Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Neri Pozza: Piccola biblioteca Neri Pozza

Tutte le nostre collane

Nel paese dell’aquilone cosmico

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 128
Trait d’union del pianeta frammentato, il calcio è, come ha affermato uno scrittore britannico, la soap opera del nostro tempo. Un eccellente modo, dunque, per accostarsi, secondo Olivier Guez, alla storia di paesi e città, ai meandri del turbocapitalismo, persino alle metamorfosi dell’umanità divisa e ai cambiamenti nei suoi costumi, valori, speranze e paure. In queste pagine, l’autore dell’"Elogio della finta" conduce per mano il lettore nel paese della pampa e dei gauchos, l’Argentina, e lo fa attraverso un affascinante excursus nella storia del suo calcio. Una storia lunga un secolo. Dalla passione sportiva esportata dagli inglesi, nel desiderio di ricreare il proprio universo insulare ovunque essi approdino, passando per i primi club all’inizio del Novecento e poi per gli anni Venti a Buenos Aires, quando il calcio era «lo sport collettivo del popolo creolo e il tango la sua musica», fino al fatidico pomeriggio del 29 giugno 1986 in cui Víctor Hugo Morales, cronista argentino, celebra l’epopea del pibe de oro. Maradona, l’«aquilone cosmico» che, dopo aver planato con traiettoria imprevedibile fino al gol nello stadio Azteca, alza al cielo di Città del Messico la Coppa del Mondo, scrivendo una delle pagine piú belle della storia del fútbol. Maradona, il campione leggendario che, in sette anni a Napoli, dal 1984 al 1991, ne cambia irrimediabilmente la storia, ma anche il dio fallibile, l’eroe rimbaldiano che, in cerca di adrenalina per sentirsi vivo, precipita in un abisso senza fondo, non cessando, però, un solo istante di essere amato come il pibe astuto e fragile in cui si svela l’anima di un popolo.
13,50 12,83

Autobiografia della gaffe

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 160
«A vent’anni si è così poco sé stessi da non poter essere altro. È l’età della gaffe: il momento della vita in cui la verità non ha fatto ancora in tempo a mascherarsi». Si immagini dunque l’autore giovane, in un pomeriggio d’inizio estate, in una sala gremita di pubblico e autorità locali, esibirsi in un convegno su “La letteratura e i giovani” utilizzando come metafora la perdita di un braccio. Si immagini poi, seduto in prima fila, accanto al Sindaco, un editore leggendario che si agita alle sue parole, voltandosi a destra e sinistra in preda a un nervosismo e un disappunto crescenti. Nell’anima accecata del giovane autore si fa strada l’idea che nulla è meno visibile di ciò che sta molto vicino e così si accorge che, seduto in prima fila accanto all’editore, il Sindaco è privo di un braccio. Tuttavia è a quel punto che accade l’inimmaginabile: invece di concludere il suo discorso e tacere per sempre in preda all’onta, il giovane autore precipita in un gorgo ineluttabile di ignobili riflessioni sulla scrittura come arto mancante e amputazione primaria. Tanto che, quando gli interventi cessano, l’editore leggendario gli sussurra in un orecchio: Sei così bravo in materia che dovresti scrivere un libro sulla gaffe. Questo libro nasce per adempiere quel lontano suggerimento.
14,50 13,78

Parigi magica

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 336
Da Montmartre, monte del martirio, a Bicêtre, il vecchio castello in rovina dove ancora risuonano i lamenti dei condannati a morte; dalla Senna alle fredde celle di pietra dove le vittime del Terrore trascorsero le loro ultime notti; dalle corti dei miracoli alla Tour Eiffel, che Guy de Maupassant definì una piramide allampanata e stecchita di scale di ferro: la Parigi di Victor Hugo e quella di Napoleone III, la Parigi del Louvre, con le sue leggende nere, e quella di Caterina de’ Medici, con i suoi incubi, rivivono in queste pagine insieme con la città dei poeti maledetti, dei pittori, degli scrittori e dei musicisti che frequentarono gli antichi sentieri avvolti nella nebbia di una Montmartre magica, tragica e senza tempo. Vittorio Del Tufo rivisita un luogo della memoria in cui la memoria è tenace, sopravvive nei labirinti di pietra, nei misteriosi intrecci della toponomastica. E lo fa riannodando i fili di mille esistenze di una città-mondo aperta al fascino della modernità, al richiamo del futuro e, nello stesso tempo, sprofondata nel baratro del proprio tumultuoso passato.
13,50 12,83

