campagna e si dilegua in un batter d’occhio»? O piuttosto quel dolore segreto, quel tedio insopportabile, quello sgomento di fronte a un universo infettato da un oscuro morbo di cui solo loro tre sembravano avere consapevolezza?
16,00 15,20

Il mondo di sera

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 394
Affascinante, straricco, amato senza remore dalle donne – e dagli uomini – della sua vita, eppure ignaro dell’effetto che provoca sugli altri, Stephen Monk si trova a riavvolgere il nastro della propria esistenza, devastata dalla crisi del suo ultimo matrimonio. Mentre il mondo precipita a velocità vertiginosa verso il baratro della Seconda guerra mondiale, Monk torna dopo oltre trent’anni alla casa della sua infanzia, in una piccola comunità quacchera della Pennsylvania, nuovamente circondato dalle cure della «zia» che l’ha cresciuto con indefettibile abnegazione. E, costretto all’immobilità da un incidente forse non del tutto casuale, decide di mettere ordine fra le lettere della prima moglie, Elizabeth, una scrittrice di successo scomparsa da pochi anni. Sarà lei, indirettamente, a gettare una luce nella sua confusione, aiutandolo a disfarsi del passato – «Mettilo in una teca di vetro e ammiralo come fosse un tesoro, se vuoi» –, a riflettere sulle leggi imperscrutabili che governano l’attrazione, ad accettare la stranezza del matrimonio, di tutti i matrimoni, almeno quelli che durano. E sarà sempre lei, che in un certo senso ha «inventato» Monk e ne ha fatto «il più realistico» dei suoi personaggi, a fornirgli la chiave per comprendere e perdonare se stesso. Così, nel desiderio espresso da Elizabeth: «Ah, come mi piacerebbe, come mi piacerebbe saper buttare giù a decine di quei vasti, informi romanzi impulsivi, pieni di opinioni contraddittorie e di calore, di energia, di stupidità e di vita», si può leggere in filigrana quello che è mirabilmente riuscito a Isherwood in queste pagine.
21,00 19,95

Junky

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 256
Era dai tempi delle Confessioni di un mangiatore d’oppio di de Quincey che un cono di luce così livida, spietata, non cadeva sulla terra desolata battuta dal tossicodipendente. Burroughs, che tossicodipendente lo è stato a lungo, impenitente e irredento, cerca qui la nostra complicità, ci invita nel mondo criminale mettendo a nudo il nostro voyeurismo, ci attira, ci porta dove vuole finché siamo costretti a domandarci: da che parte stiamo? Dov’è la linea che separa legalità e criminalità? E prima ancora: chi è a tracciarla? Junky è l’unica storia trasparente di Burroughs, lucida, tesa, asciutta, anche se in queste confessioni si incontrano formule e immagini che per forza visionaria adombrano episodi e figure dei romanzi a venire. È come leggere due libri simultaneamente, l’uno insolitamente diretto per uno come lui, l’altro complesso, tortuoso, ingannevole. E le due maschere si danno di continuo e impercettibilmente il cambio sul volto sempre sfuggente, misterioso, magnetico dell’autore.
19,00 18,05

Un giorno come un altro

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 277
Quando Shirley Jackson arrivò in ospedale per la nascita del terzo figlio, l’impiegata all’accettazione le chiese quale professione svolgesse. E alla risposta «Scrittrice», replicò imperturbabile: «Io metterei casalinga». Senza volerlo, quell’impiegata aveva toccato un nervo scoperto – e colto nel segno. L’autrice di uno dei più celebri e disturbanti racconti della letteratura americana moderna era anche, come emerge dagli irriverenti aneddoti familiari, un’eccentrica donna di casa e una madre spassosa e piena d’inventiva. Ed è impossibile non riconoscere qualcosa di lei nelle stravaganti Mary Poppins che popolano questa raccolta, accompagnate da gatti parlanti e in grado di confezionare abiti con le coccinelle e i denti di leone del giardino. Quanto al lato più macabro – quello che la spinge ad affrontare tormenti, aberrazioni, crudeltà, a sondare normalità, follia, soprannaturale e sordido, o ancora a rendere sottilmente inquietante la banalità di «un giorno come un altro», appunto –, il lettore non avrà che l’imbarazzo della scelta. Nessuno meglio di Shirley Jackson conosce «il male incontrollato» che si cela sotto la più linda e ordinata delle superfici. E solo lei sa mescolare assurdo, comico e spaventevole – avvelenata mistura –, portandoli alle estreme conseguenze con un’economia del dettato e un’acutezza del dettaglio del tutto inconfondibili.
19,00 18,05

