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Libri di Maurizio Bonolis

Biografia e opere di Maurizio Bonolis

Lo «spirito» nell'anima. Indagine sulla spiritualità giovanile

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Il volume raccoglie i risultati di ricerca ottenuti somministrando un questionario a una popolazione di intervistabili, di fatto preselezionati, per fascia di età e titolo di studio, tra gli studenti universitari dei corsi di primo anno delle Lauree triennali del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale di Sapienza, nonché tra giovani di analoga fascia di età raggiunti mediante screening appositamente organizzato in piattaforma telematica. Tra le risultanze dell’indagine è innanzitutto da rimarcare come, al riguardo del concetto di «secolarizzazione», pure da ritenersi non del tutto implausibile nel contesto della riflessione sociologica sul fenomeno religioso, sia da escludere che esso possa ancora dar luogo a sommarie presunzioni di inattualità storica del sacro. La ricerca illustra gli estremi di una metamorfosi della spiritualità religiosa, in nessun senso il suo venir meno, sebbene innumerevoli evidenze mostrino come l’esito di tale processo si renda palese attraverso una sorta di impalpabilità delle linee di condotta riconducibili alla dimensione del sacro e dello straordinario, del tutto inidonee quindi a caratterizzarsi come «modello» e pertanto foriere di una multiformità di orientamenti comportamentali. Correlativamente, emergono e restano osservabili gli aspetti di indeterminatezza che caratterizzano la vita spirituale nel contesto moderno, ove il rinvigorito bisogno di spiritualità, di devozione e di sensibilità etica, alimentato proprio dalla perdita di fiducia nella temporalità della chiesa, quale che sia il suo ordine confessionale, non può non confluire in manifestazioni di smarrimento, dominate da una coscienza sempre più priva di eterodirezione e però sempre più viva, inferma e al tempo stesso travagliata. Il che si accorda con la rilevabilità di vere e proprie polarizzazioni al riguardo dell’elemento simbolico-normativo: da un lato, le fragilità di una perenne coltivazione del dubbio, con conseguenti oscillazioni e «bizzarrie» dell’orientamento spirituale; dall’altro, l’intransigenza di ottemperanze ispirate addirittura a convinzioni di ordine fondamentalista. Le une e le altre paradossalmente suscettive di mutua fungibilità, ossia di scorrimento posizionale delle persone lungo l’asse dei due estremi. Le risultanze di ricerca inducono a ritenere che la difficoltà di cogliere il profilo della spiritualità giovanile contemporanea sia inseparabile dal suo intrinseco trasformismo endogeno, a sua volta fortemente correlato alla modernizzazione individuale che caratterizza il nostro tempo; alle sue manifestazioni «iperboliche», come le ha definite Raymond Boudon. Cosa che può trovare il proprio limite solo in un rinnovato, cioè fortemente coltivato, sentimento di fiducia e partecipazione istituzionale delle giovani generazioni.
27,00 25,65

La mente e l'azione. Sociologia e metapsicologia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 186
Il volume è dedicato a un’esplorazione teoretica della dimensione ex ante facto del problema dell’intenzionalità – e quindi anche della non intenzionalità – dell’azione. Il testo affronta il tema della definizione e della consistenza del presupposto teleologico da cui muove l’eterogenesi dei fini, servendosi di argomenti che ricollegano la categoria weberiana della razionalità al sillogismo pratico in Aristotele, la filosofia dell’azione alle indagini di ispirazione fenomenologica e psicoanalitica sul rapporto tra mente, volontà e coscienza, la psicologia cognitiva alla teoria critica dell’introspezionismo. La riflessione mostra come l’eterogenesi dei fini trovi la sua ragion d’essere già nel contesto della cosiddetta «razionalità parametrica» (ex ante facto), ossia nel carattere non coordinato delle istanze della vita mentale e nei moventi interni di tipo contrastivo che impediscono di concepirla come un sistema ecologico integrato. Sicché, a rigore, prima che di «eterogenesi» si deve parlare di autoinganni e di compartimentalizzazione della vita mentale. La teleologia dell’azione si forma, secondo questo indirizzo teoretico, scontando dinamismi che rendono implausibile l’ipotesi e il desiderio di un governo della ragione sull’azione, o meglio, una corrispondenza logica tra l’azione e un’entità mnestica a vario titolo denominabile in termini di «conoscenza». Il problema aristotelico dell’incontinenza (acrasia) è preso in esame senza che ciò possa essere liquidato mediante buffe diagnosi sulla diabolicità umana o sommarie allusioni alla «bestia che c’è in noi».
22,00 20,90

