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Libri di Matteo Giuli

Biografia e opere di Matteo Giuli

L'opulenza del Brasile coloniale. Storia di un trattato di economia e del gesuita Antonil

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 316
Analizzando un trattato di economia di inizio Settecento, intitolato Cultura e opulencia do Brasil, e tracciando il profilo biografico del suo autore, il gesuita André João Antonil, il volume propone uno studio su più livelli del Brasile coloniale, affrontando vari argomenti: quello economico, relativo alla produzione di zucchero e tabacco, all’estrazione di oro e argento, all’allevamento bovino e al commercio del cuoio; quello religioso e missionario, legato sia al confronto tra cristiani, ebrei e cristiani-nuovi, sia alla convivenza, in ambito rurale, tra coloni, indigeni e schiavi africani; e ancora quello più propriamente politico-istituzionale, dovuto all’esistenza di scontri fazionari all’interno della Provincia gesuitica brasiliana, con conseguenze sui rapporti tra i suoi membri, la Curia generalizia di Roma, la Monarchia portoghese e le autorità locali. Tutto ciò permette di delineare il discorso performativo alla base di tale trattato, che rivendica la compenetrazione tra dominazione coloniale e catechesi cristiana per legittimare, entro il quadro di un pragmatico mercantilismo, il ruolo della grande produzione agricola in una delicata fase di passaggio apertasi, in Brasile, con la scoperta dell’oro. Quello di Antonil non è tanto un testo di mera economia, quindi, quanto piuttosto di “economica”, nel solco del patrimonio culturale classico e in parte della trattatistica rinascimentale.
32,00 30,40

Archivi del mondo moderno. Pratiche, conflitti, convergenze

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 264
Il volume – frutto del convegno tenutosi a Pisa nel 2019 nell’alveo del progetto di eccellenza “I tempi delle strutture. Accelerazioni e resilienze: tempi e concetti della modernizzazione” – affronta il nesso tra la genesi degli archivi e il concetto di modernità. Nel solco del cosiddetto archival turn e in un’ottica non eurocentrica e non Stato-centrica, i vari contributi adottano una prospettiva attenta alle pratiche di archiviazione, ovvero all’archivio non inteso semplicemente come pubblica istituzione o come deposito di fonti del passato, ma come luogo e oggetto sorto dall’insieme delle attività di produzione, sistemazione e gestione dei “manufatti della scrittura”. Suddivisi in tre parti (Libri recenti, Archivi del mondo, Nuove frontiere), i saggi, spaziando dall’Età moderna a quella contemporanea, dall’Europa napoleonica all’America spagnola e all’Africa portoghese, ripercorrono l’organizzazione degli archivi ecclesiastici e ricostruiscono le vicende che hanno inciso sulla storia degli archivi ottomani, sulle fonti orali dei movimenti studenteschi italiani del 1968 e sulla documentazione digitale legata alla recente esperienza delle “primavere arabe”.
28,00 26,60

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