Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Stefano Malatesta

Biografia e opere di Stefano Malatesta

Il cammello battriano

Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2025
pagine: 160
Nella sezione manoscritti della British Library, una vera e propria Wunderkammer che i vittoriani hanno cercato di castigare smorzandone lo splendore dentro austeri pannelli di quercia, si cela un tesoro di miniature e testi antichi. Tra questi, una delle cinquantun copie conosciute della Bibbia stampata nel 1455 da Johann Gutenberg, il primo libro europeo passato sotto torchio. Proprio di fronte, in una teca che sembra nascondere anziché mostrare, si trova un rotolo stampato color terra di Siena: è il Diamond Sutra, un testo buddhista redatto nel 868, sei secoli prima di Gutenberg. Quel fragile reperto, rinvenuto nelle grotte di Dunhuang, ai margini del deserto del Taklamakan, è la chiave d’ingresso a un mondo incantato: l’Asia Centrale. Una terra di sabbia e vento, di città sepolte e monasteri affrescati, di carovane e popoli dai volti enigmatici. Inseguendo la storia di questo manoscritto, Stefano Malatesta si avventura lungo le antiche Vie della Seta, attraversando l’Hindu Kush e il Karakorum, le valli incantate dell’Himalaya e i mercati leggendari di Kashgar. Sullo sfondo di un paesaggio che sembra smarrire il confine tra fiaba e realtà, popolato da avventurieri, briganti e predatori d’arte, prende forma un mosaico affascinante di mappe sbiadite, lingue dimenticate e civiltà sommerse dal tempo. Non solo itinerario tra luoghi lontani, Il cammello battriano è anche un omaggio ai grandi esploratori del passato – da Aurel Stein a Giuseppe Tucci – una dichiarazione d’amore alla letteratura di viaggio e un invito a immergersi nella magia di un continente che ha saputo incantare poeti, geografi e viaggiatori di ogni epoca, custodendo gelosamente i segreti di un passato sospeso tra storia e mito.
12,50 11,88

Geografia dei bambini. Luoghi, pratiche e rappresentazioni

Libro
anno edizione: 2015
pagine: 172
Perché abbiamo bisogno di una "geografia dei bambini"? L'importanza dell'orientamento nello spazio o dell'osservazione diretta, il ruolo sociale e politico della nostra disciplina all'interno della scuola, le connessione con i temi della cittadinanza e della sostenibilità: sono nodi discussi a fondo da diversi autori. Eppure, nel pensiero geografico contemporaneo, è emersa con forza la necessità di isolare un ambito di lavoro, indipendente dalla ricerca sull'insegnamento della geografia, indirizzato nello specifico allo studio dei luoghi, delle pratiche e delle rappresentazioni che "costruiscono" le geografie dell'infanzia. La Children's Geography di matrice anglosassone si è affermata, innanzitutto, come un passaggio fondamentale per definire i bambini e le bambine non più come "individui in transizione verso l'età adulta", ai quali fornire le coordinate per essere, un giorno, adulti capaci e responsabili, e, in seguito, si è convertita in uno strumento indispensabile per considerarli attori protagonisti dei luoghi che abitano tutti i giorni: la casa, la scuola e gli spazi pubblici. Questo libro si apre proprio con un'argomentazione a favore di questa autonomia e con la discussione del posizionamento intradisciplinare della "geografia dei bambini". Prosegue proponendo un'applicazione dei principali nodi teorici della Children's Geography ai luoghi che maggiormente influenzano l'esperienza spaziale dei bambini e delle bambine...
16,50 15,68

Per fare l'albero ci vuole la carta

Libro
anno edizione: 2010
pagine: 224
19,50 18,53

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.