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66thand2nd: Vite inattese

Tutte le nostre collane

I destini di Monica Seles

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2024
pagine: 150
Negli anni Ottanta Steffi Graf travolge il tennis femminile. È giovanissima, il suo dominio pare destinato a durare per lunghi anni, ma ecco che nel 1991 e nel 1992 Steffi perde regolarmente con un'avversaria più piccola di lei, Monica Seles. Nulla sembra poterla fermare. Ma nel 1993, quando è al numero 1 del ranking mondiale, accade l'inimmaginabile: Seles viene accoltellata da un fanatico tifoso di Graf. Da qui la vita di Monica cambierà. In questo libro intenso ed emozionante, Davide Morganti racconta i destini di Monica Seles, i successi, le sconfitte, le cadute e le risalite, ciò che è accaduto e ciò che sarebbe potuto accadere.
16,00 15,20

La partita. Argentina-Inghilterra 1986

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2024
pagine: 304
Quella del 22 giugno 1986, ai Mondiali in Messico, quando l’Argentina affrontò l’Inghilterra allo stadio Azteca, è forse la partita di calcio più leggendaria della storia. L’Argentina vinse con una doppietta di Maradona: il primo gol, segnato di mano; il secondo, inscritto nel firmamento delle opere d’arte. Questo libro, ricchissimo di testimonianze e interviste, ricostruisce ogni minuto di quella partita e di quella giornata: dal momento in cui i giocatori argentini si svegliarono come membri di una squadra in cui nessuno credeva (si erano qualificati con prestazioni deludenti), fino alla notte che li accolse come guardia pretoriana di un dio, Diego Armando Maradona, che proprio dopo questo incontro fu consacrato come essere mitologico. Attraverso il ritratto vivissimo di un’epoca, e di due nazionali costrette dalla guerra delle Falkland/Malvinas a farsi carico di una rivalità che superava i confini dello stadio, Andrés Burgo racconta la storia vera nascosta dietro la leggenda.
18,00 17,10

Sette secondi al massimo. I Phoenix Suns di Nash e D'Antoni

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2024
pagine: 336
A metà degli anni Zero, una squadra entusiasmante e controversa cambia per sempre il modo di giocare a pallacanestro. E un giornalista di una testata prestigiosa, seguendo quel viaggio dall’interno, anticipa la rivoluzione del racconto sportivo che di lì a qualche anno si sarebbe sublimata con l’avvento dei social network. Il connubio di queste due trasformazioni irreversibili dà vita a un libro che in un certo modo, come ricorda nella sua appassionata prefazione Dario Costa, è un documento storico, oltre che un atto d’amore per questo sport e per il mondo che lo circonda. Nella stagione 2005-2006, l’universo Nba è attraversato dal ciclone dei Phoenix Suns, allenati da Mike D’Antoni (già amatissimo playmaker della Olimpia Milano) e guidati in campo da Steve Nash: la loro filosofia «corri e tira» – spesso da tre e in sette secondi al massimo – dimostra al pubblico che un altro basket è possibile. Tanto che negli anni successivi l’idea di «correre come il vento e far piovere triple come coriandoli a un matrimonio» sarà adottata e portata all’estremo da tutte le franchigie della lega, a cominciare dai devastanti Golden State Warriors di Steph Curry. Dopo essere entrato a far parte dello staff tecnico dei Suns, Jack McCallum vive in presa diretta nove mesi folli e memorabili, offrendo ai lettori uno sguardo in soggettiva che dalle viscere delle arene arriva fin dentro le teste di giocatori, coach e dirigenti, senza filtri e tantomeno autocensure. Proprio lì dove la dedizione all’obiettivo – affermare la propria identità e il proprio credo – si traduce in un’ossessione irrinunciabile. Anche a scapito della vittoria.
20,00 19,00

