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Mimesis: Macula

Tutte le nostre collane

18,00 17,10

22,00 20,90

Fuori dell'anima. Ignazio di Loyola e l'immaginazione

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 256
Il testo e la pratica degli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola sono stati spesso considerati esclusivo appannaggio del sapere teologico, e non sempre le letture tradizionali hanno restituito il complesso ordine teorico che li sostiene. Attraverso un'analisi del testo e della sua articolazione retorica, lo studio prova a delineare la novità del "gesto" ignaziano all'interno della storia della spiritualità occidentale, rilevando al contempo i debiti e gli scarti di Ignazio rispetto alla tradizione ascetica medievale e moderna. Un "gesto" e uno scarto che hanno indelebilmente segnato la storia in virtù della centralità conferita all'immaginazione, al desiderio del soggetto e all'urgenza esistenziale di una decisione che prova a inseguire la "divina volontà" e ad accordarsi con essa. Teatro di parole e azioni, specchio di un'epoca inquieta e attraversata da movimenti tellurici in ogni suo ambito, gli Esercizi spirituali continuano a trasportare domande che li oltrepassano e arrivano direttamente nel nostro tempo.
18,00 17,10

Dibattiti e scontri. Per un nuovo orizzonte della politica

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 160
Uscito finora solo in lingua spagnola, "Dibattiti e scontri" rappresenta il confronto di Ernesto Laclau con alcuni punti di riferimento della filosofia contemporanea sulle questioni politiche legate all’ideologia neoliberista, oggi dominante. Quali iniziative - pratiche e teoriche - ha ancora senso pensare e realizzare nell'epoca attuale? Laclau si propone di rispondere a questa domanda leggendo criticamente il pensiero di cinque “mostri sacri” come Žižek, Badiou, Agamben, Hardt e Negri.
15,00 14,25

Popoli in lacrime, popoli in armi. L'occhio della storia. Volume Vol. 6

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 462
Un uomo è morto in maniera violenta e ingiusta, delle donne lo piangono e si lamentano. Ben presto un intero popolo sarà in lacrime e queste lacrime si convertiranno in rivolta collettiva, in presa alle armi. La scena de La Corazzata Potëmkin di Ejzenštejn offre a Didi-Huberman l'occasione di discutere l'espressione del pathos in immagini e la forza trasformativa delle lacrime, il loro potere di sollevare un intero popolo. È possibile che un'emozione sopravviva nell'immagine? Può il pathos diventare praxis? Da qui l'ultima grande questione: una dialettica del sensibile è in grado di rendere visibili le emozioni di popoli che vivono al margine, dandone quindi figurazione? Attraverso il montaggio, nelle sue diverse modalità tecniche, le emozioni stratificate nelle immagini assumono la forma di costellazioni estetiche dove la storia si arresta per rendere leggibili i popoli.
25,00 23,75

A metà senza fine. In militante malinconia per Jacques Derrida

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 224
Il libro è una raccolta di saggi pubblicati da Bennington dopo la morte del maestro e amico Jacques Derrida. In ognuno di essi la morte del filosofo diventa l’occasione per riflettere in modo chiaro, agile ed elegante sul lascito dell’opera di Derrida. In particolare Bennington riprende la nozione chiave di “différance”, da un lato per liberarla da certi equivoci interpretativi (Nancy), dall’altro per mostrarne la portata decisiva nell’elaborazione derridiana di temi quali la vita, la morte, la sopravvivenza, l’auto-immunità, le pulsioni di morte l’elaborazione del lutto, riportando così in primo piano il rapporto decisivo tra decostruzione e psicanalisi. Bennington permette di comprendere come l’affermazione della vita – nozione passata al vaglio della decostruzione nella sua semplice esteriorità e opposizione alla morte – costituisca il lascito maggiore dell’opera derridiana, smentendo così quelle interpretazioni correnti secondo le quali il limite della filosofia di Derrida starebbe proprio nel valore fondante attribuito alla morte.
20,00 19,00

