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Mondadori Università: Forma mentis

Tutte le nostre collane

La prova del budino. Il senso comune e la nuova scienza della mente

Libro
anno edizione: 2015
pagine: VIII-136
La scienza sfida continuamente il modo più spontaneo di vedere le cose. Eventi come nascere e morire, tradizionalmente considerati fenomeni naturali a cui siamo semplicemente assoggettati, sembrano oggi in qualche modo a disposizione delle tecnologie scientifiche. Il corpo umano non è più qualcosa che capita di avere, ma un dispositivo artificiale da manipolare. La mente, la coscienza e il linguaggio, il marchio stesso della specialità umana, non sono più misteri, ma fenomeni apprezzati anche nelle macchine e negli altri animali. Tra tutte le imprese scientifiche contemporanee, la nuova scienza della mente è quella che interroga in modo più profondo il senso comune. Essa, infatti, mira direttamente alla natura umana, a ciò che crediamo di essere e al destino che sentiamo di dover compiere. Ecco perché la scienza cognitiva esercita, nella scienza di oggi, la pressione maggiore sul senso comune. Questo libro mostra una via per ricomporre la frattura tra la scienza della mente e la conoscenza di buon senso, mostrando come una parte della conoscenza ordinaria non abbia nulla da temere dalla scienza cognitiva e come, d'altro canto, si possa emendare ragionevolmente l'altra parte per assicurarle un nuovo equilibrio con i mutamenti sociali e scientifici.
11,00 10,45

Manipolare la memoria. Scienza ed etica della rimozione dei ricordi

Libro
anno edizione: 2013
pagine: 336
Procurare a piacimento l'oblio, tanto dolce quanto pericoloso, è uno scenario descritto fin nell'Odissea. I ricordi spiacevoli sono quelli che vorrebbe fare scomparire Macbeth dalla mente delle moglie tormentata dal rimorso. Ma la finzione letteraria sa anche che troppa memoria impedisce letteralmente di vivere. Grazie all'elettronica, oggi siamo in grado di conservare, e di avere a portata di clic, quasi tutte le nostre esperienze. E lo spettro che inquieta la terza età è l'Alzheimer, che letteralmente ci ruba il passato. Eppure, per molti un ricordo doloroso è ciò che avvelena la vita, procura disturbi fisici e psicologici così gravi da impedire le normali attività. Per questo la ricerca scientifica si è impegnata nel tentativo di cancellare realmente alcune tracce dalla nostra mente e dal nostro cervello. Un obiettivo che oggi è più vicino e solleva questioni non solo tecniche. I primi risultati cominciano ad arrivare; negli animali è possibile rimuovere la paura appresa e nuovi scenari si affacciano anche per gli esseri umani. Nell'era in cui tutto può essere memorizzato su supporti digitali, per paradosso diviene concreto l'antico sogno di manipolare quel poco che è scritto nella nostra mente. In questo libro si fa il punto sullo stato delle conoscenze circa la manipolazione dei ricordi; si ricostruisce un dibattito che è già acceso; e si mostra come la nostra cultura sia divisa tra l'aspirazione al nuovo e la volontà di conservare tutto quello che è accaduto.
23,50 22,33

La mente estesa. Dove finisce la mente e comincia il resto del mondo?

Libro
anno edizione: 2012
"Dove finisce la mente e comincia il mondo?" Questa domanda intrigante e un po' enigmatica descrive in una frase l'argomento del libro, individuando una questione sulla quale la filosofia non ha smesso di interrogarsi da Cartesio in poi. La domanda è all'origine di alcune delle più importanti riflessioni sulla natura del pensiero, del ragionamento e della natura umana che sono state proposte recentemente nell'ambito delle scienze cognitive e delle neuroscienze. Se l'Io di Cartesio era idealmente separabile dal suo mondo e "funzionava" secondo logiche proprie, secondo un'idea che corrisponde largamente anche al nostro senso comune, la scienza contemporanea va sempre più rapidamente sfatando molti luoghi comuni, ponendo domande del tutto nuove: la mente va concepita come uno spazio interno di elaborazione dell'informazione e rappresentazione del mondo, oppure dobbiamo immaginarla come immersa nel mondo fisico e sociale? Il pensiero umano è vincolato dalle proprietà biologiche del cervello, o in qualche misura può trascenderle? La tecnologia trasforma la nostra mente? Dobbiamo concepirci come "uomini neuronali", oppure noi esseri umani siamo "nati cyborg"? Il volume affronta queste tematiche da un punto di vista filosofico, nel quale la tradizionale riflessione sulla natura umana, sui rapporti tra natura e cultura e tra "materia" e "spirito", si intreccia all'attenzione per la più recente indagine scientifica su pensiero, razionalità, azione.
22,10 21,00

Etica e neuroscienze. Stati vegetativi, coscienza di sé e identità personale

Libro
anno edizione: 2012
Questo libro affronta tre grandi questioni che nascono dagli sviluppi delle neuroscienze e che pongono a noi tutti fondamentali domande di tipo filosofico, morale e giuridico. La prima riguarda gli stati vegetativi, il cui caso emblematico è rappresentato da Eluana Englaro; la seconda le malattie neurodegenerative e i problemi che ne derivano, legati all'identità personale e alla percezione di sé, ma anche alle possibilità di cura tramite le cellule staminali; la terza affronta i problemi più specificamente filosofici legati all'idea, oggi largamente rimessa in discussione, che noi siamo il nostro cervello e ai problemi etici e giuridici che si pongono nel momento in cui la nostra identità e autonomia personale vengono meno. Si può davvero parlare nel caso degli stati vegetativi (SVP) di una totale assenza di coscienza e di attività elettrica a livello corticale? Gli studi degli ultimi anni sembrano dimostrare il contrario e come la situazione sia molto più complessa, al punto che è stata introdotta una nuova categoria diagnostica, quella del "minimally conscious state" (MCS). Ciò determina naturalmente delle conseguenze sia in rapporto a ciò che riteniamo moralmente o giuridicamente appropriato fare rispetto a questi pazienti, sia in rapporto alla definizione di morte, al punto di mettere in discussione la stessa diagnosi di morte cerebrale
16,00 15,20

Persone, menti, cervelli. Storia, metodi e modelli delle scienze della mente

Libro
anno edizione: 2012
Come arriviamo a conoscere? In che modo le tecnologie della conoscenza modificano la nostra mente? Come arriviamo a formulare giudizi e a prendere decisioni? Come funziona il linguaggio? E quali sono i suoi rapporti con il pensiero? Come comprendiamo gli altri? Come si fissano e come si richiamano i ricordi? Esiste l'io, o è soltanto un'illusione? Siamo veramente liberi nelle nostre azioni, o soltanto sogniamo di esserlo? A queste domande, che la filosofia si pone da sempre, le scienze cognitive e le neuroscienze danno oggi risposte inedite e sempre più articolate. Oggi cominciamo a comprendere le basi neurali del ragionamento, della coscienza, delle emozioni e il loro rapporto con la genesi del mondo sociale e spirituale. Si sono ormai poste le basi per una nuova visione dell'essere umano nelle sue articolazioni cognitive, emotive e comportamentali. La collana, coniugando filosofia, scienze cognitive e neuroscienze, vuole rendere disponibili agli studenti, agli studiosi e al pubblico interessato a questi temi i risultati di questi studi, affrontando i vari temi in questione in volumi che fanno il punto sullo stato più avanzato della ricerca.
22,10 21,00

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