Il lungo addio

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 437
Il lungo addio è il canto del cigno di Marlowe, nero come il peccato, nero come il genere che, con noncuranza, Chandler aveva inaugurato e portato ai massimi splendori. È il suo romanzo più complesso, più compiuto e sentito, e in uno dei protagonisti – lo scrittore Roger Wade – è dato leggere in filigrana un larvato autoritratto. Acquistare delicatezza senza perdere forza, si augurava Chandler a inizio carriera, e ora il dono è suo, è nelle sue mani. È anche un lungo addio al personaggio del detective malinconico e blasé, che per quante bevute si conceda, per quante sparatorie, pestaggi e tradimenti, inganni e disinganni debba subire, non perde mai l'ironico aplomb, né la battuta icastica. La sua inconfondibile silhouette in dissolvenza, con il fedora sulle ventitré e la cicca all'angolo della bocca, è forse l'ultima reincarnazione del cavaliere dalla malinconica figura. È un lungo addio, ripete in sottofondo la canzone che ci accompagna, struggente e sincopata, fino al termine del libro e della notte di Los Angeles. Un lungo addio da dire solo quando significa qualcosa, solo quando è triste, solitario... y final.
24,00 22,80

La fornace

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 225
Le voci non sono concordi, in paese: c'è chi dice con «due colpi alla nuca», chi parla di «due colpi alla tempia», chi asserisce «tre colpi». Sta di fatto che la notte tra il 24 e il 25 dicembre Konrad, «persona senza dubbio eccentrica ma al tempo stesso insignificante», ha ammazzato la moglie con una carabina Mannlicher. Sì, quella moglie invalida, «immobilizzata per metà della sua vita in una sedia a rotelle francese costruita apposta per lei». È stata trovata con il cervello spappolato – che «ricordava il formaggio Emmental» precisa il giudice distrettuale – nella loro casa. Sempre che si possa chiamare casa la fornace della calce in disuso dove i due abitavano, e che «già dall'esterno dà l'impressione di un carcere»: completamente isolata, camere vuote, pareti nude, porte sprangate, solide inferriate alle finestre, per «proteggersi contro il mondo esterno al quale erano finalmente riusciti a sottrarsi». Un «luogo di tenebra» dove tutto è «grottesco», ma ideale, anzi indispensabile per Konrad, perché l'assenza quasi assoluta di rumori acuisce straordinariamente le facoltà dell'orecchio, condizione vantaggiosa per il saggio epocale che da decenni sta cercando invano di scrivere, e che si intitolerà L'udito. Un luogo che diventerà teatro del progressivo inabissamento dei due in un microcosmo maniacale e allucinatorio.
19,00 18,05

Il lampadario

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 282
Nella grande casa in cui, magra, scalza, solitaria, la piccola Virgínia si aggira «in concentrata distrazione» i mobili spariscono un po' alla volta, «venduti, rotti o troppo vecchi», e le porte si aprono su stanze in cui regnano «il vuoto, il silenzio e l'ombra». Abbandonato nella vasta sala da pranzo – dove brillano «vetri e cristalli addormentati nella polvere» – c'è però un lampadario, unico sopravvissuto di antichi fasti: «Il grande ragno avvampava», e Virgínia «lo guardava immobile, inquieta, sembrava presagire una vita tremenda. Quell'esistenza di ghiaccio». Ma soprattutto insieme a lei c'è Daniel, il fratello di poco più grande, che da quando è nata la considera «solo sua», che la protegge e la tormenta, e con lei condivide straordinari segreti: dal misterioso cappello che vedono scivolare lungo il fiume – e che immaginano appartenga a un annegato – alla scatola piena di ragni velenosi di Daniel, fino alla Società delle Ombre di cui sono gli unici membri. Quando i due, cresciuti, lasceranno insieme la tenuta di Granja Quieta per andare a studiare in città, i loro destini si separeranno. E quando, dopo un'ardua educazione sentimentale, Virgínia deciderà di tornarci, capirà «che il posto dove si è stati felici non è il posto dove si può vivere»: sul treno che la riporterà lontano si accorgerà di essersi scordata di guardare il lampadario e saprà «di averlo perduto per sempre», così come ha perduto per sempre la sua infanzia miserabile e incantata. Lispector narra questa struggente iniziazione alla vita con la sua lingua lussureggiante e visionaria: «attenta» ha scritto Franco Marcoaldi «al cuore che batte, alla vena che pulsa, alla vibrazione cieca del sentimento nel corpo».
19,00 18,05

