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CEDAM: L'arte del diritto

Tutte le nostre collane

Scritti di diritto penale romano

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2016
60,00 57,00

La «societas»

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: 202
La 'Societas'. Corso di lezioni di diritto romano, di Mario Talamanca, è il ventiduesimo volume della prestigiosa collana L'arte del diritto.
23,00 21,85

Utilitas publica. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: 440
L'autore indaga le radici dell'espressione latina utilitas publica, proponendo un'accurata disamina di testi giuridici, filosofici e letterari, dai poemi omerici alle opere della giurisprudenza severiana, queste ultime costituenti il punto di approdo nell'elaborazione prospettata. Il primo tomo, dedicato all'emersione del concetto nel pensiero greco e romano, si apre con la considerazione dei brani iliadici, nei quali l'autore individua indizi idonei a delineare una primordiale impostazione del rapporto esistente tra l'idea di 'giusto' e quella di 'utile' nella sfera pubblica, unitamente alla consapevolezza secondo cui la violazione dei principi themici ed il perseguimento egoistico del vantaggio personale avrebbero recato detrimento all'intera collettività.
38,00 36,10

«Usus servitutis» e tutela interdittale

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: 368
L'autore fa un'accurata esegesi delle più antiche fonti letterarie e giuridiche in materia di possesso, allo scopo di individuarne la primitiva concezione: ne ricava l'idea per cui, da un originario uso del verbo possidere non necessariamente legato a parametri fisici, si sarebbe giunti, intorno alla metà del II secolo a.C., alla creazione di un concetto tecnico circoscritto agli aspetti esclusivamente materialistici, distante dunque dall'antico usus archetipo sia del possesso che dell'usucapione -, il quale senza dubbio riguardava anche l'esercizio di situazioni giuridiche immateriali, come per esempio uno status. Accogliendo poi la communis opinio secondo la quale anche l'idea di servitù come entità incorporale si sarebbe sviluppata nel corso del II secolo a.C., Basile arriva in modo quasi obbligato alla soluzione del nodo problematico di partenza: gli interdetti de servitutibus sarebbero stati così pochi in quanto essi furono concessi solo a tutela delle servitù più antiche (actus, iter, forse via, aquae hastus e pecoris ad aquam adpulsus) in un momento 'di passaggio' in cui non si era ancora formato il concetto tecnico e corporale di possessio e, d'altra parte, non era ancora maturata l'idea di servitù come ius praedii trascendente il dato materiale.
33,00 31,35

Il giudice privato nel processo civile romano. Omaggio ad Alberto Burdese

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: 1176
L'opera si apre con quattro lavori in cui si affrontano le questioni relative alle origini del processo civile. Nel seguito sono analizzate le principali linee di ricostruzione dogmatica della dinamica processuale romana: ci si occupa innanzitutto dell'intangibilità del giudicato problema che tanto affatica la moderna dottrina processualistica, ma di cui non si trova traccia nella riflessione dei giuristi romani, essendo sorto in epoca medievale sulla scorta dei passi della compilazione giustinianea. Si analizza poi la distinzione tra dispositivo e parte motiva della sentenza, osservando come nel processo formulare la questione della sussistenza o meno di un obbligo di motivazione delle sentenze non avesse neppure motivo di essere posta. Si passa infine a sviluppare il tema dell'onere della prova, in merito al quale l'apporto della giurisprudenza si manifesta soprattutto nell'adattare le tendenze consolidate in fatto di doveri probatori alle esigenze di equità del singolo caso, senza produrre degli schemi astratti generalizzanti. Un ulteriore contributo approfondisce il valore del giuramento nel mondo romano arcaico e le sue prime applicazioni in ambito processuale, analizzandone gli elementi etimologici e costitutivi, le conseguenze dello spergiuro, nonché l'uso del sacramentum quale mezzo di impostazione del iudicium. L'opera si chiude con un ampio saggio concernente un particolare tipo di giuramento, il quale poteva essere prestato dal giudice.
95,00 90,25

