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Libri di Mariuccia Salvati

Biografia e opere di Mariuccia Salvati

Costituzione italiana: articolo 4

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: XV-151
Perché leggere la Costituzione italiana? E perché viene così spesso evocata nei dibattiti politici e citata sulle pagine dei giornali, a volte senza neanche essere ben conosciuta? Che cosa hanno di speciale i dodici articoli con cui si apre? I principi e i diritti fondamentali che vi sono enunciati sono viva realtà? Nel settantesimo anniversario della sua nascita, una serie di brevi volumi illustra la straordinaria ricchezza di motivi e implicazioni racchiusa nei principi fondamentali della nostra Costituzione ricostruendone la genesi ideale, ripercorrendo le tensioni del dibattito costituente, interrogandosi sulla loro effettiva applicazione e attualità. Come mai il diritto al lavoro compare tra i principi fondamentali della nostra costituzione, mentre nelle altre Costituzioni europee è posto nella sezione dei rapporti economici? La risposta a questa domanda va cercata ricostruendo il dibattito e il ruolo delle diverse personalità dei protagonisti dell'Assemblea costituente, e analizzando le culture politiche che in essa hanno prevalso, sintesi delle battaglie per il diritto del lavoro che si sono combattute in Europa tra Settecento e Novecento. Di fronte alle difficoltà attuali appare quantomai utile conoscere la genesi di questo principio e il tentativo della sua attuazione nelle conquiste della giuslavoristica italiana in materia di diritti del cittadino-lavoratore.
13,00 12,35

Passaggi. Italiani dal fascismo alla Repubblica

Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2016
pagine: 209
Una storia degli italiani alle prese con la guerra, la caduta del fascismo e la divisione del paese, tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento. Il libro si concentra in particolare sui mutamenti del linguaggio pubblico (letterario, giornalistico, politico), che rivelano le difficoltà del passaggio da un uso massiccio della propaganda da parte degli intellettuali del ventennio — emblematico il caso di Longanesi - al ritorno alla realtà del 1944-46. La nascita della Repubblica, pur con le sue difficoltà a riportare giustizia in un territorio diviso da una guerra civile, segna il recupero di un linguaggio di verità, concretezza, realismo (morte, fame, suicidi), che si manifesta anche sui rinati quotidiani di informazione, attraverso la penna di grandi scrittori: Alvaro, Savinio, Bontempelli, De Ruggiero, Moravia, Brancati. È la guerra il grande motore del cambiamento di tutto il paese: per coloro che l’hanno subita e, soprattutto, per coloro che l'hanno "scelta" come passaggio necessario per il costituirsi di una nuova classe politica, democratica e antifascista.
19,00 18,05

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