Non leggete i libri, fateveli raccontare. Sei lezioni per diventare un intellettuale dedicate in particolare ai giovani privi di talento

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 112
«Sembra ormai chiaro che a questo mondo tutto si può imparare: l’allevamento del pollame e l’arte del governo, la scienza delle finanze e il gioco della canasta, l’astronomia e l’interpretazione dei sogni, a scopi psicoanalitici ma anche per vincere al lotto. Infatti esistono grammatiche e manuali che spiegano per filo e per segno come si fa. Fra i tanti, non uno dedicato ai giovani che intendano vivere, e addirittura prosperare, in quel campo di attività umane, non essenziali peraltro alla vita dell’uomo, che vanno sotto il nome complessivo e vago di “cultura”». Nel 1966 Luciano Bianciardi si era già trasferito a Milano, era stato assunto e licenziato da Feltrinelli, aveva scritto la tetralogia del dissenso, rifiutato una collaborazione fissa con il Corriere della Sera, quando pubblicò su ABC, il settimanale in bianco e nero sostenitore delle grandi battaglie civili dell’epoca, sei lezioni a puntate, pensate per i giovani – ma non tutti i giovani, solo quelli particolarmente privi di talento. Norme chiare, precise, efficaci, a uso di coloro che avessero deciso di diventare intellettuali. Si va dai consigli su come vestirsi, dove andare in vacanza o con chi accasarsi, alle frasi-cerotto – che sembrano dire, ma non dicono assolutamente niente – «per salvare i giovani mediocri (ma anche agli altri, i cervelloni, i geniali e i genialoidi) da un’esistenza mediocre, avviarli alla scalata dell’Elicona». Non leggete i libri, fateveli raccontare è un piccolo, provocatorio e irriverente capolavoro: a cinquant’anni di distanza, in un’epoca in cui la superficialità sembra ormai l’unica via sicura per il successo, riscoprire Bianciardi è un modo per ridere con intelligenza di quello che in fondo siamo sempre stati, ben prima dei social network.
13,50 12,83

Alternative alla prigione

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 112
Il testo presentato in queste pagine si basa sulla trascrizione condotta nel 1993 da Jean-Paul Brodeur, professore all’École de criminologie dell’Università di Montréal, dell’intervento di Michel Foucault a un convegno sulle alternative alla carcerazione tenutosi nella città canadese nel 1976. Si tratta di un intervento poco conosciuto, non incluso nei Detti e scritti del pensatore e storico francese. Un intervento, tuttavia, in cui il ricorso di Foucault a esempi a lui contemporanei sulle forme di controllo emergenti contribuisce non poco a comprendere la sua idea di un’estensione della società poliziesca nella nostra epoca. Gli istituti «alternativi» alla prigione – centri sociali e terapeutici, strutture di transizione e di reinserimento con programmi di esecuzione della pena personalizzati per ogni detenuto – liberano, nella considerazione di Foucault, il delinquente dalla «reclusione stretta, completa, esaustiva a cui era destinato nelle carceri ottocentesche». Ma insieme a lui è liberato anche qualcos’altro, «qualcosa di più grande di lui». Attraverso la risocializzazione ottenuta mediante il lavoro, la famiglia e l’autocolpevolizzazione, le vecchie funzioni carcerarie, infatti, si diffondono e si espandono in tutto il corpo sociale. Il testo, curato da Sylvain Lafleur, è accompagnato da una serie di conversazioni con Tony Ferri e Anthony Amicelle, esperti di esecuzione e controllo penale, sul rapporto tra progressismo penale e imposizione sempre maggiore di misure restrittive extra moenia. «Quella cosa che chiamiamo punizione e che per secoli, forse millenni, è parsa più o meno ovvia alla civiltà occidentale, la nozione stessa di punizione, vi sembra altrettanto scontata oggi? Cosa significa essere puniti? È davvero necessario essere puniti?»
14,50 13,78

