Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Vita e morte di Michele Schirru. L'anarchico che pensò di uccidere Mussolini

Consulta il prodotto

sconto
5%
Vita e morte di Michele Schirru. L'anarchico che pensò di uccidere Mussolini
Titolo Vita e morte di Michele Schirru. L'anarchico che pensò di uccidere Mussolini
Autore
Collana I Robinson. Letture
Editore Laterza
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 232
Pubblicazione 01/2025
ISBN 9788858156483
 
20,00 19,00
 
Risparmi: €  1,00 (sconto 5%)

 
Un poliziesco storico-politico ambientato nell’America degli anni Venti, nella Parigi di “Giustizia e Libertà” e nell’Italia del fascismo trionfante. Al mercato di Arthur Avenue, North Bronx, New York, ha un banco per la vendita di banane un cittadino USA originario della Sardegna, Michele Schirru, alto, spavaldo, capelli castano-chiari, lisci, ravviati all’indietro, la faccia lunga e irregolare, gli occhi celesti, la bocca che inclina al sorriso. Suoi nemici, i connazionali convertiti al fascismo. Nel 1930 – persuaso che il fascismo è Mussolini e che uccidendo il dittatore si abbatte la tirannia – Schirru parte per l’Italia. Ma una spia fascista a New York ne informa l’Ovra. Il suo capo, Arturo Bocchini, risponde al progetto di tirannicidio scatenando una gigantesca caccia all’uomo con vari colpi di scena e ampia mobilitazione di agenti segreti, spie, burocrazia consolare, poliziotti stranieri filo-fascisti, prostitute, apparati statali e ingenti quantità di denaro. La sorte dell’anarchico italo-americano è segnata. Arrestato quando forse aveva già rinunciato all’impresa, è condannato a morte dal Tribunale Speciale e la sua fine, il 29 maggio 1931, è una mostruosità umana e giuridica che fa comprendere quale fu l’essenza del fascismo.
 

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.