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Libri di Siegmund Ginzberg

Biografia e opere di Siegmund Ginzberg

Macellerie. Guerre atroci e paci ambigue

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 192
Ogni epoca ha i suoi catastrofismi. È impressionante quanto le profezie si somiglino. Anche a secoli o millenni di distanza. Verrebbe da dire che fanno parte del Dna della nostra specie. Tutte le civiltà, tutte le religioni, dalla Cina, all’India, alla Mesopotamia, alla Grecia antica, hanno i loro miti e quasi tutte hanno un diluvio, o altro cataclisma, da cui poi però si rinasce. Creazione, distruzione, trasformazione sono complementari, indissolubilmente legate fra di loro. Ma forse nessuno ha saputo predire e lamentare disgrazie, devastazioni, massacri, genocidi, bene e poeticamente quanto i profeti d’Israele. “Tutto il Paese sarà devastato”, dice il Signore degli eserciti alla Palestina per bocca di Geremia. Ed è proprio dal racconto di questi “terrori” che muove Siegmund Ginzberg nel restituirci la successione di antichi conflitti, riconciliazioni e atrocità che hanno segnato il lungo corso della storia umana. Biblici infanticidi, eroi greci tragici e trucidati, crudeltà e torture “per generare terrore” si dipanano nella loro vivida ferocia davanti ai nostri occhi per scoprire che i profeti prevedono da sempre la fine del mondo e i guerrieri distruggono e fanno scempio da sempre della vita umana anche se con armi diverse. "Macellerie" è un resoconto storico, ma soprattutto un raggelante promemoria della nostra barbarie, e un monito perché a tutte le guerre si ponga un sigillo di pace. Antichi conflitti, distruzioni bibliche, paci insolute e atrocità. Dalla Cina all’India, dalla Mesopotamia alla Grecia antica.
18,00 17,10

Colazione a Pechino. Sogni e incubi di un impero senza tempo

Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 352
La Cina fa innamorare, ma si può anche odiarla. Molto più difficile cercare di capirla. Siegmund Ginzberg quella Cina l’ha vissuta, intensamente. Dopo averla ripensata e rimuginata a lungo, ha deciso che valeva la pena di raccontarla. Con un filo conduttore sorprendente: la cucina. Perché tutti siamo quello che mangiamo. Ma i cinesi forse lo sono un po’ più degli altri. “ ‘Ti sei resa conto del pericolo che correvi? Non hai pensato che ti ascoltassero? Rivelavi un segreto di Stato a un giornalista straniero. C’è chi anche per meno è finito nei campi di lavoro, o è stato fucilato.’ Lei non si era scomposta. Il sorriso era sfociato in una risata: ‘Sì, i telefoni sono sorvegliati, questo lo sanno tutti. Ma non in quel momento. Ti ricordi a che ora ti ho telefonato? Era mezzogiorno. Sono tutti a mangiare’. È comico: il più possente apparato di sicurezza al mondo che si blocca perché è ora di pranzo. Il comunismo è uno Stato di polizia dove tutti mangiano alla stessa ora.” Perché la Cina è fatta così. Così era la Cina degli anni ottanta del secolo scorso, quando Siegmund Ginzberg era corrispondente a Pechino. Così è la Cina di oggi. Ma così era anche la Cina di millenni fa. E probabilmente sarà la Cina di domani. La Cina è la sua cucina, è come e quando si mangia. È una cucina che varia quanto variano le cucine d’Europa. Come variano i dialetti che là si parlano. Solo due cose uniscono i cinesi, da un capo all’altro del Regno di mezzo: la lingua scritta e l’ora in cui si impugnano le bacchette. Tutto cambia, ma certe cose non cambiano. Il Partito di Xi Jinping resta il più grande Partito clandestino al mondo. Esattamente come era segreta e proibita la Cina di Mao o quella degli imperatori. Ginzberg è stato corrispondente da Pechino per sette anni, dal 1980 al 1987, e questo è il suo racconto personale di quel che era, di quel che è cambiato, e soprattutto di quel che resta immutato.
20,00 19,00

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