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Libri di Maurizio Pallante

Biografia e opere di Maurizio Pallante

Un futuro senza luce? Come evitare i black out senza costruire nuove centrali

Un futuro senza luce? Come evitare i black out senza costruire nuove centrali

Libro: Libro in brossura
pagine: 192
Il nostro sistema energetico spreca e disperde nell'atmosfera più energia di quanta ne utilizzi. Quindi prima di pensare alle fonti rinnovabili con cui soddisfare una domanda che sembra destinata ad ampliarsi con la crescita del pil, occorre eliminare sprechi, inefficienze e usi impropri. Allo stato attuale della tecnologia, si possono ridurre almeno della metà i consumi di fonti fossili senza compromettere i servizi finali negli usi termici, nella produzione elettrica e nell'autotrasporto. In questo modo si ridurrebbero sia le emissioni di C02, che sono la causa principale dell'effetto serra, sia i costi economici della bolletta energetica delle famiglie, delle imprese e dell'economia nazionale.
15,00

Liberi dal pensiero unico. La rivoluzione culturale della spiritualità

Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 136
Nelle società che finalizzano l’economia alla crescita della produzione di merci il consumismo non è un vizio privato, ma una pubblica virtù, perché se la domanda non crescesse di pari passo con l’offerta occorrerebbe ridurre la produzione e l’occupazione, innescando una crisi che si aggraverebbe progressivamente. In queste società l’atto di acquistare travalica la sua funzione utilitaristica e diventa un valore in sé. Non importa cosa si compra. Importa che si compri. Secondo uno slogan pubblicitario, non a caso in inglese, "Shopping is life". Ma gli acquisti possono soddisfare solo le esigenze materiali della sopravvivenza, non possono dare un senso alla vita. Nel 1968, in un discorso pubblico, Robert Kennedy affermò che «il Pil misura tutto, ma non ciò che rende la vita degna di essere vissuta». Solo la spiritualità, che è una dimensione costitutiva degli esseri umani (e non va confusa con la fede in qualcosa che non è dimostrabile razionalmente), consente di appagare le esigenze esistenziali più profonde e di vivere come una conquista la riduzione della dipendenza dal consumismo compulsivo, che è la causa principale della crisi ecologica. Valorizzare la spiritualità significa oggi promuovere una forma di disobbedienza civile.
12,00 11,40

Ecocucina. Azzerare gli sprechi, risparmiare ed essere felici

Libro: Libro in brossura
editore: Gribaudo
anno edizione: 2024
pagine: 256
Lo sapevate che utilizzando le parti dei cibi che siamo abituati a scartare è possibile risparmiare anche il 20% sulla spesa? Il comune modo di cucinare genera una grande quantità di scarti alimentari: si eliminano bucce, foglie, gambi che non solo sono commestibili, ma spesso sono anche più saporiti e ricchi di nutrienti delle parti considerate “nobili”. Grazie a questo libro scoprirete come ottenere il massimo, in termini di gusto e di risparmio, da scarti e avanzi, e imparerete a utilizzare metodi di cottura che vi faranno risparmiare tempo ed energia: stupirete i vostri ospiti con piatti da gourmet e farete, allo stesso tempo, un regalo a voi stessi e all’ambiente. Dopo aver letto questo libro: cambierà radicalmente la vostra percezione di cosa è rifiuto e cosa non lo è preparerete piatti sorprendenti a un costo così basso che stenterete a crederlo vi abituerete a mangiare anche quello che non avete mai osato assaggiare scoprirete come risparmiare fino al 20% sulla spesa di frutta e verdura raddoppierete la resa dei prodotti che acquistate e imparerete a consumare meno acqua ed energia in cucina mangerete in modo più sano e consapevole. Prefazione di Maurizio Pallante e Andrea Segré.
12,90 12,26

L'imbroglio dello sviluppo sostenibile

Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2022
pagine: 136
La parola «sostenibilità» e la locuzione «sviluppo sostenibile» esprimono lo stesso concetto o invece due concetti opposti? La biosfera può continuare ad alimentare lo sviluppo economico? La fotosintesi clorofilliana può sostenere un incremento dei consumi di materia che del resto hanno già superato le sue capacità di rigenerazione? Può metabolizzare quantità crescenti di sostanze di scarto biodegradabili che hanno già superato la sua capacità di assorbirle? Sono sostenibili ulteriori aumenti dei consumi di risorse non rinnovabili e dei rifiuti non biodegradabili che si accumulano sulla superficie terrestre e negli oceani? Come mai, nonostante 26 conferenze mondiali (Cop) in cui gli esperti di 196 Paesi si sono confrontati sulle strategie per ridurre le emissioni di CO2, la sua concentrazione in atmosfera è aumentata? Perché non si riconosce che la scelta prioritaria per risolvere questo problema non è la diversificazione dell’offerta energetica – il nucleare pulito prodotto da inesistenti centrali di quarta generazione, l’idrogeno, il metano con cattura dell’anidride carbonica –, ma è la riduzione della domanda, che si può ottenere eliminando sprechi e inefficienze e soddisfacendo con le fonti rinnovabili il fabbisogno residuo? Ridurre la domanda di energia consente di ridurre sia le emissioni, sia i costi delle bollette, e di utilizzare i risparmi sui costi di gestione per ammortizzare gli investimenti. Il sinonimo di «sostenibilità» è «conversione economica dell’ecologia».
14,00 13,30

