Al centro della controcultura degli anni Sessanta troviamo un affascinante progetto di rivoluzione sessuale, articolato come un piano per abbattere la società tardocapitalista in nome del corpo e del piacere. Entro questo magmatico contesto si assiste anche alla legalizzazione della pornografi a e alla sua trasformazione in fenomeno di massa, interpretato da molti sostenitori della liberazione – ma non da tutti – come un contributo indispensabile alla distruzione della morale sessuale tradizionale. Pietro Adamo ricostruisce qui l’intreccio tra rivoluzione sessuale e pornografi a tra anni Sessanta e Settanta, negli Stati Uniti e in Europa, illustrando le ragioni dell’entusiasmo per l’hard core nei circoli della contestazione e della convergenza con la controcultura negli ambienti del nascente porno-business.