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Un attentato «quasi terroristico». Macerata 2018, il razzismo e la sfera pubblica al tempo dei social media

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Un attentato «quasi terroristico». Macerata 2018, il razzismo e la sfera pubblica al tempo dei social media
Titolo Un attentato «quasi terroristico». Macerata 2018, il razzismo e la sfera pubblica al tempo dei social media
Curatori ,
Collana Biblioteca di testi e studi, 1358
Editore Carocci
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 144
Pubblicazione 01/2021
ISBN 9788829002856
 
16,00 15,20
 
Risparmi: €  0,80 (sconto 5%)

 
Il 3 febbraio 2018, a Macerata, Luca Traini apre il fuoco dalla sua auto su un gruppo di persone di origine africana, ferendone sei. Un tentativo di strage concepito per “vendicare” l’efferata uccisione di una ragazza italiana avvenuta pochi giorni prima. Che cosa ha fatto sì che un evento, che in altri contesti sarebbe stato definito come un attentato terroristico, sia stato derubricato a “gesto di un folle” o a una conseguenza del “problema immigrazione”? E cosa ha impedito che, a seguito dell’attentato, la comunità nazionale si stringesse come di consueto attorno ai valori costituzionali della non-violenza, dell’antifascismo e dell’antirazzismo? Il volume – passando dai giornali a Twitter, dai TG a Wikipedia – indaga il funzionamento della sfera pubblica nella quale si costruiscono queste rappresentazioni. Parafrasando Marcel Mauss, quanto avvenuto a Macerata può essere definito un “fatto mediale totale”, in cui si evidenzia il tentativo – in questo caso coronato da successo – di ricolonizzazione della sfera pubblica da parte della politica e dei media tradizionali e si manifesta con chiarezza un’idea etno-razziale della cittadinanza.
 

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