Ritorno a Simmel. Saggi sull'eredità di un classico

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 188
I saggi raccolti in questo volume muovono dal presupposto secondo il quale le immagini caleidoscopiche dei giudizi su Simmel non solo non possono impedire di cogliere nel suo profilo una spiccata e feconda linea logico-coerente, in questo senso unitaria, ma altresì devono arrendersi di fronte all’evidente idoneità della sua sociologia a offrire utilmente chiarezza e supporto agli sviluppi contemporanei che la sociologia ha subito dopo il periodo luminoso della sua classicità, lungo linee che hanno, appunto, lasciato un po’ in ombra lo sforzo di Simmel. Si tratta, invece, di cogliere e perseguire l’opportunità di veri e propri sviluppi teorici, in cui il contributo di un classico come Simmel - analogamente a quanto accade con altri - si offre quale configurazione di valore teorematico i cui corollari restano sempre aperti. È anche in questo senso che va letta l’esortazione a non dimenticare che ci si sta muovendo sulle spalle di giganti: in altri termini, non è solo il dovere di un tributo ma il suggerimento ad approfittare dell’altezza di sguardo consentita dal richiamo a certi predecessori. Il che significa cercare fili conduttori, principi di unità, nella convinzione che sia possibile - nonostante facili apparenze contrarie - pervenire ai lineamenti di una sistematicità di pensiero, come tale non altrimenti feconda.
23,00 21,85

La deassiomatizzazione dell'ipotesi di razionalità in sociologia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 180
Anche se lungo un’evoluzione storica tutt'altro che lineare, a partire dal Rinascimento europeo il cammino della scienza moderna si è sempre più caratterizzato per una concezione «analitica» del realismo conoscitivo. Con questa espressione ci si riferisce al principio gnoseologico che confida sull'evidenza di un «mondo esterno» non creato dalla mente umana e nello stesso tempo mai raggiungibile nella sua interezza, ma solo in base a uno sguardo selettivo, in tal senso «analitico». Di qui, l’abbandono di ogni illusione ontologizzante e l’imporsi della inevitabilità di una componente assiomatica delle teorie scientifiche. Su queste basi, non si è mai spento il compito della persistente intenzione realista di affinare via via la plausibilità di tali postulati. Impegno, questo, che non poteva non realizzarsi arricchendo la loro articolazione enunciativa mediante il richiamo a vincoli finalizzati a deassiomatizzarne le versioni originarie, euristicamente «pure». In questa direzione, teoria e ricerca hanno proceduto insieme a vantaggio di una crescente maturazione delle singole discipline scientifiche. Nel campo delle scienze sociali risulta esemplare, al riguardo, l’evoluzione degli studi sul comportamento collettivo e di quelli sul mutamento sociale; i primi per la loro indifferenza alla chiave esplicativa degli «effetti posizionali» dell’azione sociale (assiomatica della disposizionalità); i secondi con particolare riferimento all'analisi dei processi di innovazione (nel consumo, nella produzione, nel comportamento strategico), per il loro progressivo abbandono di algoritmi primitivi ispirati a una concezione del cambiamento come discontinuità rispetto al passato e alle tradizioni.
17,00 16,15

Uomini e capre. Paradosso dell'indistinzione. Verso una nuova metafisica delle scienze sociali

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 198
I macrofenomeni sociali sono caratterizzati dall'evidenza di proprietà riguardanti la loro dimensione di insieme, cioè indipendenti dalle proprietà delle unità di azione che li compongono. Ma è più giustificato dire che, in realtà, certe proprietà delle unità di azione rimangono semplicemente nell'ombra, mentre l'autonomia fenomenica del dinamismo macro è sostenibile solo muovendo da un'assiomatica delle unità di azione, che si sostituisce a quelle proprietà. Senza questa operazione analitica, più o meno esplicita, non si spiegherebbe quel dinamismo. Esso presuppone che gli attori si muovano in base a certi criteri, che esso rinforza ma che non sono da esso creati. I macrofenomeni, in particolare, possono assumere due forme, quella dell'aggregazione e quella dell'emergenza, rispettivamente interpretabili in base a un'assiomatica del primato dell'interesse individuale e a quella del primato delle emozioni collettive. Le due linee costitutive dei fenomeni macro portano a modelli di comportamento ugualmente (e paradossalmente) caratterizzati dall'indistinzione. Ne discende, quando è in atto tale orientamento di ricerca, un sostanziale indebolimento dei confini di pertinenza dell'analisi sociologica. Tenendo ferme certe assiomatiche del comportamento, chiunque può effettuare previsioni e simulazioni inerenti a fenomeni di tradizionale pertinenza sociologica. Perché, in base a quelle assiomatiche, gli uomini si muovono come capre.
23,00 21,85

