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Libri di Massimo Dringoli

Biografia e opere di Federico Bracaloni

Guida all’architettura contemporanea a Pisa

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 190
Guide all'architettura novecentesca nel territorio pisano. Itinerari di architettura e paesaggio. 1. Architetture par l'acqua nel territorio pisano 2. Guida alle terme del territorio pisano 3. Guida all'architettura contemporanea a Pisa. Presentazione di Matteo Madonna.
25,00 23,75

Guida alle terme del territorio pisano

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2020
pagine: 184
«L'Italia è sempre stata un paese con un ruolo d'avanguardia nel termalismo. Non esiste regione in cui non si siano sviluppate, sin dall'antichità, le attività dei centri termali, notoriamente assunti, nella civiltà romana, a luoghi dove si curavano, con il benessere del corpo, anche le comunicazioni sociali. In alcune aree del territorio italiano le terme sono particolarmente numerose; di queste fa certamente parte la Toscana, in cui secondo alcuni è concentrato un quarto di tutte le sorgenti termali italiane. È comunque certo che non esiste provincia, in Toscana, in cui non sia presente almeno uno stabilimento termale, con la sola eccezione di quella di Prato, la meno estesa. La provincia di Pisa è presente e ben rappresentata in un elenco delle terme toscane. Casciana ed i “Bagni di Pisa” a San Giuliano possono ben figurare in una distinta che comprende centri di notorietà internazionale come Montecatini, Bagni di Lucca, Chianciano, Saturnia, Bagno Vignoni, Petriolo, citando solo alcuni tra i più famosi. Ma anche nel territorio pisano non ci si può limitare a considerare soltanto le due località sopra ricordate, pur ricordando che sono le uniche oggi attive con continuità. Il lungomonte pisano ha costituito per secoli una riserva naturale di sorgenti termali. Oggi esse sono in massima parte essiccate; solo le Terme di Uliveto restano a testimoniare l'antica ricchezza di questo territorio, anche se non più utilizzate per la balneoterapia, ma solo per terapie idropiniche e per l'imbottigliamento. Proprio la notorietà raggiunta in quest'ultimo ambito aiuta a comprendere quanta rilevanza abbia avuto questa attività nella storia di un territorio, che in realtà può estendersi all'intero ambito provinciale. Casciana può considerarsi la punta di eccellenza di fenomeni che interessano anche le Colline Pisane e la Valdera, ma anche salendo la Val di Cecina si incontrano episodi che meriterebbero di essere riconsiderati e rivalutati. Se, infatti, le antiche fonti termali di Sasso Pisano stanno vivendo un promettente risveglio, il Bagno di San Michele, in prossimità di Larderello, è però abbandonato da circa 80 anni. Tutto ci ricorda comunque come la presenza dei fenomeni geotermici possa accompagnarsi facilmente al termalismo e che l'offerta che questo presenta non può che essere arricchita dalla conoscenza storica del territorio. Anche ricordare che Pisa e Volterra ospitano i resti di importanti terme di epoca romana aiuta a comprendere quanto la diffusione delle attività termali sia legata alla qualità della vita di una regione. La storia diviene così strumento perché nel moderno termalismo possano trovare attuazione potenzialità, che lo integrino e rafforzino indirizzandolo verso una nuova forma di turismo, che può ben definirsi anche termale.»
25,00 23,75