Licet emptio non teneat. alle origini delle moderne teoriche sulla CD. «Culpa in contrahendo»

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: XVI-420
Il libro di Federico Procchi ruota attorno ad un problema più volte dibattuto, che riguarda la formazione del consenso, nei negozi ove questo è elemento determinante. E' un problema nitidamente enunciato durante l'Ottocento, ma già emerso nelle dottrine del diritto intermedio, nell'Umanesimo, nell'usus modernus Pandectarum. Esso può riassumersi in due domande. Che cosa avviene nella formazione di un contratto, quando si verifichi una discrasia, non consapevolmente perseguita, tra volere e dichiarazione? Come si rimedia all'errore essenziale, quando questo non sia determinato dal dolo altrui, ma da una più o meno accentuata negligenza dell'errante, tale da danneggiare la controparte? A queste domande aveva cercato di rispondere Rudolf von Jhering in un saggio del 1860, definendo l'ambito di applicazione del concetto di culpa nelle trattative contrattuali. Se l'errore di un contraente era imputabile alla sua negligenza, quale tutela giudiziaria poteva darsi a favore dell'altro, destinatario inconsapevole di una dichiarazione contrattuale non rispondente al volere del dichiarante? La rassegna analitica delle dottrine permette all'autore di collocare il problema messo a fuoco da Jhering entro una rete di interpretazioni e schemi tecnici lontani dalla giurisprudenza romana. Viene colta anche l'affinità di temi tra le culture giuridiche dell'area tedesca e di quella francese.
40,00 38,00

Tabula picta. Aspetti giuridici del lavoro pittorico in Roma antica

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: VIII-276
Gli aspetti giuridici del lavoro pittorico in Roma antica, da quando se ne hanno notizie sino all'età giustinianeobizantina, sono approfonditi dall'autrice sulla base di ogni documentazione disponibile, in particolare papirologica, nonché con ampia analisi della letteratura risalente in merito alla Glossa medioevale, in specie con puntuale critica rispetto alla più recente dottrina romanistica. Peculiare originalità della ricerca è costituita dal valutare le dispute dogmatiche, svoltesi sul tema tra i giureconsulti classici, non disgiunte dalla considerazione, oltreché delle condizioni sociali e giuridiche degli operatori della pittura nel corso del tempo, anche della prassi, tenendo conto delle varie forme di tecniche e organizzazione del lavoro pittorico nonché di ogni elemento del materiale utilizzato con il relativo suo prezzo in rapporto al costo del lavoro e alla sua possibile fornitura da parte del committente ovvero del pittore. Quanto alle controversie giurisprudenziali circa la spettanza della proprietà della pittura su tavola altrui, si sarebbe pervenuti in età classica a ritenere che la regola generale per cui superposita inferioribus cedunt non si applicasse, diversamente dal caso di scriptura a causa del costo del suo valore rispetto a quello del supporto, alla pictura costituente ipotesi di congiunzione di accessorio a principale tra distinti elementi senza che vi si vedesse attuata una trasformazione della tabula in una nova species.
26,00 24,70