Le «ragioni» del crimine. Devianza e razionalità soggettiva

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 134
Nella più recente tradizione criminologica, si suole distinguere tra due orientamenti, rispettivamente denominati strutturalista e pragmatista. In base al primo, è l'appartenenza collettiva a discriminare probabilisticamente tra comportamenti favorevoli e comportamenti sfavorevoli al compimento di reati; in base al secondo, sono le pratiche condizioni di "disponibilità" e "opportunità" del reato a deporre a favore della probabilità che venga commesso. Gli interrogativi sollevati da queste premesse vengono riferiti all'attuale dibattito sull'immigrazione, ove i dati sulla criminalità appaiono come uno dei temi al tempo stesso più rilevanti e controversi, anche all'interno della stessa comunità scientifica. Muovendo dalla constatazione del legame immigrazione-criminalità-cronaca dei media, il volume analizza i dati sulla criminalità degli immigrati nel nostro paese per verificare l'effettiva consistenza di tale rapporto. A tale scopo, dopo una sezione dedicata all'esemplificazione dell'impiego della modellizzazione simulativa, idonea a una controllabilità empirica prospettica delle misure di intervento sul piano criminologico, il testo propone un modello interpretativo che integra i due orientamenti teorici dominanti.
15,00 14,25

Storicità e storia della sociologia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 208
Un profilo di storiografia sociologica ricalcato sul postulato metodologico, weberiano e crociano, secondo il quale solo un interesse della vita presente può muovere a indagare un fatto passato. In base a tale impostazione è da escludere la possibilità di perseguire l'unicità di "una" storia della sociologia, ricostruita cioè, narrativamente, nel nome di una qualche "oggettività storica". Le teorie sociologiche qui prese in considerazione rientrano in una considerazione unitaria che ravvisa proprio nella questione della sensibilità storica del procedimento concettuale il suo principio di scomposizione e analisi dei sistemi di pensiero esaminati. La tesi è che lo sguardo della teoria sociologica al proprio contesto storico di riferimento ne condizioni metafisicamente gli assunti di base, fino a quando però tale incidenza si risolve in una concezione dell'agire sociale che risolve la dicotomia classica individuo-società nella nozione di attore sociale. In questo senso vi sono sviluppi e orientamenti contemporanei che meritano particolare rilievo, mentre alcune ulteriori dicotomizzazioni concettuali, quali l'opposizione attore-struttura e quella micro-macro, appaiono inutili e soprattutto vani tentativi di superamento del sistema parsonsiano.
27,00 25,65

Dialettica della cultura e della comunicazione

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 142
Il filo conduttore degli argomenti esplorati nel volume è il principio della inafferrabilità della cultura. Questa espressione si riferisce alla insuperabile tensione che caratterizza il rapporto tra le due dimensioni costitutive dei fenomeni culturali: da un lato il loro darsi come "forme", sul piano estetico come su quello funzionale, dall'altro il negarsi come "forme", in una continua ricerca che fa della cultura un "processo", un mondo in trasformazione, il cui esito, transitorio, è quello della costituzione di "forme" nuove. Non si tratta di discontinuità (alternanza), nel senso della contrapposizione tra due "stati" del sociale, ma di duplicità: di un'antinomia contestuale, sempre presente. Per Georg Simmel, una dialettica di questo genere appartiene, più in generale, alla vita stessa, con riferimento alla quale la cultura designa, in opposizione alla processualità della vita e al suo destino mortale, l'esperienza della "durata". Su identiche basi, Alfred Kroeber concepisce la cultura in termini di "eredità" (superorganico), includendovi tutti quegli elementi, materiali, ideali, normativi che resistono al tempo come se vivessero di vita propria, imperituri. Il testo mostra come, in realtà, tale dinamismo antinomico ("forma" e "processo") si ritrovi, appunto, anche all'interno dei fenomeni culturali, ma con una differenza che, di fatto, capovolge il pessimismo romantico di Simmel.
18,00 17,10

Sessualità e fertilità. Ipotesi, esiti e prospettive di ricerca

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1994
pagine: 160
La scelta del contraccettivo nella coppia appare irriducibile al criterio di giudizio dell'efficacia strumentale, ovvero al criterio di minimizzazione del rischio di gravidanza. Si tratta invece di una scelta che ha a che vedere con il significato che l'impiego di un contraccettivo o di un altro riveste alla luce del tipo di sessualità vigente nell'ambito della relazione di coppia. Il volume, argomentando questa tesi e prospettando ulteriori esigenze conoscitive al riguardo, espone risultanze di ricerca ottenute dall'analisi dei resoconti dei colloqui clinici in materia contraccettiva, relativi a donne ospedalizzate, in vista di una "interruzione volontaria di gravidanza".
23,50 22,33

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