Rincorrendo l'amore

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 211
Prima di "Rincorrendo l'amore", Nancy Mitford – la maggiore delle sei bellissime, stravaganti e alquanto scandalose figlie del barone Redesdale – aveva scritto quattro romanzi: con scarso successo e scarsissimi benefici per le sue precarie finanze. Fu l'amico Evelyn Waugh a incoraggiarla a riprovarci; e fu l'incontro con l'uomo che sarebbe diventato il grande amore della sua vita (Gaston Palewski, colonnello delle forze armate della Francia libera) a fornirle l'ispirazione. Non a caso nel libro, a lui dedicato, Palewski compare sotto le spoglie del seducente Fabrice, che farà innamorare di sé Linda, la svagata e incantevole protagonista. E questa volta il successo fu immediato e fenomenale, poiché a un pubblico provato dagli stenti della guerra il romanzo forniva i suoi ingredienti preferiti: l'amore, l'infanzia, i veleni e il fascino inesauribile dell'alta società inglese. «Come tutti i grandi romanzi», ha scritto Alan Bennett, "Rincorrendo l'amore" è «un altro mondo», che dopo oltre tre quarti di secolo non ha perso un grammo della sua piacevolezza. Un mondo in cui Nancy Mitford mette in scena i suoi personaggi, inguaribilmente eccentrici ma dalle maniere impeccabili, protagonisti di amori ardenti e insieme ridicoli, con un perfetto dosaggio di ironia, indulgenza e ferocia.
18,00 17,10

Il sospetto

Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 120
Il vecchio commissario Bärlach è a fine corsa. A pochi giorni dalla pensione, giace in un letto d'ospedale. Il complesso intervento a cui è stato sottoposto è andato bene, sì, ma gli è stata diagnosticata una malattia senza scampo. È messo male, Bärlach, e le riviste che ha a disposizione per distrarsi non lo distraggono affatto: «Erano bestie, Samuel... Tu sei un medico e puoi renderti conto. Guarda un po' questa fotografia» dice all'amico Hungertobel porgendogli un numero di «Life» del '45. Una scena di inaudita efferatezza: nel campo di concentramento di Stutthof il dottor Nehle, medico del lager, con «l'imperturbabilità di un idolo» sta operando un prigioniero senza narcosi. Di colpo Hungertobel impallidisce. In quella foto gli è parso di riconoscere il suo antico compagno di studi Emmenberger, ora stimato proprietario della più esclusiva clinica di Zurigo, un luminare amato dai suoi pazienti, che «credono in lui come in un dio». L'atroce sospetto, però, non tarda a rivelarsi infondato, anzi «una follia»: dalle informazioni che Bärlach riesce a ottenere risulta infatti che Nehle si è tolto la vita alla fine della guerra. Eppure qualcosa non gli torna. Ci sono strane discrepanze – e ancor più strane somiglianze: le figure di Nehle ed Emmenberger sembrano confondersi. Negli occhi di Bärlach, stretti a fessura, torna a brillare l'antica vitalità quando convince Hungertobel a farlo trasferire sotto falso nome, come paziente, nella clinica di Emmenberger. Lì potrà condurre la sua ultima, solitaria battaglia contro il Male.
15,00 14,25

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