Actio in rem e actio in personam. In ricordo di Mario Talamaca. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: VIII-1006
È soprattutto grazie al diritto interno di matrice europea, ormai esteso a settori nevralgici del traffico negoziale, tra i quali - a tacere di molti altri - quello della vendita dei beni di consumo, che sta tornando d'attualità o almeno suona sempre meno remoto "l'aktionenrechtliches Denken" che fu proprio del mondo romano. Centrale, in quel diritto, tende infatti a essere l'approntamento di un adeguato apparato rimediale più che la strutturazione di variegate situazioni soggettive, che spetta poi all'interprete raccordare all'uno o all'altro dei mezzi processuali messi a disposizione dall'ordinamento al fine di sottrarle al limbo delle vuote declamazioni, conformemente a un modello di schietta derivazione pandettistica fino a ieri univocamente praticato. Di qui, e all'interno di una scienza giuridica consapevole del mutamento d'impostazione e desiderosa di affrancarsi dall'ipoteca rigorosamente sostanzialistica che per lungo tempo ne ha condizionato pesantemente l'operare, il rifiorire dell'interesse per le articolazioni anche processuali delle nuove tutele assicurate al singolo dalla legge. Interesse che, in seno alla cerchia dei giuristi dediti allo studio del diritto antico, ha ridestato l'attenzione per le dinamiche squisitamente processuali peculiari dell'esperienza romana. Come dimostra l'ampia silloge di scritti dedicati all'actio in rem e all'actio in personam che occupa i due tomi in cui si suddivide il volume ventesimo della collana.
69,00 65,55

Actio in rem e actio in personam. In ricordo di Mario Talamanca. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2012
pagine: VIII-1004
È soprattutto grazie al diritto interno di matrice europea, ormai esteso a settori nevralgici del traffico negoziale, tra i quali - a tacere di molti altri - quello della vendita dei beni di consumo, che sta tornando d'attualità o almeno suona sempre meno re moto l'"aktionenrechtliches Denken" che fu proprio del mondo romano. Centrale, in quel diritto, tende infatti a essere l'approntamento di un adeguato apparato rimediale più che la strutturazione di variegate situazioni soggettive, che spetta poi all'interprete raccordare all'uno o all'altro dei mezzi processuali messi a disposizione dall'ordinamento al fine di sottrarle al limbo delle vuote declamazioni, conformemente a un modello di schietta derivazione pandettistica fino a ieri univocamente praticato. Di qui, e all'interno di una scienza giuridica consapevole del mutamento d'impostazione e desiderosa di affrancarsi dall'ipoteca rigorosamente sostanzialistica che per lungo tempo ne ha condizionato pesantemente l'operare, il rifiorire dell.interesse per le articolazioni anche processuali delle nuove tutele assicurate al singolo dalla legge. Interesse che, in seno alla cerchia dei giuristi dediti allo studio del diritto antico, ha ridestato l'attenzione per le dinamiche squisitamente processuali peculiari dell'esperienza romana. Come dimostra l'ampia silloge di scritti dedicati all'actio in rem e all.actio in personam che occupa i due tomi in cui si suddivide il volume ventesimo della collana.
69,00 65,55

Corrispettività e adempimento del sistema contrattuale romano

Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2011
pagine: X-370
Il libro offre una originale e perspicace revisione critica della dottrina dominante, che risale alla pandettistica, secondo la quale nell'ambito dei contratti a prestazioni corrispettive e, segnatamente con riguardo alla compravendita, la giurisprudenza romana di età classica sarebbe andata progressivamente elaborando, sulla base della bona fides, il principio per cui a ciascuno dei contraenti sarebbe riconosciuto, tramite la c.d. exceptio inadimpleti contractus, il diritto di rifiutare l'adempimento sino a che non fosse adempiuto da controparte il suo rispettivo obbligo. Secondo l'autrice, in fatto di compravendita si sarebbe passati dall'originaria vendita per contanti al possibile rinvio del pagamento del prezzo dietro assunzione di garanzia, dapprima formale di stipulatio e poi meramente pattizia, di adempimento da parte del compratore.
35,00 33,25

Recensioni e commenti. Sessant'anni di letture romanistiche

Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2010
pagine: 1600
L'opera, suddivisa in due tomi, racchiude le letture critiche di Alberto Burdese raccolte nei sessant'anni nei quali l'autore ha dato vita ad una operosità costante ed inesausta
144,00 136,80

Altri studi di diritto penale romano

Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2010
pagine: VIII-552
Il volume contiene una numerosa serie di saggi attinenti al diritto penale romano, in specie pubblico, e al relativo processo
47,00 44,65

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