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Morlacchi: Quaderni della memoria e dell'oblio

Tutte le nostre collane

Carattere degli italiani. Ritratto senza soggetto di Laura Diafani

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2020
pagine: 86
La geografia del Carattere degli italiani disegnata dallo scrittore anarcoide e socialista Giuseppe Raimondi, si manifesta attraverso una serie di brevi scritti ma tuona come un sogno sognato, in cui poeticamente la memoria autobiografica si fonde con le immagini dell’Italia preromana e comunale. Un sogno che gli costò l’espulsione dall’«Italiano», il foglio di indirizzo fascista ideato da Leo Longanesi, sulle cui colonne aveva osato, tra il ’27 e il ’28, saltare a piè pari la Roma dei Cesari e dei Papi. Raimondi, nel dopoguerra, darà segno di voler archiviare anche la narrazione simbolica della nazione imbastita dal Risorgimento, per riattivare il senso e la misura di un paese fatto di distinte comunità.
8,00 7,60

«Io non chredo ai schritti». Diario di prigionia del soldato Attilio Bagnetti, internato militare in Germania (1943-1945)

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2015
pagine: 136
Come avviene per gran parte dei diari e degli scritti autobiografici, soprattutto di autori che non sono intellettuali o scrittori professionisti, anche il diario di Attilio Bagnetti non era stato destinato dall'autore alla pubblicazione. Tornato a casa dalla prigionia, dopo aver usato le pagine e gli spazi rimasti in bianco del quaderno che contiene il diario per annotarvi principalmente alcune spese quotidiane ed elenchi di cose da comperare o da scambiare, Bagnetti ha riposto il manoscritto in un baule della soffitta. In quel baule, infatti, lo ha trovato il figlio di Attilio, Maurizio, molti anni dopo la sua morte. A nessuno dei figli Attilio aveva rivelato di avere scritto un diario; anzi, così ricorda Maurizio, era davvero raro che parlasse della guerra o della prigionia e, le poche volte in cui lo faceva, non amava soffermarsi troppo sui particolari o sulle sue esperienze da prigioniero. Probabilmente, questo è un tratto peculiare del suo carattere, schivo e riservato, oltre che il sintomo, comune a molti Internati, della volontà di dimenticare un periodo traumatico e oscuro della propria esistenza...
10,00 9,50

Lettere dal fronte e dalla prigionia. Il carteggio del soldato Vittorio Sepi con sua moglie (1939-1944)

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2015
pagine: 156
Per ogni soldato al fronte, per ogni prigioniero, la lettera è la cosa più preziosa, desiderata, pretesa. Quando i ritardi della posta impediscono la regolarità dello scambio epistolare, a prevalere sono la delusione, il timore dell'abbandono, non di rado la collera. Non diversamente, nel suo carteggio con la moglie, Vittorio Sepi, soldato e prigioniero nella Seconda Guerra Mondiale, si affida alla scrittura come all'unico antidoto in grado di lenire il trauma del distacco dai propri cari.
11,00 10,45

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