Alessandro Del Piero, il primo della classe

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2024
pagine: 224
Oggi Alessandro Del Piero riceve solo applausi e onori. In tv viene accolto come un maestro, le poche volte in cui va allo stadio i tifosi della Juventus lo osannano senza sosta, dimenticandosi perfino della partita. Tutti, anche gli avversari di un tempo, ne parlano bene, raccontano le sue tante prodezze, ripetono che è stato un grandissimo campione, una bandiera, un capitano pieno di valori, un ragazzo modesto e intelligente. Insomma, Del Piero raccoglie consensi ovunque, nonostante sia uno dei simboli più potenti della squadra «divisiva» per eccellenza. Ma quand’è che abbiamo cominciato ad amarlo così tanto? Non è successo con i primi gol «alla Del Piero», né con la vittoria in Champions League del 1996, né con gli scudetti a cavallo del Duemila. Non è successo quando era un giovane pieno di ricci, colpi e invenzioni, pronto a prendersi il mondo. Abbiamo iniziato a volergli bene davvero soltanto dopo: quando ha perso, quando ha deluso con la sua squadra e con la Nazionale, quando molti lo davano per finito e invece ha trovato con umiltà la forza interiore per rialzarsi, conquistando perfino un Mondiale. È successo quando si è tolto la maschera di ragazzo prodigio, ha smesso di apparire invincibile e ha mostrato le sue umane debolezze. È lì che si è stretto il legame più forte, perché nella sua storia, pur così straordinaria, possiamo trovare un riflesso di noi.
18,00 17,10

Senna e Prost. La sfida infinita

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2024
pagine: 160
Ayrton Senna e Alain Prost hanno portato in pista quello che è ancora oggi il duello più drammatico nella storia della Formula 1. Non si sono mai presi a pugni, ma si sono presi a «sportellate» con le loro auto, rischiando il tutto per tutto. Due campioni, ma soprattutto due uomini molto diversi per come interpretavano la vita e il loro sport. La complessità di Ayrton contro la furbizia di Alain. La velocità assoluta del brasiliano contro i calcoli perfetti del francese. Qualcuno ha provato a metterli nella stessa squadra alla McLaren, ma ha dovuto lasciar perdere perché i due sono arrivati a non rivolgersi più la parola e a mancarsi di rispetto in gara e fuori. Ma questa rivalità li ha spinti a superare i propri limiti. A tentare di dare sempre il meglio sia in corsa sia quando c’era da diventare abili politici per manipolare chi in quegli anni gestiva la Formula 1. Si sono odiati e ostacolati, hanno suscitato polemiche e rancori, ma alla fine, quando Prost si è ritirato, Senna continuava a cercarlo perché senza quella rivalità si sentiva vuoto, tanto che l’ultima frase pronunciata via radio prima di morire a Imola è stata: «Alain mi manchi».
16,00 15,20

Michael Schumacher. L'uomo dietro la visiera

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 256
Nel 1991 l’arrivo di Michael Schumacher stravolge il mondo della Formula 1. Perfino Ayrton Senna, il pilota più temuto e venerato di sempre, si sente minacciato. Flavio Briatore lo coccola, ma una volta che il tedesco avrà vinto due Mondiali con la sua Benetton, dovrà lasciarlo andare alla Ferrari. A Maranello Schumacher trova una scuderia in pezzi a causa degli ultimi insuccessi, che deve ricostruire dalle fondamenta. Con la Rossa vince cinque titoli mondiali consecutivi, riscrivendo la storia della Formula 1. Eppure il suo dominio incontestato non è riconosciuto dai colleghi in pista, né dagli addetti ai lavori. Aggressivo, scorretto e imbroglione. Oppure, come sostengono i suoi pochi amici, timido, sensibile e generoso. Chi è davvero Michael Schumacher? Alfredo Giacobbe ricostruisce la scalata al successo del talento tedesco, grazie anche alle voci degli addetti ai lavori. Al racconto, l’epopea di una vita, manca una voce soltanto: quella di Michael, scampato alla morte nel 2013, dopo un grave incidente sciistico, e da allora scomparso dai riflettori.
20,00 19,00

Ma che Coppa abbiamo noi. La maledizione europea della Juventus

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 256
«L’Europa della Juventus» scrive Roberto Beccantini nella prefazione a questo libro «è l’argomento più scottante fra gli argomenti meno scottanti. I conti non tornano e non sono mai tornati, comunque si affronti il problema». Trentasette partecipazioni e appena due successi: il saldo negativo della Vecchia Signora in Coppa dei Campioni ha pochissimi eguali nel resto del continente. E questo è il cosa: il come parla di una sola vittoria davvero sentita e celebrata, quella della magica notte di Roma nel 1996. Il nervo scoperto della squadra più vincente d’Italia è sempre lo stesso da decenni e a nulla è valso il cambio di denominazione in Champions League. Da Zoff a Buffon, da Sívori a Ronaldo, da Platini a Del Piero, esiste davvero un filo bianconero che lega questa collana di beffe, amarezze, brutte sorprese e cocenti débâcles? E soprattutto, si potrà mai spezzarlo, per cambiare la Storia? Giuseppe Pastore racconta col suo stile inconfondibile e trascinante miserie e nobiltà europee della Juventus. Un grande romanzo corale in bianconero.
18,00 17,10

