Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Pacini Editore: Studi di diritto e procedura penale

Tutte le nostre collane

Il principio di correlazione tra accusa e sentenza

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 232
Il principio di correlazione tra imputazione e sentenza, enunciato all'art. 521 c.p.p., è da tempo inteso quale disposizione posta a tutela del diritto di difesa dell'imputato. A partire dalla lettura del dato testuale, l'autore dimostra, viceversa, come esso, anche storicamente, sia nato e sia previsto a presidio della distinzione tra la funzione d'accusa e quella di giudizio. Le conseguenze della corretta individuazione di tale ratio incidono profondamente sulla disciplina ordinaria della correlazione, la cui osservanza è uno dei presupposti fondamentali di un giusto processo. In questa cornice l'opera offre un rigoroso inquadramento del principio e ne individua puntualmente i confini applicativi in ogni stato e grado del procedimento.
23,00 21,85

Principio di falsificazione tra prova indiziaria e prova scientifica. Riflessioni sul caso Garlasco e M. Kercher

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 131
La complessità della prova indiziaria conduce a delineare un percorso valutativo teso a non trascurare il peso del singolo dato: provare l'esistenza di un fatto mediante indizi non significa scontare la scarsa persuasività o univocità dell'indizio isolatamente considerato, sol perché nel complesso la pluralità di questi, converga verso il medesimo risultato. Sostenere che tra le varie ipotesi ricostruttive sia sufficiente che ve ne sia una comune a tutti gli indizi per ritenersi raggiunta la prova del fatto significa operare un calcolo di probabilità, e al contempo esimere il giudice dal vaglio sulle ipotesi alternative. Il falsificazionismo, caratterizzante il metodo scientifico, mira difatti a sondare la sostenibilità di una tesi alla luce della sua confutabilità. La prova scientifica, d'altro canto - sia che risulti, nel caso concreto, direttamente o indirettamente rappresentativa del fatto da provare -, non potrà tradursi in un appiattimento del giudizio sui risultati della scienza o in un suo superamento sulla base di un'anacronistica supremazia del giudice peritus peri forum. Il principio dell'al di là di ogni ragionevole dubbio - inteso come criterio interpretativo che impone uno sforzo valutativo e motivazionale ulteriore, orientato su un metodo scientifico falsificazionista - fonda il tentativo di smentita della singola risultanza indiziante e il percorso teso a comprendere e giudicare l'esito scientifico.
14,00 13,30

Questioni probatorie. Tra male captum bene retentum e theory of the fruit of the poisonous tree

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 186
Tema centrale del moderno sistema di igiene processuale risiede nella disciplina e nella concreta applicazione delle invalidità, con particolare riguardo alla inutilizzabilità e alle sue propalazioni: il riferimento va evidentemente alla "inutilizzabilità derivata", in relazione alla cui configurabilità si contrappongono ormai da anni due scuole di pensiero figlie di approcci sistematicamente opposti allo studio del diritto processuale penale. I fautori della teoria del male captum bene retentum da un lato, per i quali non può riconoscersi diritto di cittadinanza – nel sistema processual-penalistico italiano – a una forma derivata di inutilizzabilità; i sostenitori della fruif of the poisonous tree doctrine dall'altro lato, per i quali il vizio affliggente la prova-madre ben può propagarsi al dato euristico derivante dalla prima o comunque a essa inscindibilmente collegato. La centralità e la attualità del tema emergono con piena evidenza se solo si consideri come la tipica fattispecie generatrice della questione in esame (vale a dire, il rapporto tra perquisizione viziata e sequestro probatorio) appaia oggi persino anacronistica, visto il progresso tecnologico coinvolgente le tecniche di investigazione e le ricadute avutesi sull'apparato di igiene processuale, per come disegnato dal legislatore e recentemente "rimodulato" da taluni opinabili interventi giurisprudenziali. In questo complesso quadro, l'approccio comparatistico e il raffronto tra esperienze variegate nella strutturazione di sistemi di igiene processuale può certamente fungere da guida per l'elaborazione di soluzioni utili a risolvere l'annoso dibattito intorno alla configurabilità di una forma derivata di inutilizzabilità nell'ordinamento italiano e in quello europeo, garantendo e comunque promuovendo lo sviluppo di un sistema bilanciato, che risulti in grado di tutelare tanto le esigenze pubblicistiche quanto gli interessi soggettivi coinvolti dalla propagazione del vizio tra prove.
20,00 19,00

L'incidente probatorio. Tra tutela della prova e protezione della persona

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 318
L'incidente probatorio è stato investito, nel corso degli anni successivi all'entrata in vigore del nuovo codice processuale, di funzioni del tutto nuove. Concepito, infatti, come (eccezionale) parentesi processuale collocata all'interno di una fase squisitamente investigativa e correlato al requisito dell'indifferibilità della prova, ha assunto progressivamente funzioni diverse e innovative, attente più alle esigenze di protezione di soggetti deboli che alle necessità di stabilizzazione di elementi di prova sottoposti al rischio di irrimediabile dispersione. Il risultato di siffatto processo – in continua e, a quanto sembra, inarrestabile evoluzione – è che l'incidente probatorio diviene, il più delle volte, la sede in cui si gioca la partita processuale in relazione a situazioni particolarmente delicate sia per la qualità delle persone coinvolte, sia per la gravità delle imputazioni. Lo sviluppo possibile di esso è la realizzazione di un modulo differenziato che sull'incidente probatorio – e sulle risultanze di esso – può articolarsi secondo cadenze che coniugano contraddittorio e deflazione.
32,00 30,40

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.