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«Usus servitutis» e tutela interdittale

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«Usus servitutis» e tutela interdittale
Titolo «Usus servitutis» e tutela interdittale
Autore
Collana L'arte del diritto
Editore CEDAM
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 368
Pubblicazione 12/2012
ISBN 9788813331078
 
33,00 31,35
 
Risparmi: €  1,65 (sconto 5%)

 
L'autore fa un'accurata esegesi delle più antiche fonti letterarie e giuridiche in materia di possesso, allo scopo di individuarne la primitiva concezione: ne ricava l'idea per cui, da un originario uso del verbo possidere non necessariamente legato a parametri fisici, si sarebbe giunti, intorno alla metà del II secolo a.C., alla creazione di un concetto tecnico circoscritto agli aspetti esclusivamente materialistici, distante dunque dall'antico usus archetipo sia del possesso che dell'usucapione -, il quale senza dubbio riguardava anche l'esercizio di situazioni giuridiche immateriali, come per esempio uno status. Accogliendo poi la communis opinio secondo la quale anche l'idea di servitù come entità incorporale si sarebbe sviluppata nel corso del II secolo a.C., Basile arriva in modo quasi obbligato alla soluzione del nodo problematico di partenza: gli interdetti de servitutibus sarebbero stati così pochi in quanto essi furono concessi solo a tutela delle servitù più antiche (actus, iter, forse via, aquae hastus e pecoris ad aquam adpulsus) in un momento 'di passaggio' in cui non si era ancora formato il concetto tecnico e corporale di possessio e, d'altra parte, non era ancora maturata l'idea di servitù come ius praedii trascendente il dato materiale.
 

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