Quando le immagini prendono posizione. L'occhio della storia. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 289
A partire dall’analisi delle opere "L’Abicì della guerra" e "Diario di lavoro", Georges Didi-Huberman approfondisce le dinamiche, le idee e le disposizioni formali della riflessione di Bertolt Brecht sulla guerra. Un percorso che, passando in rassegna i documenti visuali e i reportage fotografici raccolti da Brecht sulla seconda guerra mondiale, attraversa alcuni motivi cruciali per il pensiero del drammaturgo tedesco, come il concetto di esilio e quelli di rilettura e di costruzione della storia attraverso il montaggio delle immagini. Obiettivo dell’opera è quello di individuare nei montaggi brechtiani un momento fondamentale della cultura europea del Novecento e un modello di intersezione tra l’esigenza dell’interpretazione della storia, la sfida del politico e lo spazio estetico. Didi-Huberman si sofferma con particolare attenzione sull’esperienza brechtiana della “messa in scena” quale processo conoscitivo in cui gli elementi del montaggio – come “le riproduzioni delle opere d’arte, le fotografie della guerra nei cieli, i ritagli di giornale, i volti di chi gli stava vicino, gli schemi scientifici, i cadaveri dei soldati sui campi di battaglia, i ritratti dei dirigenti politici, statistiche, le città in rovina, nature morte, paesaggi e le opere d’arte rese oggetto di vandalismo dalla violenza militare” – intrattengono fra loro un rapporto vivo e dialettico, che non li irrigidisce nelle strette maglie della presa di partito, ma li colloca piuttosto sul versante critico del sapere e del vedere che ogni presa di posizione necessariamente comporta.
22,00 20,90

L'interno e il mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 170
Il volume presenta la traduzione di un manoscritto che risale agli anni Quaranta del Novecento. Queste pagine appartenevano a un progetto più grande, rimasto incompiuto, attraverso il quale Patocka cercava di elaborare una filosofia dell’uomo e dell’interno in senso trascendentale. L’obiettivo critico del testo è il biologismo scientifico del tempo. Da un lato vi si possono riconoscere motivi derivanti dall’idealismo tedesco, dall’altro emerge un approccio fenomenologico nuovo. Esso, quindi, riflette i primi tentativi del filosofo ceco di riformulare in maniera originale il rapporto tra la soggettività e il mondo. Questo progetto mirava a sviluppare una teoria fenomenologica della soggettività che avrebbe dovuto precedere un’interpretazione filosofica della vita organica non-umana, e muoversi in direzione di una filosofia della vitalità. Con il concetto di interno, a cui lavora nei manoscritti degli anni 1939-1945, Patocka intendeva sostituire il concetto di soggetto, rinunciando da un lato alla soggettività trascendentale husserliana, e dall’altro lato al Dasein heideggeriano.
18,00 17,10

Tra le mani la carne. Maurice Merleau-Ponty

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 228
“Toccare è toccarsi”, afferma Merleau-Ponty in una nota a "Il visibile e l’invisibile", configurando la struttura auto-affettiva del puro sentirsi. Il testo ripercorre geneticamente i rimandi al tatto presenti nell’opera di Merleau-Ponty e rintraccia in quest’ultima il continuo ricorso all’esperienza del reciproco toccarsi delle mani come metafora e matrice della relazione chiasmatica tra il sensibile e il senziente. La metafora auto-tattile che orienta tale fenomenologia si discosta dal modello husserliano che l’ha originata e procede verso un’ontologia della carne come dimensione originariamente confusionale. Indagando l’indistinzione carnale e gli snodi problematici del discorso merleaupontiano, questo testo rileva la spettralità irriducibile che travaglia la pura auto-affezione e disarticola la supposta simmetria tra le mani.
20,00 19,00

