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Libri di Mauro Antonelli

Biografia e opere di Mauro Antonelli

Franz Brentano. Mente, coscienza, realtà

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 264
Franz Brentano (1838-1917) è oggi considerato uno tra i più influenti filosofi e psicologi del XIX secolo. Maestro di Husserl e Freud, influenzò Heidegger, Meinong e la sua ontologia, la psicologia della forma, i giovani Moore e Russell, l’etica di Scheler e Hartmann, ed ebbe un ruolo cruciale nella fondazione della “filosofia austriaca”. All’origine del movimento fenomenologico e della tradizione analitica, il suo concetto di intenzionalità rimane un tema centrale nella filosofia della mente contemporanea. Brentano non si limitò però allo studio dei fenomeni mentali; fu un pensatore acuto e innovativo in diversi campi della filosofia. Recenti dibattiti in ambito metaetico e metafisico, sulle origini della filosofia analitica e sul problema della coscienza evidenziano una forte ripresa di interesse per il suo pensiero. Articolato secondo un filo conduttore cronologico, il volume tiene in considerazione lo stato attuale delle ricerche su Brentano sia nella tradizione analitica sia in quella fenomenologica, rivolgendosi a tutti coloro che vogliano approfondire, o semplicemente avviare, la conoscenza di questo filosofo divenuto ormai un classico del pensiero occidentale.
23,00 21,85

Psicologia sperimentale e teoria della forma. Scritti 1922-1938

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 568
Il volume raccoglie, in edizione critica, quattro importanti documenti (Introduzione alla psicologia sperimentale, La psicologia della forma, Forma e assimilazione, Elementi di psicologia della forma) che offrono una lucida testimonianza del magistero padovano di Vittorio Benussi (1878-1927) in ambito psicologico-sperimentale (in particolare nel campo della psicologia della percezione, della temporalità e dei fenomeni ipnosuggestivi). Più ancora, essi consentono di riconsiderare, da un punto di vista storico ed epistemologico, le complesse modalità attraverso cui, grazie alla fondamentale mediazione del suo principale allievo Cesare Musatti (1897-1989), l'eredità benussiana è di fatto confluita – anche in forza di un'originale riflessione critica condotta sui fondamenti della Gestalttheorie – nella variegata tradizione fenomenologico-sperimentale e percettologica italiana secondo un asse che idealmente unisce le Scuole di Graz e Berlino con quelle di Padova, Trieste e Bologna.
30,00 28,50

Da Graz a Padova. Vittorio Benussi, Cesare Musatti e la via austro-italiana alla psicologia delle gestalt

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 338
A partire dal secondo dopoguerra e fino agli anni Settanta del secolo scorso la Gestalttheorie (o teoria della forma) ha rappresentato l’orientamento dominante nella psicologia accademica italiana. Il gestaltismo italiano non rappresenta però una semplice diramazione del gestaltismo classico: le sue radici vanno rintracciate nella pionieristica attività scientifica di Vittorio Benussi (1878-1927) e Cesare L. Musatti (1897-1989), secondo un asse che idealmente unisce le Scuole psicologiche di Graz e Padova, e con esse quelle di Trieste e Bologna. Si tratta di una prospettiva teorica che ha saputo declinare la ricerca percettologica in senso fenomenologico-sperimentale iuxta propria principia e che ha messo progressivamente sullo sfondo alcune delle istanze più radicali del gestaltismo berlinese (in particolare il postulato dell’isomorfismo, che afferma l’identità strutturale tra il piano dell’esperienza diretta o fenomenica e quello degli eventi fisiologici corrispettivi) e che nell’opera di Fabio Metelli, Gaetano Kanizsa e Paolo Bozzi ha trovato un proprio fecondo sviluppo anche a livello internazionale. Dopo aver considerato il milieu filosofico-psicologico nel quale questa tradizione di ricerca austro-italiana ha avuto origine (dalla psicologia brentaniana alle dottrine di Christian von Ehrenfels e Alexius Meinong), il volume offre un’ampia ricognizione storico-critica del magistero di Vittorio Benussi a Graz e a Padova, rintracciandone l’eredità scientifica nell’opera musattiana e nella variegata tradizione percettologica italiana.
26,00 24,70

Geometrie non euclidee e problema della conoscenza

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 539
Il volume raccoglie, in edizione critica, il testo integrale della tesi di laurea in Filosofia dello psicologo e psicoanalista italiano Cesare L. Musatti (1897-1989), discussa il 3 novembre 1921 presso l’Università di Padova. Sulla traccia dei "Fondamenti della geometria" di Bertrand Russell, Musatti difende l’attualità della problematica kantiana dello spazio come condizione di possibilità dell’esperienza spaziale e delinea i fondamenti di una teoria generale del sapere geometrico attraverso un dialogo appassionato con la tradizione matematico-filosofica di Saccheri, Gauss, Lobacevskij, Riemann, Helmholtz, Lotze, Poincaré e Hilbert. Nella sua ricchezza argomentativa, questo scritto non rappresenta soltanto la testimonianza di una specifica fase del percorso di formazione di uno dei massimi psicologi italiani del Novecento, ma anche la cifra tematica essenziale dell’intera vicenda intellettuale di Musatti, nella quale armonicamente si intrecciano matematica, filosofia e psicologia. Già da queste pagine, infatti, è possibile scorgere il filo conduttore delle molteplici direttrici dell’opera musattiana più matura: da un lato, l’affermazione del valore e dell’autonomia del sapere scientifico, compreso quello psicologico, a partire da una rigorosa fondazione e giustificazione storico-epistemologica della sua validità; dall’altro, l’assunzione di una sua concezione in larga misura convenzionalista e costruttivista come risultato di un’interazione dinamica fra soggetto e realtà. Prefazione di Mauro Antonelli.
28,00 26,60

32,00 30,40

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