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I cimeli della patria. Politica della memoria nel lungo Ottocento

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I cimeli della patria. Politica della memoria nel lungo Ottocento
Titolo I cimeli della patria. Politica della memoria nel lungo Ottocento
Autore
Collana Studi storici Carocci, 395
Editore Carocci
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 280
Pubblicazione 12/2022
ISBN 9788829011414
 
32,00 30,40
 
Risparmi: €  1,60 (sconto 5%)

 
Il volume ricostruisce i principali contesti nei quali, nel corso del XIX secolo, si formarono i nuclei di memorie patrie poi confluiti nelle raccolte civiche e nei musei del Risorgimento sorti tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento per raccontare agli italiani il processo di unificazione della nazione risorta. L'ambito cospirativo, la detenzione politica e i suoi drammatici esiti, la guerra regia e di popolo, le traslazioni di patrioti e combattenti generarono un gran numero di cimeli e posero insieme le condizioni per la loro facile contraffazione. Armi, trofei, bandiere, fazzoletti, ciocche di capelli furono raccolti e conservati da familiari, compagni d'arme e di prigionia, medici e confessori, carcerieri e collezionisti. Nel Tempio del Risorgimento di Torino del 1884 – evento precursore della museografia storica italiana segnato dal tentativo di pacificazione della memoria risorgimentale – giunsero migliaia di oggetti che già nelle dimore private e nelle sedi delle società dei reduci avevano precocemente celebrato il ricordo dei martiri, rivendicato l'apporto della lotta democratica, commemorato i caduti delle patrie battaglie, contribuendo a definire la centralità della nozione di sacrificio nella costruzione della nazione contemporanea.
 

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