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Libri di Paola Degli Esposti

Biografia e opere di Denis Diderot

L'attore nell'Ottocento europeo. La prassi e la teoria

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2021
pagine: 151
La storia dell'interprete ottocentesco europeo viene ripercorsa in questo libro rivolgendo lo sguardo verso due aspetti diversi ma parimenti importanti dell'universo recitativo dell'epoca: da un lato, si analizzano le modalità organizzative del mestiere, le condizioni di lavoro e la prassi quotidiana e, dall'altro, si esaminano gli aspetti fondamentali della teorizzazione sull'arte attorica. Si discutono quindi la formazione dell'interprete, la preparazione della parte, la condizione stanziale e quella itinerante, le tournée ecc., ma si fornisce anche un profilo delle riflessioni sulla natura appassionata o distaccata dell'attore, dell'avvicendarsi di concezioni realistiche e metafisiche della recitazione, e delle soluzioni offerte alle problematiche poste dalla natura duplice del comedien, che riunisce artista e opera d'arte in un unico individuo. Tutto cioè in un'ottica continentale, segnalando analogie, peculiarità nazionali, ma anche meccanismi di influenza e dibattiti che oltrepassano i confini geografici e linguistici fra i paesi europei.
19,00 18,05

Paradosso sull'attore

Libro: Libro in brossura
editore: Audino
anno edizione: 2014
pagine: 95
Denis Diderot, una delle grandi menti dell'Illuminismo, ideatore e fondatore dell'"Encyclopédie ", tra le sue molteplici attività e interessi ebbe un amore per il teatro che durò tutta la vita e che lo portò a scrivere e mettere in scena, con alterna fortuna, diversi drammi. Ma il suo capolavoro, in questo campo, consiste nel "Paradoxe sur le comédien" all'epoca (1770-1773) la più importante teorizzazione sull'arte dell'attore. Un libro fondante che sta alla recitazione come la "Poetica" di Aristotele sta alla drammaturgia. Scritto in forma dialogica e discorsiva, di facile lettura, "Il paradosso" deve il titolo a un'affermazione controcorrente rispetto alle idee del suo tempo. Diderot sostiene infatti che l'attore è tanto più grande quanto più usa la testa e meno la sensibilità innata. Il talento da solo non basta, serve l'innesto della tecnica è della cultura. Il grande attore non è colui che si lascia andare alle proprie istintive emozioni, ma chi sa ricostruirle attraverso un lavoro a mente fredda. L'unico metodo necessario a garantire la possibilità di interpretare più ruoli e differenti sensibilità e soprattutto capace di emozionare ogni volta gli spettatori. Per questo, dice Diderot, sarebbe necessario creare scuole di teatro che preparino gli attori al fine di non considerarli soltanto bruti dalla straordinaria e istintiva sensibilità. Come si vede, "Il paradosso dell'attore" è un trattato ancora attuale... Postfazione di Jacques Copeau. Con un saggio introduttivo e cura di Paola Degli Esposti.
13,00 12,35

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