Rocky Marciano blues. Una storia in quindici round e dodici battute

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 168
Non aveva gioco di gambe. Non aveva varietà di colpi. Non aveva l’arte della difesa. Non aveva stile, eleganza, classe, talento. Non aveva fantasia. Non aveva l’altezza né l’allungo. Non aveva neanche la pelle nera dei più grandi pesi massimi di quell’epoca. Ma aveva un pugno, uno solo: il destro, ribattezzato «Suzie Q», che prima o poi metteva a segno. E per l’avversario si spegneva la luce. In un angolo del ring c’è lui, Rocky Marciano, il Bombardiere di Brockton, l’imbattuto campione dei pesi massimi, con le sue origini italiane, i 49 match con 49 vittorie e 43 ko. Tra le vittime Joe Louis e Jersey Joe Walcott, Roland LaStarza e Archie Moore; e a giudizio di un’intelligenza artificiale, perfino Muhammad Ali. Nell’altro angolo ci sono loro, gli uomini e le donne del blues e del jazz, con voci e armoniche, pianoforti e trombe; con le loro origini afroamericane, le storie di razzismo, gli accordi con il diavolo, i colli di bottiglia, le notti nelle bettole e le sessioni in studio. Le corde del ring e quelle della chitarra. Ma cosa c’entra Rocky Marciano con Bessie Smith, Robert Johnson, John Lee Hooker e Miles Davis? C’entra a suon di pugni. E c’entra a ritmo di blues. Marco Pastonesi attraversa musica e boxe per raccontare nel suo stile inconfondibile la storia di uno dei più grandi campioni mai espressi dal pugilato, una storia in quindici round e dodici battute.
17,00 16,15

Bruce Lee. L'avventura del Piccolo Drago

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 320
Nelle arti marziali, come nel cinema d’azione, c’è un prima e un dopo Bruce Lee. L’ibridazione tra stili di combattimento diversi, la rinuncia alle forme codificate, l’economia cinetica: sono alcuni degli elementi che i fighter contemporanei hanno ereditato da lui. Il Neo di Matrix, Jason Bourne o un Bond del terzo millennio: sono tutti nel solco del «Piccolo Drago». Qualsiasi action movie di oggi ha un debito con le sue straordinarie coreografie, anche se nessuno è più riuscito a infondere in uno scontro fisico la stessa profondità spirituale. Figlio di un cantante dell’opera cantonese e di una donna eurasiatica, Bruce Lee aveva nei geni sia il senso dello spettacolo sia la capacità di pensare fuori dai canoni, oltre la tradizione. Attore bambino a Hong Kong, studente di wing chun, ballerino di cha cha cha, poi emigrante, inventore del jeet kune do, coach di campioni dello sport e stelle di Hollywood, da Steve McQueen a Sharon Tate, da Kareem Abdul-Jabbar a Chuck Norris. La sua vita è stata più avventurosa di un film, sospesa tra due culture, segnata dalle discriminazioni e poi da un successo irripetibile, spezzato sul più bello da una morte ancora velata di mistero. Con una ricerca meticolosa, attenta a evitare mistificazioni e aggiornata alle centinaia di testimonianze di allievi, colleghi, registi, amici e familiari, Michele Martino ci offre un ritratto intimo e avvincente di Bruce Lee, il più completo mai pubblicato in Italia, e uno studio sorprendente sui segreti della sua arte.
19,00 18,05

