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Libri di Marta Lamalfa

Biografia e opere di Marta Lamalfa

L'isola dove volano le femmine

Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2024
pagine: 320
Alicudi, 1903. Caterina guarda il corpo gelido e duro come una crosta di pane di Maria, la sua gemella, e pensa che ora la vita cambierà per sempre. Era Maria a scegliere per lei i pensieri giusti da pensare, e adesso chi lo farà al suo posto? Se l’è portata via un male cattivo e tutti in famiglia – dalla bisnonna che non ci vede più bene ma capisce tutto, a Palmira, la madre che ha per la quarta volta un bambino in pancia ma ha perso la testa per il dolore – pensano sia colpa di Ferdinando, che sconta una pena al Castello di Lipari, e vuole fare la rivoluzione. Ora che Maria non c’è più, anche se la stanza di Caterina si è allargata, la vita è diventata molto più stretta: lavora nei campi di don Nino fino al tramonto, consegna le acciughe sotto sale e aiuta la mamma con le fatiche di casa, aspettando il suo giorno preferito, quello in cui tutti si riuniscono per impastare il pane. Da qualche tempo, però, alle spighe di segale dell’isola sono spuntati dei piccoli corni neri come il carbone, tizzonare le chiamano. All’inizio non s’erano fidati a mangiare quel pane aspro, ma ora non c’è altro, così anche Caterina butta giù quei morsi duri che hanno l’odore della morte. Forse però in quei bocconi grami c’è la chiave per scappare da un presente sempre più solitario e amaro, e raggiungere le majare, le streghe che vivono sull’isola e si librano in cielo, libere nell’ala scura della notte. Caterina non lo sa, ma non è l’unica a vedere cose che poi sfumano nella nebbia. Per lei, come per tutti i settecentotredici arcudari, verrà il momento di scegliere tra la realtà e il sogno. Con una lingua originale e antica, Marta Lamalfa riporta alla luce un fatto storico dimenticato e ci trasporta in una terra battuta dal vento, minuscola eppure universale.
18,00 17,10

La triangolazione del punto esclamativo. Un romanzo in tre toni

Libro
anno edizione: 2018
pagine: 134
Suo padre s'arrovellava ancora sul nome da dargli quand'è nato. S'arrovella e s'arrovella, però dunque infine esclama: «Ho trovato! Ho trovato! Eureka!». Eureka! - registrato perfino all'anagrafe col punto esclamativo - sta avanti, sta. Perché è un dannatissimo genio, ecco cos'è. Ma non è uno, è tre dannatissimi 'geniii'. Perché cambiano le circostanze, cambiano. Cambia il contesto, cambia. E in base a quelle circostanze e a quel contesto Eureka! cresce in diversi modi, cresce con tre diversi colori: giallo, grigio e rosso.
12,90 12,26

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