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Il traduttore. Mito e (de)costruzione di una identità

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Il traduttore. Mito e (de)costruzione di una identità
Titolo Il traduttore. Mito e (de)costruzione di una identità
Autore
Collana Il segno e le lettere
Editore LED Edizioni Universitarie
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 192
Pubblicazione 11/2016
ISBN 9788879167888
 
30,50 28,98
 
Risparmi: €  1,52 (sconto 5%)

 
Per fare luce sul pensiero che ha influenzato una ben precisa idea di ciò che sia la traduzione e di chi sia il traduttore, è presentato un bilancio condotto sul profilo storico delineando come dallo scientismo positivista, passando attraverso il trascendentalismo kantiano, si sia giunti all'ermeneutica gadameriana, per sintetizzare, in seguito, il contributo di Ricoeur e approdando alla teoria della decostruzione di Derrida. Un tale percorso di riflessione conduce a prospettive di analisi che de-costruiscono il senso comune di teorie che considerano la traduzione come neutra e il traduttore come obiettivo. La pretesa di un traduttore imparziale e neutro appare infondata, se si considera che il traduttore utilizza un «materiale», la lingua, che non è affatto un materiale, ma parte integrante di una soggettività che lo costituisce nella sua specifica singolarità. La lingua attraversa il traduttore implicandolo profondamente nella realizzazione dell’oggetto, che è giusto la traduzione la quale di fatto finisce col certificarsi non già come mero oggetto, ma come specifica espressione della sua soggettività.
 

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