Quanto la vita interiore è in grado di modellare quella esteriore? E quali sono, invece, i pensieri limitanti, che dominano l’esistenza di una persona fino a distruggerla? Cosa succede quando, sopraffatto dal flusso perenne di informazioni e immagini, l’uomo non pensa più? Profondo conoscitore della psiche umana, Andreoli affronta il tema dell’Essere, nel suo rapporto con la sfera più intima e intrigante dell’individuo: il pensiero. Se da secoli filosofi, scrittori, scienziati e artisti si sono interrogati intorno a questi grandi dilemmi, il noto psichiatra li rimette in discussione, riconoscendo nella mente una forza trasformatrice e vitale e individuando sette «esistenze pensanti» che hanno segnato la storia: Gesù, Socrate, Thomas More, Galileo Galilei, Immanuel Kant, Charles Darwin e Sigmund Freud. Vite straordinarie, attraverso le quali Andreoli ci invita a «osservare l’uomo nel mondo in relazione al pensare come funzione propria dell’essere». Questo volume diventa così una preziosa guida per l’individuo contemporaneo smarrito davanti a cambiamenti epocali, per il quale, a volte, riflettere sembra solo una conseguenza dell’agire.