La vita che vive

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 128
Una stessa sensazione, la più semplice, elementare sensazione di essere vivi, può generare la più intensa felicità o può essere, piuttosto, oggetto di paura e di infelicità. Spinoza ha dato a questa sensazione – che ci è familiarissima, ma resta per lo più impercepita e quasi addormentata durante la nostra vita quotidiana – il nome di conatus: una tensione che attraversa il nostro corpo e la nostra mente, e da cui dipendono ogni virtù e ogni vizio. Tutto nasce qui: le paure e i desideri, il fatto che si viva o che si sopravviva. Che cosa fare di questo conatus? È possibile fondare l'etica proprio su questa esperienza elementare? Il saggio di Emanuele Dattilo, scandito in brevi, densi capitoli, cerca di definire questa fondamentale nozione spinoziana, avvicinandola obliquamente, da varie prospettive. Così il conatus si rivela centrale non solo all'interno dell'Etica di Spinoza, ma nell'immediata dimensione etica della nostra vita. Anna Maria Ortese racconta, in un suo articolo, la profonda rivelazione che ebbe, un giorno, calpestando all'improvviso un fiore. Una rivelazione che espresse con meraviglia attraverso le parole: la vita è viva. Riconoscere in ogni gesto il conatus, la vita che vive, significa entrare in una regione totalmente eterogenea a quella delle superstizioni e delle convenzioni morali, una dimensione in cui, secondo Spinoza, la nostra forma si accresce, si intensifica, e apprende a «desiderare direttamente il bene».
13,50 12,83

Vocabolario dei desideri

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 96
A come Amore, B come Baci, C come Confessione, D come Desiderio... Sono ventisei, tante quante sono le lettere dell’alfabeto, le storie contenute in questo libro, frutto di una rubrica settimanale di grande successo tenuta da Eshkol Nevo sulle pagine di Vanity Fair. Raccolte tutte insieme, costituiscono un’opera indispensabile per i lettori dell’autore della Simmetria dei desideri e di Tre piani, un originale viaggio all’interno della costellazione dei desideri, dei sentimenti e degli impulsi da parte di uno scrittore capace di penetrare come pochi nelle pieghe più riposte dell’animo umano. C’è la F di Ferita, dove un piccolo incidente capitato in un supermercato può cambiare il significato di parole grosse come «razzismo» e «antirazzismo»; la G di Guerra, dove una Escape room diventa pretesto, per un ex pilota, di rievocare il passato; c’è la I di Italo Calvino, in cui una passeggiata per le vie di Rondovia, una città progettata perché nessuno dei suoi abitanti si trovi a incontrare per strada un amore del passato, dà la sensazione di averla già conosciuta attraverso le pagine delle Città invisibili. Storie, dalla A alla Z, attraversate dalla «perturbante fragilità» e, insieme, dalle «ambizioni vanagloriose» (Alessandro Piperno) dei personaggi di Nevo al cospetto della forza dirompente dell’amore e del desiderio.
12,50 11,88

La sconfitta dell'Occidente

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2019
pagine: 221
Da venti anni l'Occidente perde tutte le guerre, ogni tipo di guerra: guerriglie tradizionali, terroristiche, conflitti per procura o combattuti direttamente, guerre microscopiche e guerre grandi. Sconfitto da armate di fanatici in ciabatte ed eserciti con gli scarponi, l'Occidente mostra di essere del tutto incapace di affrontare il nuovo tipo di violenza organizzata del XXI secolo, in cui la distinzione tra guerra, crimine organizzato e violazione dei diritti umani si è diluita e spenta. Il risultato è che le certezze su cui gli Stati occidentali si fondano — la democrazia dei diritti, la società liberale, la globalizzazione — si sono ristrette, sgretolate, erodendo non soltanto le basi delle nostre società, ma la carta stessa del mondo. Dal Nord Africa all'Africa Nera, dalla Tunisia alla Nigeria musulmana, dalla Siria all'Iraq all'Afghanistan, i luoghi dove fino a qualche anno fa un occidentale poteva muoversi, visitare, commerciare senza problemi, sono diventati terre del silenzio e dell'odio. Passando in rassegna i numerosi conflitti che hanno visto soccombere negli ultimi decenni l'Occidente, Domenico Quirico e Laura Secci mostrano, in questo agile libro, il pericolo più grande di questa sconfitta: la sua rimozione nel discorso pubblico. Si preferisce parlare di economia, di moda, di musica, di generi, mentre «l'indifferenza che è una forma della viltà ronza nei cuori come un motore».
13,50 12,83

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.