Dirigente comunista magiaro, Jànos Kàdàr (1912-1989) fu emarginato per titoismo nel 1950 venendo poi riabilitato quattro anni dopo. Queste pagine raccontano la lunghissima e a volte drammatica vita politica di un leader rimasto per più di trent'anni (dal 1956 al 1988) ai massimi vertici del regime socialista ungherese, attraverso un'analisi della politica, della letteratura e del cinema di quel periodo storico.