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Libri di R. Kirchmayr

Biografia e opere di Jean-Paul Sartre

Marxismo e soggettività. La conferenza di Roma del 1961

Libro: Libro in brossura
editore: Marinotti
anno edizione: 2015
pagine: 162
Nel dicembre del 1961 Sartre fu invitato a tenere una conferenza all'Istituto Gramsci di Roma, sul tema "soggettività e marxismo". Presentò le sue ultime riflessioni sulla necessità di rinnovamento del marxismo dall'interno, suscitando così un dibattito di eccezionale vivacità, cui presero parte alcune tra le figure di intellettuali più in vista vicini al PCI (Della Volpe, Colletti, Lombardo-Radice, Luporini, Paci, Valentini, Semerari e altri). Sartre mostrò come l'analisi della soggettività fosse indispensabile per comprendere i fenomeni sociali. Attraverso la presentazione di casi singoli l'operaio antisemita, l'amore in Stendhal, l'anarco-sindacalismo - delineò un'idea di soggettività come "universale singolare", prodotto della storia e contemporaneamente invenzione di possibilità. La conferenza presenta uno straordinario spaccato del pensiero di uno dei più grandi autori del Novecento e un'introduzione alle tesi di una delle sue opere filosofiche più complesse: la Critica della ragione dialettica. Che cosa sarebbe successo se le posizioni di Sartre avessero fatto breccia nella cultura politica ufficiale del PCI dell'epoca? Un pensiero che poneva radicalmente la questione di che cosa sia la soggettività in una prospettiva marxista quali effetti etici e politici avrebbe potuto produrre? Quali progressi avrebbero potuto segnare la teoria marxista se si fosse posto al centro del dibattito il problema etico, come Sartre andava affermando? Prefazione di Giacomo Marramao.
16,00 15,20

Quel poco di verità. Una lezione su Michel Foucault

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 64
Tra il 1982 e il 1984, nei suoi ultimi corsi al Collège de France, Michel Foucault mette sotto il fuoco dell'analisi la nozione di parresia, il "parlar franco", il "dire il vero" di fronte al potere, come una modalità differente di praticare la verità. Si tratta infatti di un esercitarsi alla verità legato a un particolare stile di vita e a una concezione non intellettualistica della filosofia. Esaminando le pratiche discorsive del cinismo antico, Foucault dipinge uno straordinario affresco filosofico e va alla ricerca di quelle risorse che ci possono offrire delle chiavi di lettura per comprendere il nesso tra il potere, il sapere e la verità che segna il nostro presente. Pier Aldo Rovatti, uno dei più attenti interpreti del pensiero di Foucault, ci porta al cuore dell'ultimo pensiero del filosofo francese, mostrando quali interrogativi lo avessero condotto a studiare la pratica della parresia e facendo emergere la decisiva posta in gioco politica della ricerca foucaultiana, ossia il rilancio dell'interrogazione sul rapporto tra vita e verità.
16,00 15,20

La fenomenologia

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 109
La fenomenologia di Jean-François Lyotard non è solo il primo lavoro di ampio respiro di uno dei filosofi più importanti della vague post-strutturalista francese, ma è anche una coerente interpretazione critica del pensiero di Husserl. Collocandosi sulla scia di Maurice Merleau-Ponty, di cui fu allievo, Lyotard si inserisce nella ripresa degli studi fenomenologici che segnarono gli anni cinquanta a partire dalla pubblicazione della Crisi delle scienze europee e dei primi inediti husserliani. Il filosofo francese, seguendo lo svolgersi dell'opera di Husserl, intreccia una rete di rimandi filosofici e culturali che mostrano la ricchezza della prospettiva fenomenologica nel pensiero del XX secolo. Mettendo in luce le maggiori implicazioni metodologiche, Lyotard effettua una prima ricognizione critica della fenomenologia, soprattutto nel suo confronto con le scienze umane e il marxismo.
13,00 12,35

Derrida egizio. Il problema della piramide ebraica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2007
pagine: 89
Che cosa ha a che vedere Derrida con l'Egitto? In questo scritto breve e denso, Sloterdijk, uno dei più importanti innovatori del pensiero contemporaneo, attraversa l'opera del filosofo francese mediante una serie di confronti con altri autori che ne moltiplicano i piani di lettura e di interpretazione. Ne esce un'immagine di Derrida inconsueta, poco compiacente ma problematica e aperta, delineata in uno stile filosofico talmente dissonante da quello derridiano da rivelarsi paradossalmente in sintonia con esso.
9,50 9,03

La doppia assenza. Dalle illusioni dell'emigrato alle sofferenze dell'immigrato

Libro
anno edizione: 2002
pagine: XVI-402
Frutto di vent'anni di ricerche, "La doppia assenza" mette a fuoco il problema urgente e difficile dell'immigrazione e disegna uno scenario conflittuale tra le società ricche e quelle povere. A cavallo tra le une e le altre, il migrante è sempre "fuori luogo", preso nel paradosso di una "doppia assenza". Una è l'assenza dell'immigrato dalla propria patria, l'altra è l'assenza dell'emigrato nelle cosiddette "società d'accoglienza", nelle quali è incorporato ed escluso al tempo stesso.
31,00 29,45

Il ritratto e il suo sguardo

Libro
anno edizione: 2002
pagine: 108
Attraverso l'esame di alcune tele che hanno segnato la storia della pittura (da Lotto a Matisse), il filosofo Jean-Luc Nancy ci porta di fronte a quell'"oggetto" misterioso che compare nel ritratto e attorno al quale si organizza tutto lo spazio pittorico: lo sguardo. E' lo sguardo a "esporre" il soggetto in pittura e a presentarlo al nostro stesso sguardo. Giocando con la somiglia, la seduzione del ritratto sta nel suo modo di richiamarci a sé facendoci vedere ciò che non può essere visto. In queste pagine quindi il filosofo rimette in gioco la definizione del ritratto e il suo senso, aprendo nuovi percorsi tra arte e filosofia.
9,80 9,31

Merleau-Ponty

Libro
anno edizione: 1999
pagine: XI-184
12,00 11,40

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