La cartolina. Da Socrate a Freud e al di là

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 472
"Leggevi una lettera d'amore un po' rétro, l'ultima della storia. Ma non l'hai ancora ricevuta. Sì, per mancanza o per eccesso di indirizzo, acconsente a cadere nelle mani di chiunque: una cartolina, una lettera aperta in cui il segreto appare ma indecifrabile. Puoi tenerla o farla passare, per esempio, per un messaggio di Socrate a Freud. Cosa vuole dirti una cartolina? A quali condizioni è possibile? La sua destinazione ti attraversa, tu non sai più chi sei. Nel momento stesso in cui dal suo indirizzo ti interpella, unicamente te, invece di rintracciarti ti divide o ti scarta, qualche volta ti ignora. E tu ami e non ami, fa di te quello che vuoi, ti prende, ti lascia, ti dona. Dall'altro lato della cartolina, guarda, ti è rivolta una frase, S e p, Socrate e plato. Il primo, per una volta, sembra scrivere e anche con l'altra mano cancellare. Ma Platone, con il dito teso alle sue spalle, che fa? Mentre ti industri a rivoltarla in tutte le direzioni, è l'immagine che ti mette sottosopra come una lettera, ti decifra anticipatamente, preoccupa lo spazio, ti fornisce parole e gesti, tutti i corpi che credi di inventare per accerchiarla. Ti trovi, tu, sulla sua traiettoria. Il supporto spesso della carta, un libro pesante e leggero, è anche lo spettro di questa scena, l'analisi tra Socrate e Platone, nel programma di qualcun altro. Al pari del cartomante, un "fortune-telling book" veglia e specula su quanto-deve-succedere, su cosa può voler dire accadere, dover accadere, lasciare o far accadere, destinare, indirizzare, inviare, lasciare in legato, ereditare, ecc., se questo significa ancora, tra qui e lì, il vicino e il lontano, da und fort, l'uno o l'altro. Inquadri l'argomento del libro: tra le poste e il movimento analitico, il principio di piacere e la storia delle telecomunicazioni, la cartolina e la lettera rubata, in breve il transfert da Socrate a Freud e al di là. Questa satira di letteratura epistolare doveva essere farcita: di indirizzi, di codici postali, di missive criptate, di lettere anonime, il tutto affidato a tanti modi, generi e toni. Vi abuso anche di date, firme, titoli o riferimenti, perfino della lingua." (J.D.)
26,00 24,70

Il soggetto dif-ferente. Peripezie della responsabilità

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 86
Nell'odierno contesto sociale e culturale la responsabilità non può non apparire come un fenomeno abitato da un'intrinseca paradossalità. Essa è di certo una dimensione ineludibile, un'esperienza talmente profonda da determinare l'identità del soggetto. In questa prospettiva la responsabilità individua il proprio dell'essere umano. Come è possibile parlare tuttavia di proprietà se il soggetto si costituisce nell'esperienza stessa del suo essere responsabile, nella quale inoltre emerge il primato dell'altro, di ciò che non è né prevedibile né controllabile, vale a dire del non-proprio? Tale paradosso può essere teoreticamente ed eticamente produttivo solo se si approfondisce la fenomenologia della responsabilità in direzione di una dimensione più originaria, quella della responsività, la quale rivela il volto nascosto di un soggetto differente, generato cioè dall'attualizzazione della differenza tra sé e sé.
11,00 10,45

Lo spazio e la sua problematica

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 94
Radicato nel movimento della vita, lo spazio costruito (ordinatum) lascia posto al costruire dello spazio ordinans, spazio in azione, avvenimento di incontri, dramma nel quale gli esseri si avvicinano e tendono al noi per creare il loro io, il loro essere presso di sé. Il dibattito fenomenologico di cui Patocka è stato uno dei più felici protagonisti, ridefinisce allora tutti i termini della spazialità: centro, periferia, orientamento, casa, interno, esterno ritrovano nella vita vissuta la sorgente dinamica del loro costituirsi e inaugurano percorsi del pensiero ancora e sempre in attesa di essere attraversati.
10,00 9,50

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