Gaetano Nencini

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2018
pagine: 146
"Dopo i volumi dedicati a Federigo Severini, Pietro Studiati Berni e Giovanni Girometti, ingegneri operanti a Pisa prima della guerra, ed a Luigi Pera, ingegnere architetto e docente attivo principalmente nella ricostruzione post bellica, questo quinto volume della collana "Architetti e Ingegneri del Novecento nel territorio pisano" tratta dell'opera di Gaetano Nencini, architetto, docente particolarmente attivo, non soltanto a Pisa, nei decenni successivi al primo dopoguerra. Ricordare oggi la figura di Mencini assume però un significato che va oltre la valutazione delle sue opere e del suo insegnamento. Egli si può considerate, infatti, il principale e ultimo interprete, a Pisa, dell'architettura intesa come prodotto di un'evoluzione fortemente radicata nella tradizione ed espressa con modalità che possono ben definirsi artigianali, senza per questo rinunciare né agl'insegnamenti che il Movimento Moderno aveva trasmesso, né all'impiego di tecnologie che, tenendo conto degli anni in cui venivano adottate, si possono considerare innovative. Caratteristiche che, sotto molti aspetti, lo accostano a Michelucci, cui lo accomunava certamente, oltre alla scuola di provenienza, l'interpretazione che dava del restauro, inteso principalmente come strumento per ridare vita e anima ad un'opera che, altrimenti, finirebbe col morire. Non a caso proprio nel campo del restauro ha espresso le sue opere più significative, con interventi che gli hanno procurato importanti riconoscimenti, come il Premio INARCH assegnatogli alla memoria nel 1989 per il progetto del Museo delle Sinopie. Del resto operare nel restauro, nonostante la naturale avversione nei confronti degli apparati burocratici e normativi, gli consentiva maggiore indipendenza dalle richieste della committenza rispetto a quanto gli accadeva operando per gl'imprenditori privati, con i quali, malgrado la grande quantità di progetti eseguiti, molto spesso aveva un rapporto conflittuale. Se riusciva ugualmente a operare con risultati di qualità, era grazie alla capacità di esprimersi con un linguaggio che aveva doti di semplicità e chiarezza non sempre riscontrabili in chi opera nell'architettura. Le stesse qualità con cui soleva intervenire, nei dibattiti o sulla stampa, per difendere il patrimonio culturale del territorio pisano, cui si sentiva indissolubilmente legato." (Federico Bracaloni e Massimo Dringoli)
38,00 36,10

Renzo Bellucci. Opere e progetti

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2017
pagine: 140
"Dopo la pubblicazione dei volumi dedicati a Federigo Severini, Pietro Studiati Berni, Giovanni Girometti, Luigi Pera, Gaetano Nencini e Lamberto Bartolucci nella collana "Architetti e ingegneri del Novecento net territorio pisano" si è ritenuto di dedicare il nuovo volume sui professionisti che nel XX secolo hanno maggiormente contribuito al rinnovamento dei caratteri del paesaggio a Pisa e provincia a Renzo Bellucci, architetto nato e vissuto sempre a Ponsacco, autore di moltissime opere di indiscussa qualità ma, ciò nonostante, fino ad oggi poco conosciuto, al di fuori dei luoghi dove ha operato, anche dagli "addetti ai lavori". I motivi di questa scarsa conoscenza sono di diversa natura ed anche, almeno a prima vista, di non immediata comprensione. Renzo Bellucci infatti ha svolto un ruolo di primo piano in molti ambiti dell'architettura e dell'urbanistica; basterebbe pensare a quanto ha operato per la ricostruzione, con la sua attiva partecipazione alla redazione dei piani di ricostruzione di Pisa ed i suoi progetti per risanare le ferite che la guerra aveva provocato in particolare modo a Pisa ed a Pontedera, arrivando a occuparsi perfino della ricostruzione del Ponte di Mezzo. Non si può dimenticare poi il grande interesse da lui mostrato per l'edilizia popolare, con innumerevoli progetti redatti per l'INA Casa, la Gescal e gli Istituti Case Popolari di varie città della Toscana. Si può comunque affermare che non vi è stato settore dell'architettura che non lo abbia interessato. Certamente l'edilizia residenziale, in tutte le sue tipologie, ha costituito l'ambito in cui ha maggiormente operato, pur senza dimenticare quanti progetti ha realizzato in particolare nell'architettura sacra, nell'edilizia scolastica ed in quella commerciale. È stato dopo avere approfondito le ricerche sulle sue opere e sul modo con cui ha svolto il suo lavoro che si è andata formando in noi un'opinione per interpretare il silenzio della storiografia critica che fino ad oggi lo ha accompagnato. E emerso, infatti, il carattere dell'uomo, innamoratissimo del suo lavoro e dei luoghi in cui ha vissuto, ma anche dotato di una modestia non comune in chi ha operato ai suoi livelli in questo tipo di attività. Sebbene il suo nome sia stato spesso unito a quello di architetti che hanno fatto la storia dell'architettura contemporanea in Italia, accompagnando la sua firma di molti progetti a quella di Giovanni Michelucci, Raffaele Fagnoni, Italo Gamberini, Luigi Moretti, Enrico Del Debbio, Giuseppe Vaccaro, non è stato mai attratto dalle luci della ribalta, rimanendo nel suo studio di Ponsacco per disegnare personalmente le migliaia di tavole che ancora vi sono conservate. Nonostante questa rassegna non possa considerarsi esaustiva, tante sono state le opere da lui progettate e realizzate, era comunque quindi ora che qualcuno ricordasse quanto Renzo Bellucci ha contribuito alla ricostruzione ed alla qualità del nostro paesaggio. Questo volume intende così non solo arricchire la collana di un nome certamente meritevole, ma anche rimediare ad un ritardo, a risarcimento del passato scarso interesse nei confronti della memoria dell'architetto Renzo Bellucci." (Federico Bracaloni e Massimo Dringoli)
38,00 36,10

