"In ogni sezione di questa intensa silloge poetica si respira a pieni polmoni la gioia del dire, di accarezzare la parola poetica, la forza del ricordo, della speranza e soprattutto dell’amore. Un mosaico, pertanto, di tessere policrome tra di loro intersecanti quasi a dimostrazione di come la poesia, se autentica e non artefatta seguendo ismi o mode, sia in grado di suscitare, sempre, interesse, armonia, motivi di dialogo, angoli di raccolta umanità senza mai dimenticare le guerre che feriscono popoli indifesi e che dopo una breve tregua 'domani/il fischio d’un cannone/romperà l’incanto/e i soldati saranno fratelli/soltanto nella morte'." (Fulvio Castellani) "Un’opera che si eleva dalla nicchia del personale per ascendere a territori ove si distilla spiritualità, in una dimensione di inesausta ricerca del senso della vita, di monito morale e verità. […] Perché nasciamo piangendo, da soli, in un delirio di spasimi e sangue. Ma quel pianto inconsapevole è inno alla vita, affermazione della voglia di esistere e attraversare l’avventura esistenziale, unica e irripetibile: commedia drammatica, ebbra e festosa." (Sandro Allegrini)