Il seno evoca immediatamente non soltanto la femminilità e tutto ciò che a essa è correlato, ma anche uno stato emozionale le cui origini sono complesse. Se innegabile è il richiamo alla dimensione materna, e quindi il legame del seno con il nutrimento, con l’accoglienza e con la prima conoscenza del mondo, è altrettanto evidente il suo legame con la funzione creativa del piacere. Immaginari e fantasie affondano le loro radici nel subconscio, e si moltiplicano e compongono in una miriade di rappresentazioni. L’antologia "Il seno in-cantato" ne presenta diverse: vi si ritrova lo sguardo femminile e quello maschile, l’aspetto materno e quello erotico, la visione mitologica e quella salvifica, l’immagine del seno giovane e non più giovane e anche quella, raramente contemplata, del seno “ferito”. Alfonso Pluchinotta, curatore del libro, dedica questo viaggio culturale nel mondo del seno a Umberto Veronesi, “che preferiva chiamare donne quelle che i colleghi chiamano pazienti”, e alla capacità di intravedere nel corpo femminile non solo la bellezza ma anche una biografia, un insieme di storie diverse, un progetto di vita.