Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Vito Bianchi

Biografia e opere di Vito Bianchi

Martina Franca

Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2019
pagine: 140
Quasi allo snodo fra le province di Taranto (cui appartiene), Brindisi e Bari, il Comune di Martina Franca sorge alle pendici meridionali della Murgia e riunisce una popolazione di circa cinquantamila abitanti. Il nome della città appare piuttosto eloquente: “Martina” deriva infatti dal santo patrono francese, Martino di Tours, mentre “Franca” equivale a “zona di franchigie”. Similmente a Cisternino, a Ostuni o a Locorotondo, Martina Franca sarebbe forse stata un’altra delle “città bianche” della Valle d’Itria, se l’onda del Barocco non l’avesse investita. Il suo centro storico appare carico di suggestioni impresse per ogni dove dall’arte barocca e rococò, ne sono pregne le sfolgoranti costruzioni pubbliche o le dimore signorili, e anche i portalini delle residenze meno prestigiose, come pure i balconcini fioriti nel ferro battuto e nelle volute litiche. Oltre la città, anche la campagna di Martina Franca è un ricco patrimonio da scoprire, patrimonio di natura e storia perfettamente coniugate tra loro, in cui trovano un habitat ideale tanto gli animali d’allevamento quanto le varie specie faunistiche tipiche di quel particolarissimo distretto “Murgia dei Trulli”.
10,00 9,50

L'atlante parigino. Fortificazioni del Cinquecento alle frontiere della cristianità

Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2018
pagine: 140
“... Per i viceregni spagnoli di Napoli e di Sicilia, strettamente connessi sul piano politico, economico e strategico con il possesso di Tunisi, erano anni di fermento. L’Italia meridionale e la Goletta vedevano intrecciati i loro destini in quanto estremi baluardi nella resistenza contro le folate turco-barbaresche. Tanto le fortificazioni italiche quanto quelle tunisine erano funzionali, evidentemente, a una medesima strategia di puro contenimento della pressione ottomana, coltivata a Madrid lungi da una politica aggressiva nei confronti della Sublime Porta (visti gli interessi spagnoli per il Mediterraneo occidentale e le nuove rotte transatlantiche). In questa logica, controllare l’avanzata della Mezzaluna in Occidente significava, innanzitutto, fortificare e tenere in efficienza le difese di città e coste… Gradualmente, il paesaggio litoraneo dovette mutare. Le conseguenze – dirette o indirette, comunque concretamente percepibili – della minaccia ottomana produssero fortezze cittadine alternate a decine di torri marittime… Il rosario di torrioni si amalgamava con roccaforti che occupavano spuntoni rocciosi allungati fra i flutti. Durante la seconda metà del XVI secolo, nel viceregno di Napoli, in Sicilia, a Malta e nei presidi maghrebini si delineava in tal modo un fronte terracqueo militarizzato, lungo il quale venivano strategicamente ad essere incastonate le piazzeforti di Pescara, Vieste, Manfredonia, Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Bari, Mola, Polignano a Mare, Monopoli, Brindisi, Otranto, Gallipoli, Taranto e la Goletta: proprio quelle che sono compendiate nell’Atlante Parigino…”. Con un contributo di Gregorio Angelini e Giuseppe Carlone.
100,00 95,00

Bari, la Puglia e la Francia

Libro: Libro rilegato
editore: Adda
anno edizione: 2015
pagine: 252
L'attenzione è stata rivolta all'approfondimento degli antichi legami fra Bari, la Puglia e la Francia: sin dall'età tardo-antica e per tutto il Medioevo, sulla via Francigena la Capitanata, la Terra di Bari e la Terra d'Otranto vennero battute da nugoli di pellegrini francesi in viaggio da o per la Terra Santa, che nel muoversi rendevano omaggio ai santuari di San Michele Arcangelo sul Gargano e di San Nicola a Bari. Le contrade pugliesi richiamarono Normanni e Angioini, che contribuirono all'innesto di nuovi modelli insediativi e politici d'Oltralpe, e l'età delle crociate portò sul suolo pugliese gli insediamenti dei Templari, membri di un ordine monastico-cavalleresco di tradizione francese. In epoca moderna, pressoché in contemporanea si intensificò l'uso dei trulli pugliesi e dei loro corrispondenti francesi, i bories di Provenza. I viaggiatori transalpini del Sei, Sette e Ottocento continuarono a ricondurre in patria suggestioni scritte e disegnate. Col XX secolo, infine, molti Pugliesi identificheranno nella Francia la salvezza: salvezza dalle persecuzioni del fascismo, salvezza dalla miseria e dalla fame nel Secondo Dopoguerra. Per tanti emigranti, a lungo andare, la Puglia e la Francia non potranno più essere concepite se non assieme. Come se Bari e Parigi, alla fine, fossero pure un po' sorelle.
35,00 33,25

Bari, la Puglia e l'Islam

Libro: Libro in brossura
editore: Adda
anno edizione: 2014
pagine: 234
35,00 33,25

Bari, la Puglia e Venezia

Libro
editore: Adda
anno edizione: 2013
pagine: 332
50,00 47,50

Puglia. Le masserie

Libro
editore: Adda
anno edizione: 2011
pagine: 180
10,00 9,50

Dracula. Una storia vera

Dracula. Una storia vera

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 265
Scordatevi "il bel Danubio blu": il fiume di questa quattrocentesca e balcanica vicenda è rosso di sangue. Ungheresi, romeni, serbi, albanesi, greci sono in lotta senza quartiere contro i turchi,'flagello della Cristianità", ma anche tra di loro. Su tutti, per spietatezza e intransigenza, spicca il voivoda Vlad ili, della stirpe dei Dra-culesti, detto l'Impalatore, le cui gesta - compiute sovente ed espressamente "nel nome della Croce", in aderenza agli appelli crociatistici di papa Pio il contro il sultano Maometto il Conquistatore - destano orrore o entusiasmo a seconda delle occasioni e delle convenienze politiche. È lui il vero Dracula. La sua cattiva fama, costruita a tavolino dai detrattori, si era diffusa per l'Europa mentre Vlad era ancora in vita, grazie a una vera e propria "diffamazione a mezzo stampa"; ma Dracula sarà trasformato in vampiro solo nel 1897 a opera di un inquieto e annoiato burocrate irlandese (Bram Stoker). Da allora, libri, cinema, tv, fumetti, videogiochi si sono impadroniti di questa immortale personificazione del Male (Dracula è stato persino testimonial di una campagna per promuovere le donazioni di sangue). Ma in qualsiasi scenario scarlatto ricompaia,Vlad l'Impalatore resta il simbolo delle più incontrollabili "contorsioni" dell'animo umano.
19,00

Ostuni

Libro
editore: Adda
anno edizione: 2010
pagine: 128
8,00 7,60

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.