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Libri di Venera Ardita

Biografia e opere di Venera Ardita

Metro.grafie. Il progetto della circumetnea

Libro
anno edizione: 2012
pagine: 153
Il volume analizza il progetto della Metropolitana di Catania che sta trasformando il tracciato ferroviario della Circumetnea in linea ipogea, con alcune sperimentazioni progettuali e con uno sguardo alle esperienze nazionali ed europee. Il progetto della metropolitana è "occasione strategica" per fare città, per esaminare le caratteristiche dell'area metropolitana in cui essa insiste, senza dimenticare che l'architettura si interroga sempre rispetto agli elementi che la compongono, alle finalità che persegue, ai vincoli che la condizionano, agli strumenti con cui essa agisce nei luoghi e negli spazi e che la progettazione resta un momento sinergico in cui ogni progettista registra a modo proprio l'innovazione e la trasformazione. Il volume contiene i risultati raggiunti attraverso la ricerca nel campo delle infrastrutture ipogee e indaga le modalità con cui rafforzare l'immagine dei luoghi della mobilità, con cui ridisegnare lo spazio pubblico come luogo di identità e socializzazione, integrare aree naturalistiche con il paesaggio urbano, garantire la funzione di interscambio modale, ricucire i tessuti urbani e ridisegnare morfologie e nuovi legami con la topografia dei luoghi.
29,00 27,55

Architettura e paesaggi infrastrutturali

Libro
anno edizione: 2011
pagine: 150
L'opera nasce da un'osservazione critica dei fenomeni urbani contemporanei e riflette sulle potenzialità legate all'architettura degli spazi della mobilità. Il testo contiene materiali di ricerca e riflessioni critiche, esplora significativi apporti teorici disciplinari sul progetto urbano e ricalibra l'approccio percettivo rivedendo in chiave contemporanea i contributi di Kevin Lynch e di altri studiosi come Gordon Cullen e Robert Venturi. In una "nuova strategia dello sguardo" sono incluse la fotografia e la cinematografia, viste come possibile strumento di analisi critica dello spazio. L'infrastruttura è prefigurata come manufatto architettonicamente definito, non più elemento monofunzionale, ma come parte del palinsesto in cui si iscrive, essa concorre a strutturare il paesaggio urbano e contribuisce ad un suo mutamento qualitativo. Le aree intercluse prodotte dalla strada costituiscono i "topoi" della ricerca, si tratta di spazi più o meno vuoti, di grandi e piccole dimensioni, che proliferano nel paesaggio urbano contribuendo il più delle volte ad alimentarne il degrado. Essi costituiscono il negativo della città costruita, sono luoghi dell'anonimia, spazi di latenza in cui coesistono nel contempo diverse velocità di fruizione. Il testo ne indaga le potenzialità ridefinendoli "territori urbani fertili", nuovi luoghi per la città contemporanea, esplicando modalità di trasformazione architettonica.
19,00 18,05

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