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Libri di Michele Fanelli

Biografia e opere di Michele Fanelli

Santi dei vicoli e delle corti. Le edicole religiose (L'annicchie de Bare vecchie)

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2021
pagine: 180
Un viaggio nella storia e nella devozione per le edicole religiose di Bari vecchia e per i Santi che animano le sue corti, i suoi vicoli e i suoi archi. Spazi nei quali risuonano e si riscoprono voci di fede, racconti e antiche usanze di popolo. Un museo a cielo aperto schiude dipinti, affreschi, statuette, bassorilievi, squarci inediti di arte e di religiosità. Ma allo stesso tempo gli itinerari accendono i riflettori su un patrimonio storico-culturale che versa in uno stato di degrado e abbandono. Per salvaguardare questi tesori non sono più sufficienti il presidio e la volontà popolari, ma occorrono rigorosi progetti di restauro e conservazione.
18,00 17,10

Bari l'odore del mare

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2016
pagine: 144
Una città del Mediterraneo, al crocevia di civiltà diverse, ha un rapporto forte, quasi esclusivo, con il mare che la bagna, la nutre, la protegge. Dal mare Bari ha ricevuto la vita, ma dal mare sono giunti anche i pericoli, le incognite e le sfide che l’hanno poi aiutata a crescere al rango di metropoli, aperta e pulsante di scambi con altri popoli e culture. Odoroso di venti e flutti, questo libro è il tributo che uno studioso delle tradizioni popolari rivolge alla sua città, ricostruendo le storie, i momenti e i personaggi che l’hanno illustrata dalle origini sino a oggi. Sono storie di amore e rispetto, di incanto e commozione per il mare, teatro di invasioni, di trafugamenti di santi patroni, di feste, mestieri e arti che si dipanano nei ricordi e nella documentazione che l’autore ha raccolto per i suoi lettori. Pagina dopo pagina, si alternano così leggende, storie e storielle, si cantano canzoni e ritornelli, si rispolverano usanze e divertimenti, si insegnano le ricette e i piatti di mare. Re assoluto della tavola: il crudo.
15,00 14,25

U Settane 2015. Il calendarie alla barese

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2014
pagine: 16
Torna un classico della "baresità", prezioso anche per tutti coloro che amano le incursioni nelle tradizioni. Gli ingredienti sono quelli che ne hanno decretato il successo: la cucina delle nostre nonne, i detti e i proverbi, le barzellette di Coline e Mariette, i costumi caduti in disuso ma che hanno fatto la storia di un popolo. L'instancabile Michele Fanelli, come ogni anno, arricchisce il calendario di nuove rubriche dedicate alla Bari di ieri e di oggi. In un grande formato (cm 33,5 x 49), tutto a colori, ha arricchito il lavoro di una iconografia spesso inedita e comunque introvabile. Riscopriamo angoli e oggetti che stanno scomparendo, mentre risuonano versi e parole di cui ignoravamo il significato e storie di un mondo che non c'è più. Ma non per questo il calendario lancia malinconici o nostalgici ritorni al passato. Semplicemente si allinea con i tempi: per progettare il futuro occorre un forte radicamento nella nostra storia così come la conoscenza dell'antica lingua, il dialetto. U settane diventa così una bussola essenziale per affrontare i momenti e le stagioni dell'anno che sta per affacciarsi. Ma è anche un pezzo unico per i collezionisti.
8,00 7,60

La cucina del sottano. Ricette, usanze e buone creanze baresi

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2013
pagine: 160
Michele Fanelli racconta, con lingua sapida e scanzonata, i piatti, le ricette e i menù della cucina del sottano. Il sottano è il "basso", il luogo ancestrale e popolare, sito al piano della strada, nel quale molti baresi sono nati e cresciuti. Emblema di un qualsiasi centro storico, il sottano aveva un cuore, la cucina, dal quale fluivano odori, sapori, in una parola la vita e l'amore. Conditi con aneddoti, leggende e fatterelli, i piatti e i menù del sottano restituiscono non solo una atmosfera e il senso di un tempo ma anche l'evoluzione, i cambiamenti di una sapienza gastronomica tramandata e sperimentata da secoli. Usi e accorgimenti che muovevano le nostre nonne a una cucina povera e risparmiosa, ma dispensatrice di calorie e di gusto. Molti di questi piatti, per esempio riso, patate e cozze, cicorie e fave, o la parmigiana, hanno una origine proprio lì, nel sottano, da mani sapienti che sapevano capovolgere le avversità con l'arte di arrangiarsi con pochi soldi. Michele Fanelli si muove attraverso un originale percorso, dai "piatti poveri", per passare ai "piatti terapeutici", dai "piatti forti" della tradizione alle portate e ai dolci delle feste. Segreti succulenti riservano infine le pagine su "conserve" e conservazione sott'olio, sui rosolii fatti in casa. Corona il libro il ricordo delle "buone creanze", cioè il galateo della tavola, quando questa non era ancora diventata il bancone del mordi e fuggi solitario.
19,00 18,05