La via Francigena in Toscana. Da Lucca alla Val d’Orcia

Libro: Cartonato
anno edizione: 2017
pagine: 256
58,00 55,10

Lamberto Bartolucci

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2017
pagine: 175
Il sesto volume monografico della collana editoriale «Architetti e Ingegneri del Novecento nel territorio pisano» si rivolge alla figura dell’architetto Lamberto Bartolucci (1914-1963) che, svolgendo la sua attività professionale nel vivo del fenomeno della ricostruzione postbellica, diviene protagonista della massiccia costruzione edilizia contemporanea coincidente col boom economico nazionale. La scomparsa prematura, che temporalmente circoscrive l’attività a soli tredici anni, non limita la foltissima produzione progettuale capace di incidere significativamente sul paesaggio contemporaneo pisano (e non solo) dove il Palazzo della Borsa, l’Aerostazione, il largo Ciro Menotti, solo per citare alcuni interventi, divengono architetture-icona della città e dell’immaginario collettivo. Dimostrando un’eclettica conoscenza scientifica – che gli consente di affrontare, con riconosciuta professionalità e consapevolezza, temi di settori disciplinari diversi – Bartolucci elabora progetti alla scala paesaggistica, opere di nuova edificazione e di restauro, design, disegno d’interni.
38,00 36,10

29,00 27,55

38,00 36,10

Architetture militari a Pisa. Demilitarizzazione e nuovi usi

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2006
pagine: 150
Da repubblica marinara a base aerea ecco le vicende delle architetture militari a Pisa. Le trasformazioni delle fortificazioni storiche dal Medio Evo allo Stato unitario. Dai bastioni quattrocenteschi alla fine dei terrapieni seicenteschi. Le prime demilitarizzazioni granducali: la nascita del Giardino Scotto. Dall'unità d'Italia alla seconda guerra mondiale. La "Cittadella" e la "piazza d'Armi". La nuova caserma nel centro storico. Dal convento di San Martino all'ex Distretto militare. In appendice poi alcune proposte progettuali per la riconversione delle aree delle caserme a Pisa elaborate dagli studenti della Facoltà di Ingegneria di Pisa.
38,00 36,10

Pisa. Il paesaggio contemporaneo

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2005
pagine: 204
38,00 36,10

Architettura per la ricerca nel territorio pisano

Architettura per la ricerca nel territorio pisano

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2003
pagine: 112
45,00

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