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Libri di Michela Badii

Biografia e opere di Michela Badii

Processi di patrimonializzazione e politiche del cibo. Un'etnografia nella Toscana contemporanea

Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2012
pagine: 250
Una densa ricerca etnografica che restituisce le modalità di produzione e rappresentazione del patrimonio alimentare locale in un'area della Toscana contemporanea a partire dalla documentazione dei processi che animano lo spazio/tempo del patrimonio. Le declinazioni localistiche delle politiche patrimoniali, nelle pratiche e nelle retoriche, mobilitano istituzioni, attori e gruppi di interesse. Ed è proprio nell'incontro tra politiche transnazionali - come quelle promosse dall'associazione Slow Food e dalla Comunità Europea ed il capitale sociale, economico e storico-culturale locale che si palesano i processi di selezione e manipolazione del passato, che ridefiniscono appartenenze e poste in gioco della località. L'osservazione della vita sociale che si anima intorno a soggetti e oggetti mostra come le categorie di tradizione e di autenticità sorveglino il labile perimetro del patrimonio, investito di significati che vanno ben oltre le intenzioni di recupero nostalgico. Gli oggetti del patrimonio si qualificano come stili di consumo distintivo,vettori di istanze etiche, estetiche e identitarie.
15,00 14,25

Cibo in festa fra tradizione e trasformazioni. Pratiche e rappresentazioni alimentari in un contesto mezzadrile

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 176
Un'etnografia approfondita sul Valdarno aretino costituisce la base per una lettura delle pratiche alimentari festive 'tradizionali' a partire dalle rappresentazioni di un gruppo di ex-mezzadre che hanno trascorso un tempo significativo della loro esistenza sociale e lavorativa in una fattoria toscana. La ricerca si presenta come uno studio dal basso, che ricostruisce attraverso la memoria diretta dei soggetti subalterni il valore funzionale e simbolico del cibo nella comunità; città e campagna costituiscono il perimetro spaziale entro il quale si compiono le traiettorie degli attori. Le trasformazioni diacroniche e la comparazione sincronica delle pratiche, rilevate nelle occasioni di consumo cerimoniale, fanno emergere il valore storico-antropologico che assume il cibo nel tempo festivo, nel suo uso costante, come norma, ed in relazione ai mutamenti che il contesto subisce nel quarantennio preso in esame (1930-1970). Uno sguardo etnografico dal presente, nel tempo storico in cui il cibo - oggi al centro di eventi di rilancio del mondo contadino come 'patrimonio' locale e identitario - possedeva una ragione d'uso che induce a ritenere possibili forme di discontinuità tra i valori emici del passato - evidenti dalla ricostruzione del codice del gusto - e quelli attuali, che connotano politiche e occasioni di recupero della 'tradizione'.
24,00 22,80

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