La decrescita felice. La qualità della vita non dipende dal PIL

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 173
I segnali sulla necessità di rivedere il parametro della crescita su cui si fondano le società industriali continuano a moltiplicarsi: l'avvicinarsi dell'esaurimento delle fonti fossili e le guerre per averne il controllo, i mutamenti climatici, lo scioglimento dei ghiacciai, l'aumento dei rifiuti, le devastazioni e l'inquinamento ambientale. Eppure gli economisti e i politici, gli industriali e i sindacalisti con l'ausilio dei mass media continuano a porre nella crescita del prodotto interno lordo il senso stesso dell'attività produttiva. In un mondo finito, con risorse finite e con capacità di carico limitate, una crescita infinita è impossibile, anche se le innovazioni tecnologiche venissero indirizzate a ridurre l'impatto ambientale, il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. Queste misure sarebbero travolte dalla crescita della produzione e dei consumi in paesi come la Cina, l'India e il Brasile, dove vive circa la metà della popolazione mondiale. Né si può pensare che si possano mantenere le attuali disparità tra il 20 per cento dell'umanità che consuma l'80 per cento delle risorse e l'80 per cento che deve accontentarsi del 20 per cento. Forse è arrivato il momento di smontare il mito della crescita, di definire nuovi parametri per le attività economiche e produttive, di elaborare un'altra cultura, un altro sapere e un altro saper fare, di sperimentare modi diversi di rapportarsi col mondo, con gli altri e con se stessi.
15,00 14,25

Pilly, Silvia e la decrescita felice

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2011
pagine: 144
Il libro è una favola che, tramite un serie di incontri tra Pilli, l'ape simbolo della dee recita felice, e Silvia, una bambina dei giorni nostri, descrive le alternative al nostro attuale modo di vivere basato sulla crescita e sui consumi. Silvia passerà non solo dalla non conoscenza dei problemi che ci affliggono alla progressiva consapevolezza, ma saprà convincere il papà riluttante a cambiare il suo stile di vita. Una serie di schede, scritte ceni un linguaggio accessibile agli adolescenti, approfondisce le tematiche della narrazione. Il libro include una serie di illustrazioni relative ai vari temi affrontati. Età di lettura: da 8 anni.
18,00 17,10

Decrescita e migrazioni

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 78
Un sistema economico fondato sulla crescita del prodotto interno lordo deve aumentare in continuazione il numero dei produttori e consumatori di merci. Ovvero, indurre, con le buone o con le cattive, con la persuasione o con la forza, un numero crescente di contadini tradizionali ad abbandonare l'autoproduzione di beni, cioè l'agricoltura di sussistenza dove la vendita è limitata alle eccedenze, per andare a produrre merci e guadagnare in cambio il denaro necessario a comprarle. Questo passaggio implica l'abbandono delle campagne e il trasferimento nelle città con costi sociali e ambientali elevatissimi. Uno stile di vita non omologato sui modelli consumistici, oltre a migliorare la qualità della vita di chi lo pratica, può contribuire a rimuovere le cause che inducono a emigrare in misura superiore a quanto comunemente si pensi. Il volume fornisce delle immediate "risposte", pur nella sua sinteticità, a queste problematiche epocali.
8,00 7,60

Un programma politico per la decrescita

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2008
pagine: 268
Il Movimento per la decrescita felice si propone di mettere in rete le esperienze di persone e gruppi che hanno deciso di vivere meglio consumando meno, di incoraggiare rapporti interpersonali fondati sul dono e la reciprocità anziché sulla competizione e la concorrenza, di utilizzare e favorire la diffusione delle tecnologie che riducono l'impronta ecologica, gli sprechi energetici e la produzione di rifiuti, di impegnarsi politicamente affinché questi obiettivi siano perseguiti anche dalle pubbliche amministrazioni, dallo Stato e dagli organismi internazionali. A tal fine è necessario elaborare un paradigma culturale alternativo al sistema dei valori fondato sull'ossessione della crescita economica illimitata che caratterizza il modo di produzione industriale. Dall'attuale concezione di un "fare finalizzato a fare sempre di più", il lavoro dovrà tornare a essere un "fare bene" finalizzato a rendere il mondo più bello e ospitale per tutti i viventi.
15,00 14,25

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