Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Profeti della software culture: Joyce, Rilke, Calvino

Consulta il prodotto

sconto
5%
Profeti della software culture: Joyce, Rilke, Calvino
Titolo Profeti della software culture: Joyce, Rilke, Calvino
Autore
Collana La società, 189
Editore Franco Angeli
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 96
Pubblicazione 10/2013
ISBN 9788820432775
 
15,50 14,73
 
Risparmi: €  0,77 (sconto 5%)

 
La cultura del software sta riplasmando profondamente gli aspetti materiali e immateriali dell'ambiente in cui abbiamo vissuto fino a meno di vent'anni fa. A ben riflettere, ci si accorge che i concetti-chiave con cui oggi siamo chiamati a confrontarci - disintegrazione dell'ordine del discorso, dominio della cultura digitale, sconfinamento dello spazio nel tempo e viceversa sono già presenti in alcuni momenti alti dell'esperienza letteraria novecentesca, rappresentati dalle opere di autori come Joyce, Rilke e Calvino. Joyce, già nell'Ulisse, spezza la parola fino al limite del dicibile per cui la partecipazione del lettore è legata in prevalenza alla sua capacità d'immersione totale nel testo. Rilke, nelle Elegie duinesi, porta l'uomo a misurarsi con l'Angelo attraverso l'immaterialità della parola poetica. Calvino, infine, pone Le città invisibili in un'alterazione continua delle coordinate spazio-temporali dove la posta in gioco è il gioco stesso. Lo sguardo privilegiato sulla letteratura è dovuto al fatto che essa si configura come lo spazio in cui si originano nuovi mondi, inedite relazioni tra gli uomini, squarci anticipatori del futuro. È la scrittura che apre la porta al possibile e quindi al virtuale. E nell'attuale software culture è il virtuale che impone la sua logica e la sua legge sulla "pesantezza" del reale, rendendolo sempre più permeabile agli esiti imprevisti delle nuove forme di scrittura.
 

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.