Il libro si propone di mettere a fuoco l'importanza che assunse tra la fine degli anni sessanta e la metà degli anni settanta del Novecento la cosiddetta "questione tedesca" nel quadro del processo di distensione tra le due superpotenze, l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti, fornendo un'interpretazione originale di un capitolo fondamentale della storia delle relazioni internazionali negli anni della Guerra fredda, tramite la lente dei rapporti tra Mosca e il suo alleato tedesco orientale.