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Libri di Pier Francesco Poli

Biografia e opere di Stanislaw Lem

Memorie di un viaggiatore spaziale

Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 576
Che cosa ci riserva il futuro? Quali segreti nasconde il passato? Ijon Tichy lo sa. Dal 2661, l'Epoca della Cronotrazione e della Telecronia, è giunto un Ijon più vecchio per essere arruolato nel programma di risistemazione della storia universale. Da allora sono iniziate le sue peripezie non solo nello spazio, ma anche attraverso il tempo. Tra mondi abitati da robot, vortici gravitazionali, computer ammutinati e foreste di supernove, incontrerà sorprendenti civiltà e bizzarre creature, e le descriverà negli ottantasette tomi delle sue memorie. "Memorie di un viaggiatore spaziale" (1957) apre la fase più feconda della produzione fantascientifica di Lem, e introduce il personaggio di Ijon Tichy, protagonista di un ciclo narrativo che arriva fino alle ultime opere dello scrittore. Con il resoconto dei viaggi del suo personaggio, Lem offre ai lettori un'ironica e illuminante satira filosofica, degna dello Swift dei Viaggi di Gulliver, e getta il suo sguardo irriverente sui totem della tecnologia e i pilastri teologici, indagando nel profondo la natura e l'intelligenza della specie umana.
15,50 14,73

Ritorno dall'universo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 392
Hal Bregg è di ritorno da una lunga spedizione galattica. «Abbiamo volato per centoventisette anni del tempo terrestre e dieci anni del tempo di bordo. Quanti anni ho? Biologicamente quaranta ma secondo gli orologi terrestri centocinquantasette». Nel secolo e più trascorso, ovviamente la Terra è cambiata. Ma quello che l'astronauta non poteva aspettarsi è questa specie di «paradiso» che ritrova. Gli umani hanno finalmente realizzato l'antico ideale filosofico: l'assenza di passioni. Il nuovo mondo è senza conflitti, senza paura, senza rischio, non c'è fatica perché lavorano dei servizievoli robot. E, senza emotività, non c'è in fondo neppure più memoria. Hal, diverso anche nel fisico, esplora la città piena di straordinarie invenzioni alla disperata ricerca di qualcuno che lo capisca, che ricordi perché lui è partito, le ragioni della spedizione in cui s'è giocato tutto e ha perso tanto. Certe avventure, certe rivelazioni, certi incontri con donne gli fanno afferrare qual è il prezzo di questa tranquillità, di questa diffusa comodità. Sono svaporati per sempre la curiosità, l'interesse, il sapore delle cose, il dubbio. E la speranza di felicità. Che non c'è mai ma sempre si rimanda al futuro. Ma il rischio, è proprio vero che sia scomparso? La fantascienza creata da Lem (l'autore del capolavoro Solaris), che lo ha reso tra i massimi esponenti del genere, riunisce tipicamente due aspetti: da un lato il rigore scientifico, dietro ogni invenzione immaginativa, dall'altro le inquiete, trepidanti, domande sulla condizione umana, proprie della fantascienza umanistica. Ritorno dall'universo può leggersi in vari modi. L'utopia negativa dell'«uomo nuovo», le peripezie e il rovello del protagonista, il quale non appartiene al presente ma non può tornare al passato, sono il dramma del reduce; infine, tutta la tribolata vicenda è accompagnata dalla febbrile domanda di sottofondo: esiste una sostanza umana, una umana identità? E se esiste, è quella dei vecchi astronauti centenari dal passato perduto, o quella dei neoumani di questo pacato futuro?
15,00 14,25

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