Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Thomas Fazi

Biografia e opere di William Mitchell

Una civiltà possibile. La lezione dimenticata di Federico Caffè

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 216
Federico Caffè è stato uno dei più importanti economisti italiani del secondo Novecento. Tutti ne hanno sentito parlare (e ne parlano ancora), ma pochi lo conoscono veramente. Per molti versi, infatti, a Caffè è toccata la stessa sorte del suo maestro, J.M. Keynes: vedere il proprio pensiero tramandato ai posteri in forma annacquata e addomesticata, reciso dei suoi aspetti più radicali e controversi. Questo è accaduto anche perché, in oltre trent'anni trascorsi dalla sua misteriosa scomparsa, non è mai stato scritto un libro divulgativo sul pensiero economico-politico di Federico Caffè. Una civiltà possibile colma, finalmente, tale vuoto. Attraverso un'attenta disamina dell'enorme produzione scritta dell'economista italiano, Thomas Fazi ricostruisce l'evoluzione di un pensiero “eretico”, restituendolo alla comunità in tutta la sua straordinaria lucidità e radicalità. Ne emerge un Caffè distante anni luce dall'immagine ingessata e “moderata” della narrazione istituzionale; un Caffè ferocemente critico nei confronti del capitalismo ma anche di un PCI subalterno alla cultura liberista; che denunciò prima di tutti i pericoli della “controffensiva neoliberista”; che si oppose strenuamente al processo di unificazione monetaria europea e all'ideologia del “vincolismo”, anticipandone gli effetti distruttivi per l'economia italiana; un Caffè militante, protagonista di tutti i principali dibattiti economici dei turbolenti anni Settanta e Ottanta; ma soprattutto – è questa senz'altro la sua lezione più preziosa – un Caffè che si è battuto tutta la vita per mostrare che un'alternativa è sempre possibile.
18,00 17,10

Vite rubate. Dal sogno capitalista al futilitarismo

Libro: Libro in brossura
editore: Blu Atlantide
anno edizione: 2022
pagine: 240
È raro che un libro di economia ci parli in maniera così diretta, quasi intima, della nostra condizione esistenziale. Con sgomento il lettore scopre che la persona intrappolata in attività inutili, valutate solo in base al denaro che generano, è lui stesso. Sono nostre le sensazioni di precarietà e di isolamento che rendono coloro che ci circondano concorrenti o compratori dell’immagine posticcia che bisogna costruire per essere appetibili nel mercato del lavoro. Siamo noi l’Homo Futilitus, impegnato nel ruolo di direttore marketing del prodotto, anzi del brand, che ciascuno di noi è diventato e si ritrova costretto a vendere. Neil Vallelly ci conduce, con ricchezza di esempi che abbracciano epoche e paesi diversi, lungo il cammino che ci ha condotto al punto in cui siamo, dove ci sembra normale ciò che non lo è, dove tutte le colpe e le responsabilità sono addossate a noi invece che al sistema neoliberista, la cui atmosfera orwelliana ci rende difficile persino respirare. Un libro straordinario, specchio della nostra realtà, che dopo averci offerto un nuovo punto di vista sul concetto stesso di capitalismo, svelando così l’abisso in cui siamo stati gettati, ci mostra che una via d’uscita dal non futuro che ci è stato preparato esiste, che non siamo monadi, ma esseri che agendo insieme possono creare una comunità in cui conta non solo il proprio bene, ma il bene di tutti.
18,50 17,58

Sovranità o barbarie. Il ritorno della questione nazionale

Sovranità o barbarie. Il ritorno della questione nazionale

Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 316
Uno spettro s’aggira per l’Europa: lo spettro del sovranismo. Tanto l’establishment quanto la sinistra non perdono occasione di ricordarci come il sovranismo rappresenti la principale minaccia per la democrazia e per la pacifica convivenza tra i popoli europei. Ma è veramente così? E cosa si intende davvero per “sovranismo”? In questo libro, Thomas Fazi e William Mitchell sgombrano il campo da molti miti a riguardo, mostrando come la domanda diffusa di maggiore sovranità altro non sia che una risposta naturale al pluridecennale processo di desovranizzazione, depoliticizzazione e de-democratizzazione impostosi in Europa attraverso l’integrazione economica e monetaria e affrontando di petto il tasto più dolente della perdita di orientamento delle sinistre mainstream, vale a dire la rimozione della consapevolezza che lo Stato-nazione rimane la sola cornice in cui le masse possano sperare di migliorare le proprie condizioni e allargare gli spazi di democrazia.
20,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.