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Mimesis: Jaspersiana

Tutte le nostre collane

La logica filosofica di Karl Jaspers. Analisi del problema logico nel «Nachlass» jaspersiano

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 178
Il progetto della Logica filosofica di Karl Jaspers, com'esso si delinea nella prima parte, Della verità, pubblicata nel 1947, e nei tre volumi della seconda parte, la Dottrina delle categorie, la Dottrina del metodo e la Dottrina della scienza, pubblicati postumi nel 1991 nel Nachlaß zur philosophischen Logik, ha una gestazione graduale, corrispondente al periodo dell'intera produzione scientifica e filosofica jaspersiana. Da qui la difficoltà di delineare i suoi principali risvolti filosofico-teoretici. Secondo le indicazioni dello stesso Jaspers, tale progetto restituisce le principali considerazioni logiche e metodologiche che egli delinea nell'arco di tutta una vita, dagli scritti scientifici giovanili fino alle opere filosofiche più mature, volte alla delineazione di una filosofia mondiale. Il presente volume si propone di analizzare il tema della logica filosofica di Karl Jaspers, con particolare riferimento alla sua configurazione nei primi due volumi del Nachlass.
16,00 15,20

Il nucleare. Una questione scientifica e filosofica dal 1945 a oggi-Nuclear power. A scientific and philosophical issue from 1945 to today

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 314
"Dopo" i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki del 1945, in cui l'utilizzo della bomba a fissione nucleare fu intenzionalmente distruttivo, il panorama storico, politico, sociale e culturale è radicalmente, ovvero epocalmente, cambiato. Ma un filo rosso lega il dopoguerra all'oggi: una matrice comune di inquietudine e un simile asse interrogativo sembrano rinascere. Che cosa si deve pensare della catastrofe nucleare "dopo" Hiroshima e Nagasaki? Che cosa resta di quella che dai contemporanei fu definita un'"apocalissi"? Inoltre, che dire dell'utilizzo civile del nucleare? Cosa rimane di Chernobyl e del "dopo" Chernobyl, di quell'incidente del 1986 che oramai è quasi solo un ricordo sinistro? Come comprendere il disastro di Fukushima del 2011, ancora più problematico perché sviluppatosi in una centrale nucleare ma generato da due catastrofi naturali, un terremoto e uno tsunami? Tali nomi e luoghi, legati in modo esplicito o implicito al "nucleare", sono da intendersi come dei momenti storici essenziali in cui i confini tra uomo e natura, tra natura e tecnica, tra ricerca e responsabilità, sono messi a nudo e di fronte ai quali gli uomini, e gli intellettuali in primis, sono chiamati a ripensare radicalmente, differentemente, i loro contenuti e confini. Questo è dunque l'obiettivo del libro qui presentato: tentare di dare "intelligibilità" a quella materia incandescente, così come alle incongruenze, alle aporie e perfino ai limiti delle catastrofi stigmatizzate, direttamente o indirettamente, dal "nucleare".
24,00 22,80

Processo all'autore. Karl Jaspers a cinquant'anni dalla morte

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 184
La pratica del processo non è nuova in filosofia. Da Socrate a Galileo, molti illustri pensatori sono stati sottoposti al giudizio del potere. Se nella modernità i processi ai filosofi si sono diradati fino a scomparire, è anche perché la filosofia è stata integrata come pratica innocua di sapere. Ma il metodo del processo non è forse una variante formalizzata della pratica del dialogo? Innocuo è il “processo a Karl Jaspers”: esso muove dal tentativo non di cogliere in fallo il filosofo ma di valorizzarne i punti di originalità. Solo che vuole farlo come si conviene alla filosofia: in modo critico, libero da pregiudizi, e ponendo in relazione punti di vista non coincidenti. Tre nuclei tematici, sei studiosi, le ragioni del “pro” e del “contro”, i punti di forza e quelli di percepita debolezza: un’occasione di riflessione e confronto non meramente espositiva ma capace di entrare in modo dinamico nel vivo dei problemi teorici e storici. Ne risulta un ritratto in chiaro-scuro della capacità di Karl Jaspers di continuare a far pensare sugli intrecci di medicina, filosofia e politica.
16,00 15,20

