Bosnia, estate 1992. In un piccolo villaggio sulle rive della Drina la guerra arriva di notte. Un’intera comunità viene annientata, travolta da violenza, stupri e sangue. Solo un bambino sopravvive: Zijo, otto anni, riemerge da una fossa comune dove sono stati gettati anche i suoi famigliari. Un “noir civile” di grande intensità, che mescola il ritmo serrato del thriller alla forza della testimonianza storica. Personaggi reali ed eventi documentati si intrecciano in una narrazione avvincente. Un romanzo crudo, duro e toccante, che interroga la coscienza del lettore e restituisce voce a chi è stato ridotto al silenzio. Perché ricordare non è solo un dovere: è l’unico modo per andare oltre l’odio. Prefazione di Carlo Lucarelli.