Incentrato su un episodio della guerra d'indipendenza algerina – la caccia spietata data dai paracadutisti francesi ai membri dell'FLN nella casbah di Algeri il 1° ottobre 1957 –, il film ripercorre l'intero conflitto e denuncia le atrocità compiute in particolare dalle forze francesi, come il ricorso intensivo alla tortura. Questo ha reso la pellicola impopolare in Francia per decenni, mentre faceva incetta di riconoscimenti internazionali. L'autore analizza la grande forza visiva e sonora del film, e gli elementi che l'hanno reso il capostipite del "Neorealismo algerino": un'estetica al limite del documentario, che esalta il FLN e i suoi membri, la ricostruzione dello scontro basata sui ricordi di uno dei suoi protagonisti, Saâdi Yacef, e il supporto della splendida musica di E. Morricone.