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Vita e Pensiero: Ricerche. Media Spettacolo Processi culturali

Tutte le nostre collane

Perché noir. Come funziona un genere cinematografico

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 192
Il noir o neo-noir è una cifra dell’immaginario mediale in tutto il mondo. Il volume di Massimo Locatelli intende chiarire cos’è e come si forma un genere cinematografico, quali sono i meccanismi che lo rendono vitale e perché può scomparire, rimanere sotto traccia e ricomparire dopo decenni con nuova forza: proprio l’esempio del noir, comunemente riconosciuto come il più specificamente ‘cinematografico’ tra tutti i generi, è particolarmente efficace e affascinante. Ogni capitolo racconta un momento successivo della sua storia classica nell’età dell’oro hollywoodiana, con specifica attenzione per i titoli cult e per gli attori, i registi, gli scrittori o i direttori della fotografia che più vividamente hanno segnato la nostra memoria: dal guanto nero e travolgente di Rita Hayworth in Gilda, alle mosse maliziose di Ava Gardner ne I gangster; dall’esplosione di Humphrey Bogart ne Il mistero del falco, al capolavoro di Billy Wilder e Raymond Chandler La fiamma del peccato; dall’epopea del B-movie, così vividamente esemplificata da Detour di Edgar G. Ulmer, all’emersione del realismo ne La città nuda di Jules Dassin; dalle paure atomiche di Robert Aldrich (Un bacio e una pistola), alle manie ossessive di Orson Welles (La signora di Shanghai, L’infernale Quinlan); dal deep focus di Gregg Toland, ai magistrali chiaroscuri di Nicholas Musuraca. Ogni tappa serve però al contempo ad approfondire un particolare aspetto o problema storico-teorico: le radici intermediali nella letteratura e nella radiofonia, la peculiarità dello stile, le logiche della narrazione e dell’intertestualità, l’approccio storico-economico al genere, le sue dimensioni sociali e culturali, la ricezione e il consumo, i problemi della categorizzazione e della definizione dei generi – offrendo così infine un panorama ampio e articolato del fenomeno generico, condizione necessaria per la sua comprensione ieri come oggi.
18,00 17,10

La tv dopo la tv. Il decennio che ha cambiato la televisione: scenario, offerta, pubblico

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: VIII-122
Il primo decennio degli anni Duemila è stato attraversato da una trasformazione radicale. La televisione – il più nuovo dei ‘vecchi media’ – è diventata digitale. La profezia s’è rovesciata: se negli anni Novanta i profeti di Internet sognavano una ‘vita dopo la tv’, il decennio successivo ha mostrato la persistente centralità del mezzo, nel cuore del sistema dei media e al crocevia dei consumi culturali e degli immaginari contemporanei. Qual è il risultato di questo cambiamento? Quali elementi di continuità e di discontinuità col passato presenta la televisione di oggi, e di domani? La tv contemporanea è senz’altro differente: diventa multicanale e abbondante, esce dagli spazi tradizionali della casa e si fa mobile e più pervasiva, costruisce un’offerta disancorata dai tempi rigidi di un palinsesto, genera forme inedite di ‘transmedialità’, costituisce un oggetto di condivisione e commento sulla Rete e sui social network, come Facebook e Twitter. Ma, al contempo, conserva funzioni e poteri acquisiti nei suoi primi cinquant’anni di vita: tradizionale consensus medium, produce occasioni di ritualità condivisa, contribuisce a definire l’agenda dei discorsi, rispecchia una comunità nazionale. Questo volume è il primo studio sistematico sugli esiti del decennio esplosivo appena trascorso. Si basa su ampi materiali di ricerca, si confronta con concreti casi d’analisi (come l’esperimento di Raiperunanotte o la visione de-sincronizzata di Lost da parte di differenti pubblici), traccia i nuovi territori costruiti dall’offerta (le reti mini-generaliste, con le loro strategie editoriali, i generi, le produzioni originali) e definisce un quadro interpretativo generale, radicato nell’approccio storico ai media. Un libro che è anche una guida per capire che cos’è e dove va la televisione italiana, diventata digitale e convergente.
14,00 13,30

Fare storia con la televisione. L'immagine come fonte, evento, memoria

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2006
pagine: 295
Questo volume, curato da Aldo Grasso, analizza, da un punto di vista storico, teorico e pratico, i rapporti fra la Storia e il mezzo di comunicazione tutt'oggi più diffuso e popolare: la televisione. Essa, per la sua straordinaria pervasività e per l'efficacia e il realismo delle sue immagini in movimento, ha di frequente giocato un "ruolo attivo" nel suo rapportarsi agli eventi. Da un lato si è fatta essa stessa "evento", compenetrando a tal punto la rappresentazione dei fatti, che pare spesso difficile scindere fra realtà e immagine; dall'altra parte, la Tv si è assunta il ruolo sempre più centrale di narratore storico, strumento di ricostruzione del passato, luogo di coagulo di una memoria condivisa.
20,00 19,00

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