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Le origini della civiltà. Una controstoria

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Le origini della civiltà. Una controstoria
Titolo Le origini della civiltà. Una controstoria
Autore
Traduttore
Collana Piccola biblioteca Einaudi. Big
Editore Einaudi
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine XVIII-268
Pubblicazione 08/2025
ISBN 9788806269371
 
22,00 20,90
 
Risparmi: €  1,10 (sconto 5%)

 
Come e perché gli uomini smisero di essere cacciatori e raccoglitori e diedero vita a comunità sedentarie dipendenti dal bestiame e dai cereali? Come e perché si formarono le prime organizzazioni statali? Si crede in genere che la domesticazione degli animali e la coltivazione consentirono agli esseri umani di stabilizzarsi, formare villaggi, città e stati agrari, rendendo possibile la civiltà, la legge, l’ordine pubblico e un modo di vivere presumibilmente sicuro. Ma le prove archeologiche e storiche contestano questa narrazione eccessivamente lineare. I primi stati agrari nacquero in realtà dalle domesticazioni non solo del fuoco, delle piante e del bestiame, ma anche delle persone assoggettate allo stato, dei prigionieri e delle donne all’interno del modello di famiglia patriarcale. James C. Scott analizza i motivi per cui fino a un certo stadio della sua storia l’uomo fuggí la sedentarietà e l’agricoltura, sfruttando i vantaggi della sussistenza mobile; considera le epidemie derivate dalla concentrazione di piante, animali domestici, granaglie, e spiega perché tutti i primi stati si basarono su miglio, cereali e schiavismo. Affronta infine il tema della vita al di fuori dell’organizzazione dello stato, spesso piú facile, libera e sana di quella che avrebbe avuto luogo all’interno delle forme della civiltà. Un racconto esemplare che demolisce molti luoghi comuni.
 

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