Un filosofo tra i filosofi. Karl Jaspers e il pensiero occidentale

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 275
Questa raccolta di saggi, scritti da Karl Jaspers negli anni fra il 1947 e il 1955 e per la prima volta tradotti in italiano dalla cura, dalla competenza e dalla passione di giovani studiosi, è volta ad approfondire l'intrigante tematica relativa al rapporto fra la filosofia e la sua storia e può rappresentare una risposta al valore costruttivo della tradizione occidentale, che sembra ormai offuscarsi. Compaiono qui saggi più teorici, legati alla problematizzazione dell'idea di "storia mondiale della filosofia" e altri più di carattere storiografico, dedicati a Senofane, Cusano, Goethe, Kant e Kierkegaard, tratti dai due volumi jaspersiani:" Weltgeschichte der Philosophie. Einleitung. Aus dem Nachlass hrsg. von Hans Sanex, Munchen 2013 e Aneignung und Polemik. Gesammelte Reden und Aufsàtze zur Geschichte der Philosophie, Munchen 1968."
26,00 24,70

Humanitas mundi. Scritti su Karl Jaspers

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 98
"Come tornare a casa": questo provava Hannah Arendt ogni volta che, in occasione dei suoi ritorni in Europa, faceva visita a Karl Jaspers a Basilea. Prima un legame di discepolato, poi un sodalizio intellettuale, infine una profonda amicizia: ecco le tappe di un irripetibile confronto umano e spirituale durato più di quarant'anni e qualche volta messo alla prova da aspre polemiche, come quelle sulla "essenza tedesca" negli anni trenta e sulla "questione della colpa" negli anni quaranta. Espressione di questa singolare amicizia filosofica tra un uomo e una donna, prima ancora che tra due grandi personalità del pensiero del Novecento, sono i tre contributi arendtiani dedicati a Jaspers qui presentati per la prima volta al pubblico italiano: lo "Jaspers cittadino del mondo?" (1957) che propone una lettura della storia universale jaspersiana in chiave cosmopolitica; "Il futuro della Germania" (1967), in cui la Arendt, sulla scia di Jaspers, denuncia i rischi della democrazia tedesca post-bellica; infine "Jaspers a ottantacinque anni" (1968), un toccante ritratto del filosofo un anno prima della morte, da cui emergono due vibranti testimonianze arendtiane sulle esemplari virtù della "fedeltà" e della "gratitudine".
12,00 11,40

Verità e umanità. Discorsi per il conferimento del premio per la pace dei librai tedeschi 1958

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 76
Il 28 settembre 1958 Karl Jaspers viene insignito del Premio per la pace dei Librai tedeschi. A pronunciare il suo pubblico encomio è Hannah Arendt. Nel discorso di accettazione Jaspers, ispirandosi agli scritti politici di Kant, delinea, nel contesto della Guerra fredda e della minaccia atomica, un progetto per la pace di cui la libertà è condizione di partenza. Al contempo, individuando nella menzogna in politica il più grande pericolo per la Germania del dopoguerra, egli indica nell'esperienza della verità il fondamento di una rinnovata vita pubblica. Per Hannah Arendt la laudatio è lo spunto per riflettere sul modo con cui il discorso espone il chi di ciascuno alla sfera pubblica, sottolineando così la rilevanza del pensiero come lucida resistenza all'inumano. Additando Jaspers ad esempio, Arendt allude ad un modo attivo di essere presenti al proprio tempo, rischiando di agire pubblicamente e assieme rischiarando quell'elemento personale sfuggente eppure manifesto che è l'humanitas.
7,00 6,65

Con gli occhi di uno straniero. Saggi su Jaspers e altri scritti con tre inediti di Karl Jaspers

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 244
"Ho lasciato questo paese sei anni fa perché qui non avevo prospettive. Ero soltanto uno dei migliaia: precariato accademico, generazione Erasmus. Intere leve che in Italia semplicemente non servivano. Giovani ben preparati, persone intraprendenti, che volentieri sarebbero restate in patria, dove qualcosa avrebbero costruito - se solo fosse stata data loro la possibilità. Ma non era possibile, così emigrammo, mantenendoci con piccoli lavori e studiando duramente. Piccoli e grandi riconoscimenti, in Italia impensabili, non ci mancano. Ciò ci ha giovato. Eppure resta il bisogno di agire nel luogo al quale si appartiene. Persino gli scienziati o i manager che lavorano a livello internazionale lo desiderano. Per gli umanisti e gli artisti poi, che si nutrono del rapporto con la propria lingua e cultura, questo diventa una necessità vitale. Può anche essere che questo paese stia morendo. Ma è come una malattia mortale: fintanto che si è in vita, fintanto che si ha la forza, si continua a combattere. Nessuno accetta così semplicemente la propria morte." (G. B.)
22,00 20,90

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