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La logica del confine. Per un'antropologia dello spazio nel mondo romano

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La logica del confine. Per un'antropologia dello spazio nel mondo romano
Titolo La logica del confine. Per un'antropologia dello spazio nel mondo romano
Autore
Collana Biblioteca di testi e studi, 992
Editore Carocci
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 211
Pubblicazione 04/2015
ISBN 9788843072194
 
22,50 21,38
 
Risparmi: €  1,12 (sconto 5%)

 
Il confine, qualunque esso sia, rappresenta il simbolo delle relazioni che una comunità stabilisce al suo interno e con lo spazio circostante; costruire un confine significa separare, ma anche creare, inventare un luogo e dotarlo di regole proprie; esso costituisce, se così si può dire, l'atto di fondazione di una cultura. Per rendere sicuri e inviolabili i loro confini i Romani hanno scelto la via della "sacralizzazione" o addirittura della "divinizzazione". In questo modo essi hanno tentato di sottrarre, almeno idealmente, i confini all'eventualità della rimozione, della revocabilità o della negazione a cui sono, per loro natura, esposte tutte le creazioni umane. Per questo le morti sul o per il confine non possono che essere paradigmatiche e ammonitrici. Dalle storie che le raccontano, infatti, si dipartono fili che attraversano e legano tra loro alcuni nodi fondamentali della cultura romana, quali il rapporto con gli dèi, la costruzione dello spazio, il valore performativo dell'immagine, la nascita della legge, le regole del potere; nodi che permettono di cogliere nella loro complessità non solo il significato di questi racconti, ma anche le ragioni di quella sorta di "ossessione" per i confini che costituisce senza dubbio uno dei caratteri più originali dell'antropologia romana.
 

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