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Libri di Tito Boeri

Biografia e opere di Jan Van Ours

Permacrisi. Un piano per riparare un mondo a pezzi

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 298
Tre fra i pensatori più stimati ed esperti del nostro tempo, tra loro amici, riscontravano che i loro Zoom «pandemici» mettevano a fuoco sempre più spesso una cascata di crisi: crescita stentata, inflazione in aumento, risposte politiche inadeguate, crescente emergenza climatica, peggioramento delle disuguaglianze, un'impennata dei nazionalismi e il declino della cooperazione globale. Condividevano le loro paure e frustrazioni e dal confronto si rendevano conto che, se è vero che gli errori del passato hanno portato il mondo su una strada accidentata, è anche vero che può esistere un percorso migliore, diretto verso un futuro più luminoso. Prendendo spunto dalle loro diverse prospettive, hanno cercato un obiettivo comune: soluzioni realizzabili capaci di sanare il nostro mondo in frantumi. Questo libro è il risultato di tali riflessioni. Al centro della permacrisi odierna ci sono approcci non adeguati alla crescita, alla gestione economica e alla governance: approcci difettosi, ma non irrecuperabili. "Permacrisi" non è solo una spiegazione del dove abbiamo sbagliato, ma un piano provocatorio e stimolante per cambiare il mondo, prevenire le crisi e gestire meglio il futuro, a beneficio di molti e non di pochi. Più a lungo un problema persiste, più va peggiorando; questo è quanto accade in una permacrisi, perciò occorre agire subito. Prefazione di Tito Boeri.
29,50 28,03

PNRR. La grande abbuffata

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2023
pagine: 208
A differenza di quasi tutti i paesi europei, l’Italia ha chiesto il massimo delle somme del programma NextGenerationEU. Per 6,5 euro su 10 si tratta di prestiti. Benché concessi a tassi agevolati, andranno restituiti. La scommessa su cui si regge questa scelta è che il Pnrr aumenterà per sempre il tasso di crescita dell’economia italiana. È una scommessa condivisa da tre governi: il governo Conte II ha chiesto il massimo dei fondi senza sapere bene come spenderli; il governo Draghi, pur avendo la possibilità e il capitale politico per frenare il treno in corsa, ha rinunciato a prendere atto della realtà; il governo Meloni ha fatto alcuni aggiustamenti necessari, ma ha anche ridotto la spesa più importante, quella sull’emarginazione sociale, e ha rimosso gli obiettivi di contrasto all’evasione. Tutti i governi hanno sbandierato stime iperboliche degli effetti positivi del Pnrr, senza alcun fondamento nella realtà. Nessun governo si è posto il problema di come finanziare la gestione futura degli investimenti. Oggi sappiamo che il Pnrr è in forte ritardo, ma questo non è il problema principale. Il Pnrr ha un vizio d’origine: troppi soldi, troppa pressione per spenderli a prescindere, troppo poco tempo per spenderli bene. Stanzia cifre assurdamente alte su spese inutili o deleterie ma “facili” come il Superbonus o “alla moda” come il digitale nelle scuole primarie mentre trascura spese necessarie per la nostra società, a partire da quelle per offrire opportunità ai giovani delle periferie urbane. Quasi tutte le maggiori riforme “epocali”, da cui secondo i governi dipendeva il successo del Piano, sono ferme al palo, e molte sono state abbandonate prima di partire. Cosa si può fare a questo punto? Prendere atto della realtà anziché nascondersi dietro a un dito: rivedere i piani rendendoli più realistici, e forse anche riflettere sull’opportunità di rinunciare a parte dei fondi presi a prestito. Questo non vuol dire rinunciare a essere ambiziosi, solo rinunciare a essere superficiali. Il Pnrr si basa su una grande scommessa: prendere a prestito soldi che si sarà in grado di spendere bene e rilanciare così l’economia. Ma un grave vizio d’origine l’ha resa più simile a una grande abbuffata: prendere più soldi possibile, poi si vedrà. Ora che i conti non tornano, che fare? “Nessuna retorica e nessun fiume di parole può trasformare un’idea confusa o non realistica in un buon investimento.”
18,00 17,10