Dražen Petrović. Il primo uomo sulla Luna

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 240
Mentre i fuochi innescati dall’odio etnico e religioso cominciano a divampare, la nazionale di basket della Repubblica socialista federale di Jugoslavia rappresenta l’ultimo baluardo del sogno di «Fratellanza e Unità», anche in virtù della sua pallacanestro straripante e gioiosa, espressione massima di un talento tramandato di generazione in generazione. Di quell’estro cestistico collettivo Dražen Petrović è stato l’interprete assoluto per dedizione, ossessione e bellezza. Capace come nessun altro di esaltare una dote innata – essere il migliore, con una palla a spicchi tra le mani – attraverso un culto del lavoro folle e furioso, per il quale rinuncerà a tutto, tranne che alla sfida con sé stesso. E che gli consentirà di diventare il primo giocatore europeo a illuminare le arene Nba, cambiando per sempre la percezione del basket americano nei confronti di quello del Vecchio Continente. Dopo aver raccontato l’epica della Democrazia corinthiana e dei pugni guantati di nero a Città del Messico ’68, Lorenzo Iervolino completa il suo «discorso sullo sport e la politica come un corpo unico» ripercorrendo le orme lasciate dal Mozart dei canestri sulle strade delle città che lo hanno visto crescere, e interpellando la memoria di chi gli è stato accanto e lo ha, sopra ogni altra cosa, amato. Alla ricerca del segreto di un giovane uomo che ha sempre anteposto il gesto atletico alla parola, assurto più o meno volontariamente a eroe nazionale e strappato alla vita subito dopo aver compiuto i primi, leggiadri passi sulla tanto desiderata Luna.
18,00 17,10

Steph Curry, gioia e rivoluzione

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 224
Steph Curry è figlio d’arte – suo padre ha avuto una buona carriera nella Nba – ma non è un predestinato al successo. Molti osservatori ed esperti non credono in lui: non dispone delle qualità atletiche necessarie per giocare nella lega, tantomeno per diventarne il Most Valuable Player. Steph sa bene di non possedere le eccezionali doti fisiche di tanti campioni ma non si demoralizza per nulla, anzi inventa uno stile di gioco unico, mai visto prima. Prende i dettami tattici in voga per oltre sessant’anni e li rende improvvisamente inattuali e inutili. Diventa il miglior tiratore di sempre e soprattutto diventa il protagonista di un’autentica rivoluzione che cambia in maniera radicale il modo in cui viene praticata la pallacanestro. Ci sono un prima e un dopo Steph Curry, nel basket. I suoi Golden State Warriors si impongono sul resto della Nba con la forza dei numeri e delle vittorie. Ma quella di Steph è anche una storia di pura gioia: il suo approccio al gioco si traduce in una continua ricerca di emozioni per sé, per chi è in campo al suo fianco e per chi osserva da fuori. Curry vince tutto ciò che c’è da vincere e lo fa godendosi ogni momento trascorso sul parquet. La sua pallacanestro è coraggio e adrenalina e nasce dalla voglia di tentare ciò che altri non hanno mai osato. Senza paura di sbagliare e nella testarda convinzione che ogni tiro, anche quello più improbabile, potrà andare a segno. Perché è solo così che si gioca e si vince.
17,00 16,15

Gianluca Vialli, l'uomo nell'arena

Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 224
Gianluca Vialli è stato una figura eccezionale, capace di unire anche in un mondo come quello del calcio che per natura è portato a creare divisioni. Pochi anni fa, quando lo abbiamo ritrovato dirigente sulla panchina della Nazionale, accanto al compagno di sempre Roberto Mancini, abbiamo riconosciuto subito il suo carisma, la sua fantastica capacità di motivare e stupire, come uomo e calciatore. In una Serie A che si stava rinnovando Gianluca Vialli è stato un atleta dall’impatto fisico devastante e dal grande profilo mediatico ma anche l’emblema di come l’etica del lavoro e il senso del sacrificio rendano ancora più significativo il percorso di un campione. La sua è stata una metamorfosi continua: ha superato le delusioni azzurre diventando uno dei re della Sampdoria più bella di sempre e, con la Juventus di Marcello Lippi, ha vinto quella Champions che per un soffio gli era sfuggita in blucerchiato. Poi il trasferimento in Inghilterra, a Londra, per conoscere un nuovo paese e porsi nuove sfide, i successi con il Chelsea, da giocatore e allenatore. Quindi le esperienze in televisione, la sua presenza mai banale. Infine, la straordinaria, generosa capacità di raccontare con le parole giuste, al tempo stesso misurate e toccanti, la sua malattia. Fino all’epilogo più doloroso che ha mostrato, ancora una volta, quanto fosse amato.
17,00 16,15

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