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Libri di Pier Luigi Vercesi

Biografia e opere di Pier Luigi Vercesi

Morte annunciata di un antifascista. Matteotti, Mussolini, Turati, Kuliscioff, Gobetti. Le parole che hanno deciso un’epoca

Libro: Libro in brossura
editore: Il Pellegrino
anno edizione: 2024
pagine: 256
Il cadavere di Giacomo Matteotti venne ritrovato a due mesi dalla scomparsa, il 16 agosto 1924, nel bosco della Quartarella, a una ventina di chilometri da Roma. Il 10 giugno precedente, il politico era uscito di casa a piedi per dirigersi verso Montecitorio. Sul lungotevere Arnaldo da Brescia lo aspettava un’auto. I suoi aggressori saranno identificati come membri della polizia politica fascista. Matteotti, che aveva da poco attaccato Mussolini e il fascismo in un discorso indimenticabile, a difesa della democrazia, venne ritrovato dal cane di un brigadiere dei Carabinieri in licenza: era già in fase di decomposizione. Questo volume riporta l’ultimo Discorso di Matteotti, quello che gli costò la vita, oltre alle lettere che, nei giorni della sua scomparsa, vennero scambiate tra gli amici Filippo Turati e Anna Kuliscioff, il Discorso di Mussolini e un testo a firma di Piero Gobetti, a ricordare la figura dello statista veneto. Un libro-documento, per non dimenticare. Introduzione di Pier Luigi Vercesi.
17,00 16,15

La donna che decise il suo destino. Vita controcorrente di Cristina di Belgioioso

Libro: Libro in brossura
editore: BEAT
anno edizione: 2023
pagine: 304
Donna bellissima e indomabile. Figlia del marchese Trivulzio, a sedici anni sfida la famiglia rifiutandosi di sposare il marito scelto per lei e convola a nozze con il principe Emilio Barbiano di Belgioioso, carbonaro e playboy nella Milano degli anni Venti dell’Ottocento. Passano pochi anni e decide di abbandonarlo perché non accetta di essere tradita. La Milano austriaca le sta ormai stretta. Comincia la sua carriera di finanziatrice di disperate spedizioni patriottiche. A Parigi diventa il punto di riferimento, anche economico, di molti esuli, fonda giornali, si attira le invidie di altre dame salottiere e di patrioti italiani che vorrebbero si limitasse a scucire quattrini e a non occuparsi di politica. Torna in Italia e riorganizza i suoi possedimenti aprendo scuole per i figli dei contadini provocando lo sdegno della nobiltà. In vista del Quarantotto si trasferisce a Napoli e raggiunge Milano subito dopo le Cinque giornate con un contingente di volontari napoletani. Quando finalmente l’Italia diventa una nazione, lotta perché migliorino le condizioni di vita dei più poveri, facendosi altri nemici. Queste sono solo alcune delle mille vite della principessa di Belgioioso, che per tutta la vita ebbe il coraggio di battersi sempre per le sue convinzioni, lei che Carlo Cattaneo vide come «la prima donna d’Italia».
11,00 10,45

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