Ci pensiamo noi. Dieci proposte per far spazio ai giovani in Italia

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: XIII-177
Se è vero che uno dei principali problemi del nostro Paese è la condizione critica dei giovani e che, di fronte al rapido invecchiamento della popolazione e a un welfare sbilanciato in favore dei più anziani, è necessario individuare soluzioni capaci di scongiurare il tracollo dell’economia sul lungo periodo, altrettanto vero è che ad affrontare questi problemi sono sempre gli adulti, inevitabilmente con i loro punti di vista e le loro categorie interpretative. Nessuno, però, può parlare dei problemi della generazione dei 18-28enni meglio dei giovani stessi. Con una capacità di analisi non comune, basata su dati aggiornati e di prima mano, e un’altrettanto spiccata capacità di sviluppare proposte concrete, "Ci pensiamo noi" affronta temi centrali per la nostra società: dalla povertà dei giovani alle difficoltà del mercato del lavoro e alla fuga dei cervelli, dalla necessità di un nuovo welfare a un ripensamento radicale del sistema di istruzione e formazione, senza dimenticare i nuovi italiani che faticano a ottenere la cittadinanza e rimangono tagliati fuori da tanti diritti. E lo fa partendo da una presa di posizione ben chiara contro i due grandi fallimenti del nostro sistema Paese, l’attaccamento alle rendite e l’incapacità di fare sistema, e con la convinzione profonda che sia possibile costruire un domani migliore. Prefazione di Tito Boeri e Vincenzo Galasso.
18,00 17,10

Classe dirigente. L'intreccio tra business e politica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 152
Le classi dirigenti hanno una funzione importante nelle nostre società. Rendono possibili obiettivi altrimenti irraggiungibili, rimuovendo gli ostacoli che inibiscono la crescita nel lungo periodo. Ma come si formano? Come vengono selezionate? Gli strumenti dell'economia del lavoro sono molto utili per mettere a fuoco i meccanismi di selezione delle élite, per analizzare il mercato del lavoro dei politici o gli incentivi, i redditi, l'uso del tempo e la struttura delle carriere dei manager. Il libro offre un contributo originale, colma una lacuna in termini di dati oggettivi sull'argomento e mette in luce le molte cose che si possono imparare utilizzando tali dati, sia sul fronte dei politici che dei manager. L'analisi evidenzia quanto le connessioni tra componente politica e manageriale siano forti e come nel tempo similitudini e sovrapposizioni siano aumentate. L'intreccio sempre più stretto tra mondo degli affari e politica può facilmente degenerare in controllo politico che difetta di accountability, cioè di responsabilizzazione. È bene che il ruolo dei manager e quello dei politici rimangano separati.
10,90 10,36

Classe dirigente. L'intreccio tra business e politica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2010
pagine: 160
Le classi dirigenti hanno una funzione importante nelle nostre società. Rendono possibili obiettivi altrimenti irraggiungibili, rimuovendo gli ostacoli che inibiscono la crescita nel lungo periodo. Ma come si formano? Come vengono selezionate? Gli strumenti dell'economia del lavoro sono molto utili per mettere a fuoco i meccanismi di selezione delle élite, per analizzare il mercato del lavoro dei politici o gli incentivi, i redditi, l'uso del tempo e la struttura delle carriere dei manager. Il libro offre un contributo originale, colma una lacuna in termini di dati oggettivi sull'argomento e mette in luce le molte cose che si possono imparare utilizzando tali dati, sia sul fronte dei politici che dei manager. L'analisi evidenzia quanto le connessioni tra componente politica e manageriale siano forti e come nel tempo similitudini e sovrapposizioni siano aumentate. L'intreccio sempre più stretto tra mondo degli affari e politica può facilmente degenerare in controllo politico che difetta di accountability, cioè di responsabilizzazione. È bene che il ruolo dei manager e quello dei politici rimangano separati.
19,00 18,05

Economia del mercati del lavoro imperfetti

Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2009
pagine: 284
Il libro esamina le diverse istituzioni che influenzano il comportamento di lavoratori e datori di lavoro in mercati del lavoro imperfetti: il salario minimo, la legislazione di protezione dell'impiego, i sussidi di disoccupazione e quelli condizionati all'impiego, le politiche attive del lavoro, le tasse sul lavoro, la regolamentazione dell'orario di lavoro, le politiche a sostegno della famiglia, la contrattazione collettiva, i programmi di pensionamento anticipato, le politiche relative all'istruzione e all'immigrazione. Il volume definisce, misura e valuta attentamente queste istituzioni, ne studia gli effetti, anche alla luce delle riforme di queste istituzioni varate in diversi paesi. Il taglio innovativo e la completezza dei temi affrontati lo rendono adatto a corsi di Economia del lavoro e istituzioni comparate nelle facoltà di Economia, Scienze politiche e Giurisprudenza.
28,00 26,60

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