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Il contratto autonomo di garanzia tra esigenze del mercato ed esercizio del diritto

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Il contratto autonomo di garanzia tra esigenze del mercato ed esercizio del diritto
Titolo Il contratto autonomo di garanzia tra esigenze del mercato ed esercizio del diritto
Autore
Collana Comparazione e Diritto Civile, 41
Editore Giappichelli
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine VI-217
Pubblicazione 02/2019
ISBN 9788892119147
 
29,00 27,55
 
Risparmi: €  1,45 (sconto 5%)

 
Il lavoro riprende un tema decisivo del dibattito giuridico contemporaneo, che vede insistentemente impegnate dottrina e giurisprudenza, ed è l'elaborazione di una teoria delle garanzie autonome. Calarsi nel fenomeno è indagare praecipue il contratto autonomo di garanzia seguendo percorsi che attengono all'ammissibilità della figura nell'ordinamento interno. Se ne ravvisano le ragioni nella necessità di provvedere al regolamento di una varietà di figure contrattuali attinenti alle prassi dei traffici internazionali difficilmente rapportabili a schemi tipici, altresì, nel richiamo modernamente viepiù avvertito di soddisfare esigenze derivanti dalla prassi che richiedono un'adeguata strumentazione giuridica e l'utilizzo di contratti multilevel system. Problema per l'interprete sarebbe stato qualificare promesse di garanzia largamente diffuse nelle prassi commerciali, bancarie e assicurative non rapportabili allo schema tipico della fideiussione: su questo sfondo si staglia il contratto autonomo di garanzia, figura diretta a riconoscere al soggetto garantito una pretesa nei riguardi del soggetto garante, previo rafforzamento della garanzia creditoria inerente a tutti i beni, presenti e futuri, facenti parte del patrimonio di quest'ultimo. Testimonia la continuità logica da un ante factum a un post factum la derivazione del contratto de quo dall'originaria costruzione del Garantievertrag e dai moduli negoziali ad esso riconducibili che determinavano l'assunzione da parte di un soggetto, a titolo gratuito, del rischio connesso all'iniziativa economica intrapresa da un terzo. Né, per vero, solo da questo precedente, altresì, dai modelli di elaborazione anglosassone dei bid, performance, repayment bonds e la prospettiva comparatistica resta decisiva ai fini dell'inquadramento della nuova figura contrattuale. L'auspicio è che il legislatore nazionale tragga esiti da tanta analisi e provveda a fornire idonea disciplina.
 

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