U Settane 2013

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2012
pagine: 16
Immagini, personaggi e storie del borgo murattiano di Bari, nel secondo centenario della fondazione della città "nuova" da parte dei mastri muratori troppo stretti tra i vicoli del borgo, sono il piatto forte della nuova edizione del calendario "U settane". Che, per il resto, non deluderà i suoi affezionati cultori.
8,00 7,60

U Settane 2012. U calendarie alla barese

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2011
pagine: 16
"U settane 2012", il calendario barese di Michele Fanelli, per il 2012 si presenta ancora più vario nelle sue rubriche, in un grande formato (cm 33,5 x 49), tutto a colori e ricco di immagini introvabili che ritraggono angoli sconosciuti e oggetti che stanno scomparendo. Risuonante di filastrocche e di parole che forse ignoriamo, rappresenta il segno di un mondo antico, fra le antiche storie e i personaggi ricordati.
10,00 9,50

Tradizioni baresane. Storie, mestire e candine, credenze, usanze e checcine

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2011
pagine: 112
Quali sono gli aneddoti, le leggende, le cure e i rimedi culinari più antichi che contraddistinguono la cultura popolare di Bari? Michele Fanelli, in questo volume, cerca di scovarne tanti, magari quelli meno diffusi e conosciuti, e di rispondere alle curiosità che spesso, e soprattutto quando sorridiamo in compagnia per qualche termine dialettale pronunciato o suscitato, ci sovvengono e per le quali non riusciamo a trovare l'esatto significato o a individuarne l'origine. In "Tradizioni baresane", l'esperto attribuisce un valore attuale e identitario a quelle che sono sempre state le abitudini e le tradizioni dei baresi. E così, da un semplice ritornello o da un fatterello raccontato sulle strade o fra scale di Bari vecchia, si torna a pensare al passato come presente, alle movenze delle figure di un tempo, da non dimenticare, per non trascurare la realtà del nostro vivere, a partire proprio dal luogo di appartenenza e dalle radici del linguaggio stesso. "La memoria storica, le storie popolari e locali, rimangono sempre l'anima, la linfa del costume, del dialetto, del vissuto di una comunità", scrive Fanelli; ed è una verità importante da non sottovalutare, soprattutto in tempi di crisi economiche, relazionali, culturali. Oltre a menzionare gli eventi che hanno segnato la storia della nostra città, il testo si snoda attraverso i racconti tipici delle storie dei vissuti sociali e personali, i nomi particolari di alcuni personaggi nel tempo diventati "famosi", gli indovinelli, i detti.
15,00 14,25

Bari vecchia porte aperte. Odori, sapori, superstizioni, liti, bestemmie

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2009
pagine: 104
Questo libro è un viaggio nella "baresità" in compagnia di Michele Fanelli, esperto di tradizioni popolari e difensore strenuo delle stesse. Le pagine divertite e divertenti dell'autore ci conducono attraverso i vicoli del borgo antico, filtrano i ricordi, ricostruiscono momenti, storie e personaggi di un passato che permane ancora vivo. Nel primo capitolo, l'autore rievoca, fra le tante manifestazioni di quello che era, e che ancora rappresenta, il "piccolo mondo" della città vecchia, molti degli odori, dei rumori e dei sapori che hanno contraddistinto inequivocabilmente le nostre strade, le nostre case, le nostre tavole, la nostra quotidianità. Il capitolo successivo rimanda alle simbologie tipiche di una cultura che da sempre ha trovato difficoltà nel riconoscere le diversità. In queste pagine, infatti, i temi trattati (i riti, le superstizioni, la religione) penetrano nello sfondo nebuloso di una terra che conserva un velo misterioso perché ancora è pervasa da paure e credenze originarie. Nell'ultimo capitolo, riprende, infine, le espressioni verbali che tanto risuonano fra le mura, le volgarità di un linguaggio "sboccato", le bestemmie, le imprecazioni, senza dubbio inconfondibili per le metafore comunicative di cui si servono.
15,00 14,25

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