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Libri di Monica Bisi

Biografia e opere di Monica Bisi

Manzoni e la cultura tedesca. Goethe, l'idillio e l'estetica europea

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 173
Mme de Stael, Constant, Baggesen, Goethe, Schiller, Humboldt sono solo alcuni fra i più importanti intellettuali con cui Manzoni viene a contatto negli anni del suo soggiorno parigino (1805-1810) durante i quali frequenta la cerchia di amicizie di Fauriel e comincia a riflettere su alcune tematiche che costituiranno motivi-chiave della sua produzione successiva. In dialogo con l'ampio panorama documentario e storiografico sull'argomento e prendendo le mosse da una lettura parallela di alcuni testi tedeschi e di alcune fra le maggiori opere manzoniane, il volume offre innanzitutto elementi per dirimere l’inaggirabile questione della conoscenza del tedesco da parte di Manzoni per poi riprendere in esame i rapporti che, grazie alla decisiva mediazione di Fauriel, il giovane poeta stringe con i testi dei celebri rappresentanti della cultura d'oltralpe fra XVIII e XIX secolo. Vengono così aggiunte tessere goethiane alla già ricca intertestualità del Carmagnola e si scoprono analogie fra alcune conquiste della “Lettre à Mr Chauvet” e i contenuti delle “Réflexions” di Fauriel, del saggio di Schiller sulla poesia ingenua e sentimentale e degli “Ästhetische Versuche” di Humboldt dedicati all'idillio di Goethe, analogie teoriche che trovano forma letteraria nei brani di ispirazione idillica dei Promessi sposi. Proprio il tema dell'idillio, spesso ostracizzato dalla critica degli ultimi cinquant’anni, si rivela allora determinante nella ricostruzione delle relazioni del giovane Manzoni con il pensiero estetico di matrice germanica, che egli attraversa, anche nel corso degli anni della maturità, alla luce della prospettiva cristiana, rivelando la propria statura di intellettuale davvero europeo.
15,00 14,25

Il velo di Alcesti. Metafora, dissimulazione e verità nell'opera di Emanuele Tesauro

Il velo di Alcesti. Metafora, dissimulazione e verità nell'opera di Emanuele Tesauro

Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2011
pagine: 320
Un Tesauro filosofo della letteratura e non solo filosofo per imitazione di Aristotele, anzi, piuttosto 'galileiano', vicino all'empirismo e non estraneo alla visione del mondo imposta dalla rivoluzione scientifica, sia per i contenuti delle metafore che predilige, sia per il metodo con cui procede e insegna a procedere per dar vita alle argutezze, è quello che emerge dalle pagine di questo volume, tese ad indagare il valore ontologico e gnoseologico della metafora così come viene alla luce dalla trattazione teorica dell'autore e a verificare nella pratica testuale delle sue tragedie l'efficacia reale del metodo suggerito nel Cannocchiale aristotelico. Spingendosi oltre il mero ambito della retorica e oltre la semplice variazione sui temi dell'etica aristotelica, la riflessione tesauriana fa dello scopo primario della filosofia aristotelica - e della filosofia in generale - lo scopo della retorica stessa: la conoscenza della verità diventa dunque non solo obiettivo da raggiungere, ma oggetto di una comunicazione che avviene necessariamente attraverso una scelta retorica. Ne risulta un legame quasi necessario fra retorica e verità, fra retorica ed essere, quello indagato dalla metafisica aristotelica come dai filosofi del Seicento, Galileo e gli empiristi in particolare. A stringere questo legame nell'ambiente cortigiano del XVII secolo è spesso la pratica della dissimulazione, che richiede un arguto lavoro con le parole, unica via da percorrere per chi non rinuncia a dire la verità.
28,00

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