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Libri di Stefano Righetti

Biografia e opere di Stefano Righetti

Etica dello spazio. Per una critica ecologica al principio della temporalità nella produzione occidentale

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 212
Il presente lavoro intende ricostruire il rapporto tra lo spazio e il tempo a partire dall'antichità, e quindi attraverso il Rinascimento e nei secoli della piena modernità (da Cartesio a Hegel), come il progressivo affermarsi della smaterializzazione dello spazio e della natura in funzione della loro temporalizzazione e trasformazione produttiva. Se può essere indicato un momento in cui il primato economico impone la ragione del tempo sulla presenza del visibile e dello spazio, e ne determina il loro assoggettamento e la loro trasformazione, questo è senz'altro l'epoca che indichiamo comunemente col nome di modernità. Ma la ricerca contenuta in questo volume ci permette di evidenziare come questo sviluppo, proprio della cultura occidentale, non sia affatto una deviazione casuale in un percorso originariamente differente. La negazione della natura è la cifra specifica di un sapere e di una cultura che hanno fatto dell'immaterialità e della virtualità dell'idea il loro primo presupposto. In conseguenza di questo principio, il tempo è la dimensione che promette il modificarsi dell'ente e dello spazio in ragione del loro poter essere futuro; che definisce il processo di produzione, e quello di trasformazione della natura, come il divenire stesso del visibile; e come un divenire del tutto necessario.
18,00 17,10

Letture su Michel Foucault. Forme della «verità»: follia, linguaggio, potere, cura di sé

Letture su Michel Foucault. Forme della «verità»: follia, linguaggio, potere, cura di sé

Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2011
pagine: 128
Procedendo per confronti diretti con altri autori, da Lyotard a Hadot, da Blanchot a Jaspers e a Bachtin, da Nietzsche a Heidegger, il libro intende offrire una lettura del pensiero di Foucault approfondendo alcuni temi che caratterizzano il suo percorso e che in parte rimangono ancora poco indagati (com'è il caso, per esempio, del rapporto di Foucault con il Formalismo russo). Centro dell'analisi è il tentativo di chiarire la posizione di Foucault rispetto al post-moderno. La ripresa insistita, a partire dalla fine degli anni 70, dei temi kantiani relativi all' "Aufklarung", della modernità, e dell'entusiasmo, rappresenta certamente un segnale preciso del percorso che la teoria post-moderna ha avuto in Foucault, dopo le valorizzazioni del dionisiaco. Ora, a partire da questi aspetti, siamo forse in grado di tentare un'ulteriore conclusione. Dopo la pubblicazione degli ultimi corsi al Collège de France sembra infatti possibile indicare con chiarezza anche la via d'uscita che Foucault aveva intrapreso rispetto al postmoderno, e su cui aveva indirizzato la propria "ontologia dell'attualità". Il tema dell'ascesi, l'assunzione di una regola di vita opposta al sistema e il coraggio di "dire la verità" sono infatti le "risposte" che il post-moderno non contemplava, e che ne costituiscono anche una chiara contestazione.
15,49

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